L'Unità, fuori Colombo e Padellaro ma è un normale avvicendamento. Ora Veltroni e Soru potrebbero cacciare pure Travaglio
Sunday, 24 August 2008di Gabriele Mastellarini
Riprendo il filo del discorso relativo al nuovo corso de L’Unità, anche a seguito di alcuni commenti al post precedente, ma soprattutto dopo aver letto l’intervista rilasciata a Libero da Marco Travaglio e, infine, gli editoriali di commiato di Antonio Padellaro e Furio Colombo apparsi su L’Unità.
Sono giunto a queste, più che legittime, conclusioni.
1 – Chi compra un giornale ha il sacrosanto diritto di potersi scegliere il direttore che gli pare. Lo stesso vale, che sò, per un presidente di calcio con l’allenatore o per il proprietario di un’azienda con il suo amministratore delegato. Soru ha sborsato fior di milioni per dare ossigeno alle casse del giornale, mentre i vari Colombo e Travaglio credo non abbiano messo neanche un euro, anzi. Quindi, dalla notte dei tempi, chi tira fuori i soldi deve potersi scegliere a chi farli gestire.
2 – Capitolo Furio Colombo. Il “caso” Barigazzi-Newsweek ha dimostrato in maniera plateale la professionalità di Colombo che, a guardar bene, attualmente fa il politico del Pd e ha incassato (e incassa) regolari stipendi come parlamentare del partito di Veltroni. Si dirà che è stato ex direttore de L’Unità e ha il diritto di parlare, ma – per esperienza personale – lo sanno tutti che a “fare” il giornale sotto la sua direzione era sempre Antonio Padellaro. Nell’editoriale odierno, Colombo fa la vittima e accomuna la propria posizione a quella di Padellaro ma, sinceramente, non vedo nessuna analogia, né di ruolo (un politico da una parte e un giornalista dall’altra) né di professionalità.
3 – E allora perché è stato tolto Antonio Padellaro? Sentite Travaglio (Libero di oggi p.8) “Mi domando il perché della cacciata di un direttore, Antonio Padellaro, che ha resuscitato un giornale morto e ne ha fatto un giornale libero dai partiti. E anche perché – e questo è il peccato originale – la suddetta cacciata sia avvenuta subito dopo che il capo di un partito, Walter Veltroni, in un’intervista al Corriere della sera, aveva dichiarato che gli “sarebbe piaciuta alla direzione dell’Unità una donna”. Ed è un fatto che né Colombo, né Padellaro abbiano le tette…”. Come al solito, Travaglio ha questi “complessi di complotto”: secondo lui i direttori (o i giornalisti come Biagi) non possono essere normalmente avvicendati al pari degli allenatori di calcio, no, per Travaglio c’è il complotto antidemocratico.
“Qui la cosa democraticamente più preoccupante – dice ancora Travaglio a Francesco Specchia di Libero – non si capisce a che titolo, ripeto, questo signore abbia ritenuto di poter giubilare un direttore. Questo sconcerta non solo la redazione dell’Unità, ma anche i lettori. Chi sei tu, per farlo, caro segretario di partito? Lo sbaglio è il gesto di Veltroni, ripeto. Non si è mai vista nella storia di un giornale una rottura così violenta delle regole”.
Per cortesia, ricordate a Travaglio che Walter Veltroni è stato uno dei migliori direttori de L’Unità, forse al pari di Padellaro, e che fino a prova contraria L’Unità è il quotidiano dei Ds, oggi Pd, e ha preso fino all’anno scorso più di 6 milioni di euro di contributi dallo Stato come giornale di partito, finiti in parte nelle capienti tasche di Travaglio, come pagamento delle sue satiriche collaborazioni.
“Parliamoci chiaro: la coppia Padellaro-Colombo sta all’Unità, come Feltri sta a Libero”: è un’altra cazzata di Travaglio. La fattura de L’Unità è molto diversa da quella di Libero, soprattutto sono diverse le “storie” delle due testate, la prima fondata – lo si ricordi – da Antonio Gramsci, la seconda pensata da Vittorio Feltri una decina di anni fa. L’Unità può camminare benissimo senza Padellaro e Colombo, perché lo ha già fatto nel passato, mentre su Libero non c’è ancora una controprova.
