Travaglio si attacca all'oste(llino)
Friday, 15 August 2008di Gabriele Mastellarini
Scusatemi davvero. Avevo promesso che non avrei più scritto una-riga-una su Marco Travaglio: in fondo chi sono io per poter criticare il più “noto” collega (che ha dichiarato di non sapere neanche della mia esistenza, ma poteva informarsi parlando con diversi direttori dei principali quotidiani e con molti colleghi dell’espresso compreso Peter Gomez…).
Parafrasando Fiorello, in versione avvocato Messina, verrebbe da dire: “Chi siamo noi per poter dire chi è Caino e chi è Abele?”. Quindi vi porgo ancora le mie scuse “preventive”, ma non posso non scrivere nulla sul linciaggio di cui è vittima l’ex direttore del Corriere della Sera, il 73 enne Piero Ostellino (sotto riporto un suo breve curriculum e l’elenco dei libri scritti).
Ancora oggi sull’espresso, nella rubrica “Signornò” curata da Travaglio vedo la foto di Ostellino seduto al contrario su un’orribile sedia rossa e attorniato da birilli, quasi fosse in un parco giochi per bambini o in un asilo nido.
Posso dire – perché lo so per certo – che i giornalisti e la direzione de L’espresso sono completamente estranei alle invettive di Travaglio verso il ben più autorevole collega. Credo, però, che una colonna del “Corriere” come Piero Ostellino meriti rispetto e non possa essere trattato a pesci in faccia, come un Mastellarini qualunque, per esser chiari.
Qualche settiamana fa, la penna velenosa di Travaglio aveva partorito un pesantissimo “Buonanotte Ostellino”, criticando gli editoriali apparsi sul “Corriere della Sera”. Oggi spara “La bomba venusiana”. “Scusa Piero, ma ti senti bene?”, scrive un Travaglio in pieno delirio di onnipotenza.
Non entro nel merito degli articoli firmati da Ostellino e da Travaglio (tutti reperibili sui siti dell’espresso e del Corriere), voglio solo richiamare l’attenzione sul modo di comportarsi di questo “signore” del giornalismo nostrano, quello che predica bene e razzola male.
Ostellino nei suoi editoriali può scrivere ciò che vuole e può certamente permettersi di citare la “Berlino del 1953”, “l’Ungheria del 1956” e la “Praga del ’68” (“Per lui sono intercalari fissi – lo sbeffeggia Travaglio il Signornò – li cita anche in gelateria, quando ordina il doppio cono”).
Travaglio, lei della Primavera di Praga sa qualcosa? e dell’Ungheria cosa può dirci? Non ho mai letto suoi libri o articoli in tal senso. Le dò un consiglio, l’ultimo mi creda, scenda dalla pianta da dove è appollaiato e si faccia un bel bagno di umiltà e lasci da parte l’oste(llino). Inoltre, impari anche a rispettare le altrui opinioni. Non potrà che farle bene.
Con immutata stima.
P.S. Ho visto sul suo blog che Travaglio è talmente bravo da criticare pesantemente anche le opinioni espresse in un fondo del vicedirettore del “Corriere”, Pierluigi (Pigi) Battista (“Il prode Pigi lacrima…” (…) “Lo Sherlock Holmes di Via Solferino non sente ragioni”). Aiuto! Fermate Travaglio!
Breve curriculum di Piero Ostellino. Dal 1970 è giornalista del Corriere della Sera, giornale del quale è stato anche direttore nel periodo 1984-1987. Dal 1973 al 1978 è stato corrispondente da Mosca, e ha raccolto i risultati di questo lavoro nel volume “Vivere in Russia” (Premio Campione d’Italia 1978). Attualmente è uno degli editorialisti del quotidiano.
È stato quindi fino al 1980 corrispondente da Pechino e, per i suoi servizi, ha ricevuto il Premio Saint-Vincent.
