METER: "100 COMUNITA' PEDOFILE SMASCHERATE SU UN SOCIAL NETWORK

Tuesday, 8 September 2009
Pubblicato nella categoria STAMPA E DINTORNI

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di Sergio Fornasini per dituttounblog.com

Questa notizia non è stata affatto trattata da stampa nazionale e media, perché? Evidentemente fa più notizia parlare di Noemi, Papi e roba simile.

L’Associazione Meter, fondata da don Fortunato di Noto, ha contribuito a smascherare un centinaio di comunità pedofile con oltre 18.000 iscritti in tutto il mondo, presenti in un social network non meglio specificato. La notizia è del 3 settembre, a pubblicarla testate minori ma almeno bene informate fra le quali il Giornale di Siracusa, Toscana Oggi e Live Sicilia, Corriere di Ragusa, l’Eco di Bergamo ed altri. Tutto sommato pochi i siti siti online che ne hanno parlato, fra questi giornalettismo.com che dettaglia puntualmente. Eppure le agenzie di stampa (Agi, Ansa, Apcom, avevano fatto il loro dovere diramando la notizia. Delle testate maggiori, le edizioni online de l’Unità, il Riformista e la Gazzetta del Mezzoggiorno e La7.it hanno riportato solo un trafiletto, praticamente il lancio di agenzia.

Eppure, a quanto riportato sul comunicato dell’Associazione Meter, il problema non è circoscritto a poche persone. Appare quindi molto strano che i media nazionali abbiano ignorato la vicenda.

Le cose nauseabonde purtroppo non mancano anche nei social network, ne avevo fatto qualche esempio in un articolo di questo blog giorni fa. In questa vicenda non viene neppure specificato in quale community è stato localizzato il problema, non se ne starà parlando per riservatezza oppure per coprire gli interessi economici dei gestori del network?

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  1. dituttounblog.com – Un blog senza padroni » Blog Archive » Forza Silvio! dice:

    Thursday, 17 December 2009 alle 18:57

    […] La seconda riguarda la scarsa conoscenza tecnica della rete Internet dimostrata da molti personaggi in ambito governativo, con proclami di “filtraggio” della rete e chiusura di “siti” (??!?!?) in pieno spirito decisionista e propagandistico. Infatti si sono poi dovuti scontrare con la realtà delle cose e ridurre i toni, le ultime notizie parlano di un disegno di legge ad hoc (e non di un decreto come era stato inizialmente prospettato) per regolamentare, attraverso l’autorità giudiziaria, espressioni violente e dannose per mezzo di Internet. Poi prima o poi forse scopriranno che le norme esistono già, non servono solo per l’oscuramento di Piratebay che facilita lo scambio di materiale protetto da copyright o per i blog italiani che vengono chiusi su ordinanza del giudice. Basta applicarle anche negli altri casi. Certo che questo governo trova tanta solerzia per limitazioni da applicare ad Internet solo quando è in gioco il suo leader. Dov’erano quando comparivano su FB gruppi abominevoli come quelli che ho elencato nel post “Collezione di orrori da Facebook” oppure quando una rete di pedofili si stava sviluppando sullo stesso social network ed è stata smascherata con il contributo di un sacerdote? […]

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