Ritengo Antonio Padellaro un ottimo direttore e un serio professionista e spero di poterlo rivedere alla guida di qualche importante testata, ma è legittimo consentire alll’editore (Soru) e al segretario del partito proprietario del giornale (Veltroni) la facoltà di appooggiare un “normale avvicendamento” e un rinnovamento all’insegna della multimedialità (il giornale cartaceo sta diventando archeologia). Perché – caro Travaglio – non si tratta di complotto antidemocratico, stile editto di Sofia (a Lei molto gradito), ma di normalissimo cambio di direttore in un normalissimo giornale di partito italiano.
Con queste premesse, potrebbe sparire da L’Unità anche la rubrica di Marco Travaglio e, vi assicuro, sarei molto contento e tornerei a comprare il giornale diretto dalla De Gregorio. “Io ho cominciato a scrivere per L’Unità quando smise, di fatto, effettivamente di essere un giornale di partito – ha dichiarato Travaglio – e se tornasse ad esserlo difficilmente la mia firma troverebbe posto. E’ una questione di principio. Non sono tra quelli che accettano di tutto pur di conservare la propria rubrica. Concita De Gregorio la stimo molto, mi ha chiesto di restare e assicurato che non cambia nulla, anzi; e non vedo perché non ovrei crederle. Certo, poi bisogna passare alla prova dei fatti”.
Intanto la De Gregorio sta per ingaggiare Luciana Littizzetto come editorialista satirica. Potrebbe riuscire buona nel caso di un addio di Travaglio…Alle volte un bel calcio nel sedere….
Per leggere lo speciale su Travaglio e L’Unita’ su questo blog, clicca:
http://dituttounblog.com/editoriali/travaglini-in-trincea


Mastellaroni dice:
Sunday, 24 August 2008 alle 19:46
La Littizzetto e’ discretamente brava come comica, ma ha poco di satirico e personalmente non mi fa ridere molto. Al di la’ dei diritti del padrone di poter decidere chi mettere alla direzione dell’Unita’, potrebbe pretendere che Padellaro e Colombo restino anche solo come editorialisti. Credo che Travaglio faccia bene a criticare questo cambiamento, perche’ probabilmente sara’ in peggio. Non voglio mettere in dubbio le capacita della sig. ra Concita, dei giornalisti o chiunque verra’ a scrivere per il giornale, ma se si deve rendere il giornale un organo di propaganda di partito, diventera’ parecchio scadente.
Gia’ l’idea di dare una rubrica alla comica ( che non fa ridere ) e’ di per se’ una bazelletta.
Un rinnovamento sicuramente puo’ essere positivo, ma sarebbe bello anche che si mantenessero le caratteristiche politiche del giornale.
Paolo Rossi dice:
Sunday, 24 August 2008 alle 19:58
Spero che la seconda parte del titolo (“ora veltroni e soru caccino fuori pure travaglio”) sia una svista. Mi auguro davvero che un paladino della libertà di stampa come te non auspichi la cacciata di un giornalista, chiunque sia, da un giornale per ordine di un politico, cioè Walter Veltroni, ancorché definito da te uno fra i migliori ex direttori dell’Unità (Ma sei sicuro? Hai mai valutato il danno apportato ai contenuti con le videocassette e con le figurine Panini da Veltorni all’Unità? Hai mai valutato il danno arrecato dalla folle operazione editoriale delle Mattine? E potrei continuare a lungo, ma ovviamente ognuno dà il giudizio che vuole della direzione Veltroni, che a mio avviso fu molta immagine e marketing e poca sostanza).
Mentre ritengo assolutamente legittimo che Soru faccia rescindere (e sottolineo: faccia rescindere perché deve essere Concita in quanto direttore a farlo e non l’editore, sia chiaro) il contratto a Travaglio, trovo moltograve che sia Veltroni a farlo.
Nessuna svista caro Paolo. Chi di epurazione ferisce….
gm
Mastellaroni dice:
Sunday, 24 August 2008 alle 23:05
GM, Quale epurazione??! Questa e’ una sua teoria, quando dimostrera’ che e’ stato Travaglio potra’ affermarlo…
DeanKeaton dice:
Monday, 25 August 2008 alle 00:05
Guardi Mastellarini.
Francamente spero che la De Gregorio raddoppi lo spazio a Travaglio invece di rinunciare alla sua collaborazione.
Insomma. Se lo immagina? Comincerebbe a piangere a strillare come un bambino perchè non lo fanno giocare e sono tutti brutti e cattivi.
