RIVELAZIONE. Berlusconi d'accordo con Calvi per comprare Il Corriere
Monday, 14 July 2008Un dossier dei servizi segreti del 2 luglio 1982, riportato ora nel libro di Philip Willan “L’Italia dei poteri occulti” (Newton compton editori, p. 296), rivela: “Tassan Din (si tratta di Bruno Tassan Din, direttore generale del gruppo Rizzoli-Corriere della Sera negli anni Ottanta, iscritto alla P2, ndr) prima che Calvi morisse (Roberto Calvi, presidente del Banco Ambrosiano, trovato morto sotto il ponte dei Frati Neri a Londra), segretamente aveva raggiunto accordo con quest’ultimo per vendere azioni (dieci virgola due per cento) a Berlusconi, che sarebbe stato aiutato finanziariamente dallo stesso Calvi per tale operazione”.
Il documento e’ importantissimo e, per la prima volta, evidenzia l’interesse del Cavaliere (tessera P2 1816) al primo giornale italiano che, dal 78 all’82, era in mano alla Loggia di Gelli, rappresentata da Aneglo Rizzoli (anch’egli P2), Bruno Tassan Din e Roberto Calvi.
Prima della morte di Calvi, come ho scritto in “Assalto alla stampa”, il pacchetto azionario del “Corriere della Sera” era suddiviso come segue: 40 per cento Centrale Finanziaria (societa’ del Banco Ambrosiano), 49,8 per cento Rizzoli Angelo (si trattava in realta’ di una semplice intestazione, visto che i soldi li metteva l’Ambrosiano) e 10,2 per cento in mano ad una societa’ in accomandita semplice rappresentata da Tassan Din, ma che faceva riferimento all’Istituzione (cioe’ la P2).
Berlusconi, acquisendo la quota del 10,2 per cento in mano all’Istituzione, avrebbe ottenuto di fatto il controllo del Corriere (c’era un patto di sindacato con l’altro 40 per cento in mano alla Centrale, quindi sarebbe arrivato alla maggioranza), sbancando il quadro editoriale nazionale.
Una rivelazione sulla quale il Cavaliere dovra’ dare spiegazioni. Si spera.



Trillo dice:
Monday, 14 July 2008 alle 00:46
Ma che combinazione, chissà se quando facevano affari insieme indossavano anche il grembiulino del piccolo massone. Io sono pronto a scommettere che Mr. B non si sogna nemmeno di dare spiegazioni, siamo mica in un paese normale dove i giornalisti prendono spunto da notizie importanti e vanno ad indagare, qui da noi chi vuoi che riprenda la cosa? A meno che non ci si faccia invitare in TV, ad esempio da Fazio, e non si citi quello che un altro ha scritto a proposito di un pezzo grosso. Ci si fa una grossa pubblicità e magari si vendono un sacco di libri, si fanno conferenze ecc. Tu come stai a conoscenze in RAI?
Domenica dice:
Monday, 14 July 2008 alle 02:00
A Berlusconi tutti cercavano di vendere qualcosa, P2 e non P2. Non dimentichi, caro Mastellarini, che anche il patron di Mediobanca, Cuccia, “impose” al dottor Berlusconi di acquistare da Mondadori, Caracciolo e Perrone la tv “Retequattro”, in cattivissime acque finanziarie. Il presidente del Banco Ambrosiano Roberto Calvi, infilandosi nel ginepraio della Rizzoli-Corriere della Sera, commise uno degli errori della sua vita di banchiere. Memore di questo fatto, il dottor Berlusconi non si interessò direttamente all’acquisto di azioni del Corriere della Sera; anche se qualcuno che si trova nell’attuale patto di sindacato gliele avrebbe offerte in un periodo non molto lontano. La “informativa” a cui si riferisce Willan non è inedita, è stata pubblicata assieme a molte altre negli atti di inchiesta parlamentare (ad esempio, in un appunto di un Servizio, relativo sempre al “caso Calvi” si legge anche dell’interessamento di Caracciolo e del gruppo Espresso-Repubblica a pagare qualsiasi somma per venire in possesso di registrazioni del suo vecchio amico e socio Flavio Carboni).
Dunque: niente è più inedito della carta stampata.
Trillo dice:
Monday, 14 July 2008 alle 09:35
Però, signora Domenica, lei mi sembra molto bene informata,complimenti per l’analisi. Mi sembra comunque molto significativo che la quota di controllo del maggiore quotidiano italiano venisse offerta da Calvi (P2) a Berlusconi (P2) affinché rimanesse in mani sicure ed amiche e non solo per la disponibilità economica del potenziale acquirente
tequilero dice:
Monday, 14 July 2008 alle 11:28
Cavolo Mastellarini.
Anche Lei commette errori.
Propone qualcosa di inedito che inedito non è.
La crocifissione in sala mensa può bastare?
