Annozero/ No, la vignetta no

Wednesday, 15 April 2009
Pubblicato nella categoria WEBNEWS

di Giuseppe Morello per affaritaliani.it

È pessima la scelta del direttore generale della Rai Mauro Masi di sospendere Vauro dalla trasmissione Annozero. E il motivo è persino ovvio che non andrebbe nemmeno ribadito: la censura è sempre e comunque una scelta sbagliata, specie se a praticarla è la tv pubblica sulla quale devono avere spazio tutti in nome del pluralismo e della polifonia di voci e punti di vista.
Il fatto che la puntata di Annozero sul terremoto fosse (come abbiamo già scritto) brutta, superficiale e faziosa, e che la vignetta incriminata di Vauro sull’aumento delle cubature nei cimiteri fosse di cattivo gusto, non cambiano di una virgola i principi di libertà di espressione che devono governare il dibattito pubblico.

Il provvedimento risulta per altro ancora più odioso (e anche un po’ vigliacchetto) perché colpisce l’anello più  debole della catena: Masi ha preferito colpire le seconde file perché sapeva che censurando Santoro sarebbe successo il finimondo. Ma il fatto resta grave lo stesso.

Chiarito questo però,  non diremmo tutta la verità se non aggiungessimo che le vignette di Vauro raramente ci fanno ridere: sono spesso grossolane, raramente acute e risentono un po’ troppo di un certo umorismo toscano da osteria per il quale basta spararla un po’ grossa – e magari volgare – per sghignazzare rumorosamente “della fava e della topa”. Al confronto con vignettisti più corrosivi e decisamente più talentuosi di lui (Altan, Giannelli, Ellekappa o il geniale Bucchi), Vauro sembra solo uno che pensa di divertire l’uditorio intonando “Osteria numero mille…”.

Noi però restiamo fedeli al celebre principio volterriano: Vauro non ci piace, ma non ci sogneremmo mai di censurarlo.

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Nessun commento presente per “Annozero/ No, la vignetta no”

  1. Fabrizio Spinella dice:

    Wednesday, 15 April 2009 alle 22:20

    La regola dovrebbe valereper tutti. Ricordate Lerner? Fu costretto alle dimissioni dopo l’infortunio del suo TG1 sulla questione della pedofilia. La libertà si applica a chi rispetta la libertà altrui. Non c’è un diritto di satira. C’è un diritto all’espressione del pensiero, condizionato dal rispetto degli altri. Vauro, che indugia volentieri sui difetti fisici di Berlusconi (quali poi?) e di altri che ritiene suoi avversari, non si guarda allo specchio: se si mirasse bene, si farebbe schifo da solo. E’ una caricatura. Mi ricorda il Curzio Maltese, che sfotteva Berlusconi per la sua statura, peril suo giovanilismo e per le sue innocenti scelte (tacchi alti: ma avete visto quelli di Sarkosy). Poi, in tv, ho visto per la prima volta Curzio Maltese: dio mio! Nemmeno il professor Santanché l’avrebbe rimesso in forma.
    E quel Santoro: non ama essere preso in giro e invece dovrebbero dedicargli una trasmissione, sul “caso Santoro: da servire il popolo a servirsi di un drink”. Una volta il Furio Colombo, l’ex tappetino di Agnelli, il disinvolto fiscale come si sta appurando dal processo intentato da sua figlia Margherita, in presenza della parlamentare Prestigiacomo si produsse in una requisitoria contro i capelli trapianti e pittati di Berlusconi, mentre il conduttore Santoro era segretamente imbarazzato perché proprio lui stava sfoggiando capelli color carota…
    Vedete come è facile render pan per focaccia

  2. Dean Keaton dice:

    Thursday, 16 April 2009 alle 01:19

    Ma proprio non vi accorgete che è un trappolone?
    La ditta Santoro alza l’asticella oltre i limiti umani in prossimità di un appuntamento elettorale che il premier si accinge a stravincere.
    E poco importa che la vignetta incriminata fosse una critica al piano-casa di Berlusconi, secondo il balzano principio travagliesco che ad un aumento di cubatura corrisponda un maggior numero di vittime in casi di catastrofi come questa: come se, dovessi ampliare la mia casa con una stanza in più, fossi costretto ad adottare pure un inquilino proveniente da chissà dove, forse da Venere.
    Vauro ha tirato in ballo dei cadaveri ancora caldi e la reazione non è quella del direttore Masi, ma della maggior parte di un popolo che si è sentito offeso da un pessimo spettacolo della televisione di Stato.
    Comunque era tutto programmato, e questo provvedimento è una manna dal cielo: domani sera in studio c’è Antonio Di Pietro, e della satira si occuperà Sabina Guzzanti.