Certo. Basterebbe ignorarlo. Ma non è così facile. Anche perchè dovremmo ignorare pure i suoi discepoli dal tempo libero illimitato e tutta la compagnia cantante di Piazza Navona che, come riportava il Corriere, già si prepara all’autunno caldo della giustizia. Un tour che Madonna se lo sogna.
http://www.corriere.it/politica/08_agosto_24/giustizia_autunno_caldo_di_pietro_82df7038-71a9-11dd-8174-00144f02aabc.shtml
In ogni caso qualcuno offrirebbe comunque una rubrica a quello del Bavaglino, perchè, oltre a farli, bisogna ammettere che i soldini pure li porta. Magari nel nuovo giornale dei girotondini di sinistra, ma un po’ di destra, quelli anarchici e giustizialisti con gli altri, quelli che non si capisce che c’azzeccano, ma poi nomini Berlusconi e si capisce benissimo.
Ah già. Senza dimenticare che nella Rai di regime ricomincerà Annozero. Programma di approfondimento politico autoreferenziale nel quale si possono raccontare tutte le balle del mondo in nome della libertà d’espressione. E perchè tanto paghiamo noi.
Sarà un autunno caldo.
Dio benedica Sky.
Saluti
Fabrizio dice:
Monday, 25 August 2008 alle 12:37
Da Fortebraccio a Travaglio a Littizzetto. L’Unità dovrebbe chiudere solo per questo.
emanuele dice:
Monday, 25 August 2008 alle 13:57
Leggo sul corriere della sera del cambio di Direttore dell’Unita’ con relativo “commento” di Travaglio..
Ormai avevo lasciato perdere questo blog, ma sospettavo che GM avesse qualcosa da ridire in proposito… Lo apro e TAC! Non ci trovo il Mastellarini che sferza a destra e a manca (ancora) sulle vicende Travaglio e soci?
Ma tu guarda i casi della vita!!
e’ la stampa, bellezza
gm
texbs dice:
Monday, 25 August 2008 alle 16:02
Sig Mastellarini non mi sembra proprio che le cose stiano come dice lei .
1)Non ‘e’ Soru che caccia padellaro ma Veltroni , personalmente penso che questa sia la goccia che fa traboccare il vaso non capisco cosa aspetti il PD a confluire in forza italia
2) Colombo e Padellaro parlano la stessa lingua questo da fastidio
non bisogna essere dei geni per accorgersi ..infatti sono stati fatti fuori entrambi
3) Se non c’e’ come dice lei un complotto mi sa dire per quale motivo si cambia un direttore che funziona
Lei parla di allenatori gli allenatori si cambiano se vanno male non se funzionano.
Per concludere alle prossime elezioni
piuttosto che votare PD mi taglio una mano
cordialmente
Mauro Colombo
fabio dice:
Monday, 25 August 2008 alle 16:14
Ma Mastellarini e’ quello splendido personaggio che un giorno dice ‘Basta! Non parlo piu’ di Travaglio’ e due giorni dopo e’ di nuovo in prima linea in maniera ossessionata e ossessionante, se solo qualcuno lo stesse a sentire, a dare addosso a Travaglio. Proprio non ce la fa’a non parlare di Travaglio.
Oltretutto, Mastellarini stesso aveva peraltro elemosinato una prefazione a Travaglio, solo che sentitosi mandare a quel paese ha cominciato dunque il suo piccolo, in tutti i sensi piccolo, “I hate Marco Travaglio Club”. Insomma, facile capire con che personaggio si ha a che fare.
luca dice:
Monday, 25 August 2008 alle 17:03
auspichi che caccino travaglio dall’unità?
magari vacci tu dai, sai quanti lettori
io per sicurezza se lo cacciano non compro mai più un numero dell’unità, vediamo se sono contenti
poi magari passo le giornate a leggere il tuo blog. haha
e poi giusto per essere sicuri al 100% disdico pure l’abbonamento a tiscali e faccio fare lo stesso a quelli che conosco.
poi vediamo se “i vari Colombo e Travaglio credo non abbiano messo neanche un euro”
Mastellaroni dice:
Monday, 25 August 2008 alle 18:01
Ottima idea Luca, a quella di Tiscali non avevo pensato 🙂
Paolo Rossi dice:
Monday, 25 August 2008 alle 18:52
Caro Mastellarini,
che delusione. Propria quando sembravi che stessi maturando, ecco che ci ricaschi. Ripeto: augurarti che un politico cacci un giornalista, chiunque sia il giornalista e qualsiasi siano le motivazioni, non ti fa molto onore.