E poi… quella foto ritoccata del Presidente che ha messo.
Si vede benissimo che è stata modificata con photoshop, il Presidente ha molti più capelli ed è molto più giovane!
Ma sul serio può aver creduto, anche un solo momento, che il Presidente potesse avere un qualche tipo di rapporto con due tizi che si chiamavano “Tassan” e “Calvi”.
Sono due cose incompatibili con il nostro Leader non lo sa?
Quanto alla P2, è già stato spiegato tutto, il Presidente si era iscritto a quell’innocuo circolo privato perché andava di moda.
Tutte le persone più “in” ci si iscrivevano.
Generalisti, Agenti Segreti, Parlamentari, Banchierie e Scrittori.
Accade in tutto il mondo che deputati, i vertici dell’esercito e dei servizi si iscrivano a circoli segreti.
Quando la finiremo di occuparci di queste bazzecole ed iniziermo ad occuparci di cose più serie tipo, che ne so… Travaglio?
Domenica dice:
Monday, 14 July 2008 alle 16:54
Caro Tequilero, se dobbiamo berle, lei ci segue, e il suo nick ci aiuta. Ma se, come Prezzolini, apparteniamo alla società degli Apoti (cioè: di quelli che non le bevono), dobbiamo freddamente riflettere sui diversi posizionamenti dei gruppi di potere (e contropotere) che hanno caratterizzato gli ultimi venticinque anni della Repubblica Italiana.
Tequilero, sia per un istante lucido e lasci perdere per un istante l’ironia di comodo: ma con chi pensa che dovrebbe trattare uno che ha i soldi, con lei? Calvi in quegli anni era il presidente del più forte gruppo bancario europeo (finanziava anche Stati sudamericani), Tassan Din era il direttore generale della Rizzoli, con una notevole influenza nella opinione pubblica. La loggia “Propaganda 2” era una società massonica e d’affari accreditata nelle Americhe, sin dai tempi di Pèron. Avrebbe dovuto fare il “colpo di Stato” contro chi, se c’era dentro tutto lo Stato Italiano (compreso il generale Dalla Chiesa, il dottor Maccanico e il capo del cerimoniale di Palazzo Chigi…)?
Il Corriere della Sera, già sbandato a sinistra dalla Crespi e dall’Ottone, era un ottimo affare politico ma un pessimo affare economico (chiedere alla buonanima di Agnelli): o avrebbero continuato a controllarlo i circoli massonico-finanziari di sinistra, o avrebbero tentato di controllarlo i circoli massonico-finanziari di destra, ai quali fu bloccata l’operazione (capisca l’esemplificazione, Tequilero). E il dottor Berlusconi? Era l’unico imprenditore moderato ad avere liquidità, che elargiva (anche soffrendo) una volta perhé glielo chiedeva il dottor Cuccia (vedi “Retequattro”), una volta Craxi (vedi finanziamenti all’OLP di Arafat), una volta gli amici avvocati milanesi del Movimento Sociale Italiano dei tempi di Almirante e successivi, una volta la DC (il PSI aveva invece una “linea di credito”, stante il rapporto famigliare con i Craxi). Perché il dottor Berlusconi elargiva? Ma per lo stesso motivo per il quale dall’altra parte elargiva il dottor De Benedetti…
Quanto al dottor Calvi, fu succhiato e spremuto dai comunisti di “Paese Sera” e della “Unità”; non risulta che egli sia stato succhiato e spremuto per sostenere “il Giornale” di Montanelli (Berlusconi).
Guardi, infine, che in tutte le società “segrete” del mondo i Servizi d’informazione, gli Stati, le multinazionali, le istituzioni finanziarie, i gruppi editoriali, eccetera, hanno i loro uomini. Se così non fosse, vuol dire che non contano niente (e soprattutto, non capiscono niente).
Si è mai chiesto come mai, avendo deciso l’onorevole Andreotti lo scoperchiamento della “Propaganda 2” per liberare lo Stato da troppe doppie iscrizioni di fedeltà e limitare l’influenza dei soldi e degli Americani nella vita pubblica italiana, non si sia provveduto contestualmente a scoperchiare la “Propaganda 1”?
tequilero dice:
Monday, 14 July 2008 alle 19:28
Cara domenica,
vedo che conosce molto bene la questione.
Su Berlusconi sa cose che, probabilmente, manco lui si ricorda più.
Non sono così convinto che si sia scoperchiato tutto sulla P2, ma è solo un opinione personale.
E francamente una loggia segreta che al suo interno ha i capi dei servizi segreti ed i maggiori ufficiali dell’esercito e delle Forze dell’Ordine, nonchè i rappresentanti di capitali in grado di influenzare l’informazione non è molto rassicurante.
Magari giocavano solo a feccette e si mettevano il grembiulino solo per le grandi occasioni.
Ma qualche dubbio, come Le ho detto, mi resta.
Un saluto.