È anche membro del comitato scientifico di Società Libera, aggregazione fondata da esponenti del mondo accademico ed imprenditoriale, capace di arricchire il dibattito culturale e contribuire così al processo di trasformazione della società italiana. (Estratto da “http://it.wikipedia.org/wiki/Piero_Ostellino”)
Elenco dei principali libri di Piero Ostellino (da www.internetculturale.it)
Testo a stampa – Ostellino, Piero – Vivere in Cina / Piero Ostellino – Milano – 1981
Testo a stampa – Ostellino, Piero – Mao Tse-tung / Piero Ostellino – Milano – 1983
Testo a stampa – Ostellino, Piero – Media, telematica, futuro – Roma – stampa 1995
Testo a stampa – Gorbaciov e i suoi fratelli / a cura di Piero Ostellino – Bologna – [1991]
Testo a stampa – Ostellino, Piero – Cose viste e pensate / Piero Ostellino – Milano – 1985
Testo a stampa – Medvedev, Roy Aleksandrovic <1925- > – Intervista sul dissenso in URSS / Roy Medvedev ; a cura di Piero Ostellino – Roma Bari – 1977
Testo a stampa – Ostellino, Piero – Gli Europei in Afghanistan : alleati o scudieri? : 8. incontro, Osservatorio sul mondo, 13 dicembre 2001 / relator – [Milano] – [2001]
Testo a stampa – Ostellino, Piero – Il dubbio : politica e societa in Italia nelle riflessioni di un liberale scomodo / Piero Ostellino – Milano – 2003
Testo a stampa – Ostellino, Piero – L’ insegnamento della storia e della filosofia nei licei / [Piero Ostellino! – Torino – stampa 1966
Testo a stampa – Ostellino, Piero – Il diplomatico / Piero Ostellino – Firenze – 1972
Testo a stampa – Ostellino, Piero – I nuovi militari : una radiografia delle Forze armate italiane / Piero Ostellino, Luigi Caligaris – Milano – 1983
Testo a stampa – Il modello sovietico / Piero Ostellino … [et al.] – Torino – c1976
Testo a stampa – Ostellino, Piero – L’ Italia tra atlantismo e neutralismo / Piero Ostellino ; presentazione di Vittorio Badini Confalonieri – Torino – stampa 1964
Testo a stampa – Moratti, Letizia – La nostra scuola / Letizia Moratti ; conversazione con Piero Ostellino – Milano – [2006!



Tommaso Farina dice:
Saturday, 16 August 2008 alle 12:06
La colpa di Ostellino (e di Panebianco) è di non essere votato all’antiberlusconismo più plateale.
Mastellaroni dice:
Saturday, 16 August 2008 alle 13:08
O forse di essere devoti alle lobby politiche e/o industriali…
christian liso dice:
Wednesday, 20 August 2008 alle 17:43
Mi chiedo: esiste in Italia il dibattito politico? E’ ancora possibile esercitare il diritto di critica, anche nei confronti di emeriti giornalisti? Il “rispetto delle opinioni” equivale alla loro passiva accettazione e quindi al silenzio? Esprimere opinioni discordanti, seppur con toni sarcastici, rappresenta un “linciaggio”?
Esiste (esisteva?) il giornalismo ed esiste il news management, ognuno (ancora per quanto?) è libero di scegliere quale praticare.
alessio dice:
Thursday, 25 September 2008 alle 17:22
Travaglio è uno dei pochi giornalisti seri in Italia al giorno d’oggi… O lei, magari, preferisce dar credito quell’aquila venduta di Facci? Si svegli Mastellarini, è ancora in tempo…
antonio dice:
Monday, 15 June 2009 alle 18:41
l’unico rimprovero che muovo ad Ostellino è quello di essere liberale a corrente alternata:denuncia quotidianamente il “giustizialismo” di Di Pietro ma non ha esitato ad affermare(nella sua rubrica)che ,in uno stato liberale, la polizia (anche in borghese)ha il diritto di ammazzare qualunque passante non si fermi immediatamente all’alt! In unaltro interessante articolo(per ritrovarlo basta consultare l’archivio del corriere) l’illustre giornalista ha asserito che è sacrosanto far fuori un ladruncolo anche se disarmato ed in fuga.Il nostro ha poi difeso accoratamente,in nome del liberalismo, Berlusconi nell’ambito del caso Noemi dimenticando che,negli USA(unico vero stato liberale esistente) per molto meno sono state stroncate carriere politiche; un po’ di coerenza non guasterebbe