Ti rendi conto della gravità di una cosa del genere? Ti rendi conto che cosa significa augurarsi che un politico possa decidere di cacciare il giornalista che non gli piace?
Dài, cerca di essere serio
Dino dice:
Monday, 25 August 2008 alle 19:01
Credo che il signor Gabriele abbia esagerato parecchio in questo articolo. Credo che l’Unità, in questi ultimi anni, sia stata davvero un giornale liberale MOLTO sganciato dal DS-PD, al contrario di Veltroni, la cui direzione è stata al dir poco PESSIMA e lagatissima al partito.
Fabrizio dice:
Monday, 25 August 2008 alle 20:12
Non auspico che caccino il “fascista” Travaglio da L’Unità. Auspico che chiudano L’Unità: per consegnare una testata alla storia del giornalismo di partito, e non farla macerare nella formula avvilente e infame degli anni post-PCI: da Veltroni a Colombo a Padellaro. Sotto il nome di Gramsci!
paolo martocchia dice:
Tuesday, 26 August 2008 alle 00:29
A scrivere siete tutti bravi. Ed allora chiedete alle “fonti” come mai a Mastellarini è stata tolta la collaborazione all’Espresso…
Che “grandi” giornalisti, che “bravi” giornalisti!
Walter Paiano dice:
Tuesday, 26 August 2008 alle 12:55
E tu mi paragoni la Litizzetto (ma guardatevi che sito insulso che ha!!!) a Travaglio? Ma lasatira serve solo a far ridere o anche e sopratutto a smuovere le coscienze? Cioè, ma è assurdo, guarda di cosa si parla nel forum: http://www.littizzetto.com/forums1/index.php?s=f32b8585880784c309f304a5f25b9ebe&
“fammi ridere”, “dicci quando hai pronunciato la frase ma ch icazzo me l’ha fatta fare”. Ma vi sembra un sito di una possibile editorialista questo?
Travaglio la straccia.
Francesca dice:
Tuesday, 26 August 2008 alle 14:56
Non amo particolarmente Marco Travaglio. Perchè fin da quando ero bambina non ho mai amato i primi della classe, narcisisti, presuntuosi e arroganti. Tuttavia debbo ammettere che in questo caso non abbia tutti i torti. Premesso che andare alle feste dell’Unità non ha più nulla di magico ma sembra di andare a una fiera di paese; premesso che l’Unità del PCI era una cosa e l’Unità del PD, dove militano persone come Binetti e Bobba, con tutto il rispetto, non può più essere considerato la stessa cosa; premesso che Veltroni è il creatore di uno stile politico “berlusconiano di sinistra”; mi domando che senso abbia ritirare fuori un tono da “centralismo democratico anni ’50” per dire che il partito comanda. Mi sembra un po’ comica come visione. Adoro la Litizzetto ma, mi spice dirlo, l’accoppiata Litizzetto – Unità è stonata, sdolcinata, esibizionista. Capisco perchè ero comunista e non lo sono più. Auguri comunque a Concita
Paolo Rossi dice:
Tuesday, 26 August 2008 alle 16:50
Paolo Martocchia,
perché mai dovremmo andare a chiedere alle fonti “come mai è stata tolta la collaborazione all’Espresso a Mastellarini”? Chissenefrega. Il mondo dell’editoria è fatto così: i free lance vanno e vengono dai giornali. Se sei il numero uno detti le regola, altrimenti le subisci.
Francamente mi pare strano che Travaglio abbia fatto cacciare Mastellarini. Piuttosto a Mastellarini non viene in mente che un giornale possa non gradire di avere fra i propri collaboratori una persona che su Internet crea polemiche con chiunque? Forse Mastellarini dovrebbe fare un po’ di sana autocritica, smettere di pensare di essere uno fra i più bravi giornalisti italiani (se così fosse, se lo litigherebbero le migliori testate e non mi pare che avvenga ciò) e lavorare con un po’ più di umiltà senza pensare a ogni piè sospinto a come attaccare/criticare/pungolare Travaglio.
Caro Rossi,
oggi è stata veramente una giornataccia, ma visto che lei si occupa dei cazzi miei, ho da fare alcune precisazioni.
I giornali non mi si litigano, per carità, ma testate nazionali (capiredattori e capiservizio) mi chiamano quasi tutti i giorni per affidarmi servizi (siamo al punto che non devo neanche più proporre).
