Il voto è segreto, ma non per tutti

Saturday, 26 July 2008
Pubblicato nella categoria TRAVAGLIO'S

di Marco Travaglio (*)

Due anni fa votai per l’Italia dei Valori, soprattutto perché nel mio Piemonte candidava Franca Rame, persona straordinaria che sono felice di aver contribuito a mandare al Senato. Credo proprio che anche stavolta tornerò a votare per il partito di Antonio Di Pietro.

Conosco le obiezioni dei critici: la gestione padronale e personalistica del partito, da cui molti si sono allontanati; la caduta di stile di far prendere al partito una sede in affitto in uno stabile di proprietà dello stesso Di Pietro; la candidatura di personaggi come Sergio De Gregorio e Federica Rossi Gasparrini, puntualmente usciti dall’Idv dopo pochi mesi dall’elezione; l’adesione di Di Pietro, come ministro delle Infrastrutture, al progetto del Tav per le merci in Valsusa (sia pure dialogando con le popolazioni e discutendo di un possibile nuovo tracciato, alternativo al famigerato «buco» da 54 km a Venaus); la decisione di non chiudere la società Stretto di Messina, pur con la contrarietà ribadita al progetto del ponte; il no alla commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti del G8 (secondo me sacrosanto, visto che le commissioni parlamentari in Italia servono a confondere le acque e a ostacolare le indagini della magistratura; ma maldestramente motivato con la richiesta di indagare anche sulle violenze dei black bloc, quasi che il parlamento dovesse occuparsi dei reati dei cittadini comuni).

Per essere chiari: voterei molto più volentieri per un Einaudi o un De Gasperi redivivi. Ma, in attesa che rinasca qualcuno di simile e riesca a entrare in politica, penso che l’astensione – da cui sono stato a lungo tentato – finisca col fare il gioco della casta, anzi della cosca. Il non voto, anche se massiccio, non viene tenuto in minimo conto dalla partitocrazia: anche se gli elettori fossero tre in tutto, i partiti se li spartirebbero in percentuale per stabilire vincitori e vinti. E infischiandosene degli assenti, che alla fine hanno sempre torto. Dunque penso che si debba essere realisti, votando non il «meno peggio», ma ciò che si sente meno lontano dai propri desideri.
A convincermi a votare per l’Idv sono le liste che ha presentato Di Pietro, che ospitano diverse persone di valore, alcune delle quali sono amici miei, di MicroMega, dei girotondi e di chi ha combattuto in questi anni le battaglie per la legalità e la libertà d’informazione.
(*) tratto da www.antoniodipietro.it.

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Nessun commento presente per “Il voto è segreto, ma non per tutti”

  1. Daniele dice:

    Saturday, 26 July 2008 alle 16:37

    Ma il voto è segreto nel senso che se uno non vuole non lo dice oppure uno non lo potrebbe proprio dire per chi vota?

    “Di certo non ho mai votato Lega né Di Pietro, come confessato pubblicamente da un nostro collega (ma il voto non è segreto?).

    Alle ultime ho votato scheda bianca alla Camera (perché il PD aveva un candidato pessimo dalle mie parti) e Veltroni al Senato, se questo può renderla edotta.”
    G. Mastellarini

    Lei su questo blog ce lo ha detto.

    Di certo non ho mai votato Alleanza Nazionale ne’ Berlusconi, come confessato pubblicamente dal salumiere ieri mattina mentre mi serviva un etto di cotto (Ma i salumieri fanno ancora opinione?). Alle ultime ho votato scheda nulla alla Camera (perché l’Udc aveva un candidato pessimo dalle mie parti) e Sandro Pertini al Senato, se questo può renderla edotta”
    G. Mastellarini

    ps. Mi hanno annullato pure la scheda del Senato. Sembra che il nome di Pertini non fosse stato prescelto dai partiti

  2. Tommaso Farina dice:

    Saturday, 26 July 2008 alle 17:17

    Gabriele, non comprare il prosciutto cotto. E’ quasi sempre un prodotto che non vale nemmeno quel poco che costa.

  3. Daniele dice:

    Saturday, 26 July 2008 alle 18:05

    Dal tenore di questa risposta deduco che lei abbia assunto sostanze di ottima qualitá. Mi pare di capire che l’ironia non sia il suo forte, o forse si, ma capitano a tutti le giornate storte.

    Comunque quando si dice che il voto é segreto si intende che non si potrebbe dire pubblicamente per chi si vota o che s una persona, se vuole, non é tenuta a dire per chi ha votato? Giusto per fare chiarezza sulla frase “Il voto é segreto”.

  4. Tania dice:

    Saturday, 26 July 2008 alle 18:22

    Io invece devo confessare di aver introdotto furtivamente una fetta di mortadella nella mia scheda elettorale una volta. Per renderla ancora più intrinsecamente nulla.
    La segretezza del voto è ancora un diritto mi sembra, quando sarà un dovere potremmo anche discuterne.
    Nel frattempo signor Mastellarini vorrei farle un regalo per il compleanno o per Natale come preferisce: un bel bersaglio con una foto di Travaglio a misura naturale al centro, con tanto di freccette intrise di cicuta, così che si possa sfogare in tutta libertà.
    Può scegliere lei la foto che preferisce, tanto con il No Trav Day si è portato avanti. Mi impegno a fabbricarglielo in vera simil pelle umana per rendere il gioco più appassionante.

    Distinti saluti

    Tania

  5. Carlo Gambino dice:

    Sunday, 27 July 2008 alle 13:13

    Anche Peter Gomez, la scorsa primavera, ha detto per chi avrebbe votato alle elezioni. Ma Dio mi strafulmini se ho trovato nel tuo blog, Gabriele, una sola frase critica nei suoi confronti…

    Chapeau a Peter Gomez, vero giornalista d’inchiesta
    gm

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