    Saluti

  3. emanuele dice:

    Thursday, 16 April 2009 alle 10:06

    Fabrizio:
    rileggiti sul dizionario la voce “caricatura”

    DeanKeaton:
    La dose di fantasia che ci mette Vauro nell’associare al piano casa ad un possibile incremento delle vittime e’ la stessa che ci metti tu nell’associare la puntata incriminata ad una manovra ben congegnata ai danni di Berlusconi.

  4. tequilero dice:

    Thursday, 16 April 2009 alle 12:40

    Sono esterrefatto.
    Non bastava al PDL mettere il bavaglio all’opposizione. Ora cala la cortina del silenzio perfino sulla satira politica, come non osarono fare neanche gli imperatori romani. Su questo episodio, anzi, il PDL e’ giunto addirittura all’incredibile, a cercare di impedire il dibattito in televisione.
    Una vergogna.

  5. Fabrizio Spinella dice:

    Thursday, 16 April 2009 alle 20:03

    Ma chi ha mai detto che Vauro sia un satirico? E’ uno stronzo, o meglio, senz’offesa, una sembianza (caricatura invero è un’accezione troppo aulica) dell’esito scatologico. Voglio precisare che non sto insultando il Vauro (il cui cognome richiama il sauro, specie di rettile), ma sto semplicemente classificandolo a fini di patologia clinica, in nome della libertà scientifica…
    Visto come è facile giustificare le offese secondo il metodo Vauro-Travaglio?

  6. pellescura dice:

    Thursday, 16 April 2009 alle 20:54

    ma chi cazzo è fabrizio spinella?

  7. emanuele dice:

    Thursday, 16 April 2009 alle 22:40

    Fabrizio,

    ma va’ a cagher, va’…

    Spero di non essere stato troppo aulico.

  8. Francesco B dice:

    Thursday, 16 April 2009 alle 22:51

    Io dico che Vauro fa satira ad esempio, grande satira: quella che fa sorridere e riflettere insieme…

  9. Fabrizio Spinella dice:

    Friday, 17 April 2009 alle 20:27

    Emanuele, lei ha problemi di enterocolite? Pellescura, una volta si diceva: “lei è un questurino?”
    Leggete la premessa senza comprendere l’epilogo: “Visto come è facile giustificare le offese secondo il metodo Vauro-Travaglio?”.

  10. emanuele dice:

    Saturday, 18 April 2009 alle 00:37

    Fabrizio,

    in effetti un po’ d’enterocolite me la stai causando, e penso che il modo migliore per farla passare sia non dare retta ai tuoi raccapriccianti vaneggiamenti.

    adios

  11. Fabrizio Spinella dice:

    Saturday, 18 April 2009 alle 01:50

    Il trionfo dell’incomunicabilità.

  12. Tania dice:

    Monday, 20 April 2009 alle 11:00

    Una piccola precisazione: la vignetta incriminata sulle cubature non voleva dire che se ci fosse stato il piano casa, e quindi la famosa stanza in più, ci sarebbero stati più morti perchè ogni stanza sarebbe stata occupata da una persona in più ma voleva dire quello che hanno detto anche altri, tra cui Bertolaso della Protezione civile, che il peso di una stanza in più previsto da Piano casa avrebbe causato più crolli e quindi più morti. Perchè il problema fondamentale dell’Abruzzo è che quelle case non erano state costruite secondo le norme antisismiche e quindi non hanno sopportato il peso di sè stesse e sono crollate. Tutto qua.
    Cordiali saluti

  13. Fabrizio Spinella dice:

    Monday, 20 April 2009 alle 15:17

    Ma guarda un po’, la semantica della vignetta infame…

  14. emanuele dice:

    Monday, 20 April 2009 alle 17:45

    Ed e’ ottima direi, a differenza di quella che NON hai dato tu …

  15. Fabrizio Spinella dice:

    Monday, 20 April 2009 alle 18:25

    Leggi “Oracolo manuale e arte di prudenza”, di Baltasar Graciàn, e poi ne riparliamo, focoso Emanuele.

  16. emanuele dice:

    Monday, 20 April 2009 alle 20:17

    Le tue lezioni di vita dovresti darle in una scuola, non in un blog, borioso Fabrizio.

  17. Sergio Fornasini dice:

    Monday, 20 April 2009 alle 20:30

    A questo punto inserirei un cortese invito ad evitare le polemiche personali e magari a commentare gli articoli del blog. Solo oggi ne sono stati inseriti 11, credo ci sia da discutere in abbondanza, grazie

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