Riguardo a L’espresso, se proprio ci tiene a saperlo, godo della stima di molti colleghi che rappresentano il giornale e, per ora, questo è sufficiente
Il resto….’zi miei
salutamos
gm
paolo martocchia dice:
Tuesday, 26 August 2008 alle 22:42
Paolo Rossi,
ti ha risposto Gabriele, vero giornalista.
Paolo Rossi dice:
Wednesday, 27 August 2008 alle 13:33
Caro Mastellarini,
complimenti per l’eleganza della risposta. Apri il dibattito sul blog (e quindi, scusami tanto, non sono più cazzi tuoi e basta: se vuoi farti pubblicità, prenditi oneri e onori), accusi Travaglio (senza alcuna prova) di averti fatto epurare. E se qualcuno esprime un parere discordante dal tuo diventi aggressivo. Complimenti davvero, una persona aperta al confronto, non c’è che dire. E complimenti anche per l’umiltà.
Domenica dice:
Wednesday, 27 August 2008 alle 14:49
Rossi mi pare Tecoppa: “Se non stai fermo, come faccio ad infilzarti?”
paolo martocchia dice:
Wednesday, 27 August 2008 alle 14:50
Da quel che scrivi, Pablito, sembra che tu ce l’abbia con Mastellarini e con me. 1) Non ho mai scritto che qualche testa ha tagliato la collaborazione di GMast all’Espresso; 2)”Chissenefrega” tu lo puoi dire, perchè non hai (spero ter te) nessun problema: noi freelance ci facciamo il mazzo tutti i giorni per assicurare il pane quotidiano alla famiglia (senza ricordare che siamo figli di nessun’Ordine): io al suo posto avrei fatto ben altro..;3) se sei un collega più anziano, se sei più bravo di noi tutt’insieme, dacci delle dritte, segnalaci qualche caposervizio: quando posso ho anch’io aiutato molti colleghi a prendere qualche collaborazione; 4) il numero uno che detta le regole? Non esiste. Chiedi a Gabriele quel che facevo sul finire degli anni ’90.
Paolo Rossi dice:
Wednesday, 27 August 2008 alle 16:07
Caro Martocchia, leggi bene quello che ho scritto. Non ti ho attribuito di aver detto che “qualche testa ha tagliato la collaborazione di mast”.
Semplicemente, visto che invitavi i lettori del blog a chiedere all proprie fonti perché è stata tolta la collaborazione, ti ho risposto per quello che penso.
Ho il massimo rispetto per i free lance, lo sono stato anche io per diversi anni per libera scelta. Fa parte del gioco anche perdere le collaborazioni, ma questo – a mio avviso – non giustifica attacchi personali e gratuiti (oltrché volgari) come quello di mastellarini a travaglio. E’ un sistema giusto? No, ma per usare una frase cara a gmast, è la stampa bellezza.
Una curiosiotà: che cosa facevi sul finire degli anni ’90? Eri il numero uno del giornalismo?
paolo martocchia dice:
Wednesday, 27 August 2008 alle 23:47
No, il numero uno dei carpentieri
Fabrizio dice:
Thursday, 28 August 2008 alle 00:45
E menavi martellate! Diglielo, a Rossi.
Gabriele dice:
Thursday, 28 August 2008 alle 09:28
Volevo fare un appunto alla sua dichiarazione “Quindi, dalla notte dei tempi, chi tira fuori i soldi deve potersi scegliere a chi farli gestire” che, tra l’altro, mi trova perfettamente d’accordo. Peccato che nelle scelte più importanti questo non vale, infatti non mi risulta che gli italiani possano scegliere i propri rappresentati in parlamento, ed io le tasse le pago. Questa è una grossa lacuna della nostra democrazia e i giornalisti (che a mio parere dovrebbero essere i primi difensori della democrazia) dovrebbero ricordare in ogni occasione questa mancanza della repubblica italiana.
Purtroppo i giornalisti di oggi (per fortuna non tutti, ce ne sono molti, per lo più “disoccupati” che sanno fare ancora il proprio lavoro) si limitano a riportare le dichiarazioni delle varie parti politiche, o al massimo qualche sondaggio (per lo più di parte) e non danno mai elementi per far capire alla gente di quello che si parla. Il giornalismo dovrebbe essere fatto di inchieste approfondite basate su dati oggettivi. Fortunatamente c’è internet e leggendo le testate estere si riesce a capire meglio in che razza di paese viviamo…