La lunga vita di Marianna Madia (per la serie: aiutati che Dio t'aiuta)
Monday, 14 July 2008Riceviamo e pubblichiamo
Quando ho letto il lancio Ansa devo dire che mi sono impressionato:
“PD candida capolista giovane ricercatrice”, e subito mi sono immaginato una vestita con camice bianco e provetta in mano, con un bel dottorato appeso dietro alla scrivania.
Alcuni giorni dopo scopro che la “ricercatrice” risponde al nome di Marianna Madia e che tutto è tranne quello per cui viene spacciata. Cioè la cosa che mi fa incazzare di più è che Marianna non è la ricercatrice che si è fatta strada con le unghie a scapito di tutto e di tutti, ma
solo la più classica delle figlie di giovani rampolli che hanno affrontato incredibili difficoltà nella vita, come ad esempio il doversi versare da soli l’acqua a tavola.
Ma torniamo a Marianna. Si perchè alla fine me ne sarebbe fregato poco, ma poi vado a vedere il Corriere online e ci scopro una bella intervista alla signorina Madia (http://www.corriere.it/politica/08_marzo_01/madia_roncone_c3a5a88c-e769-11dc-9342-0003ba99c667.shtml) tutta incentrata sul problema che lei in realtà sia proprio solamente la figlia di.
A questo punto starete dicendo: ma figlia di chi? e diccelo cazzo! allora Marianna è figlia di Stefano Madia, di professione attore/giornalista/programmista-regista in causa con mamma RAI.
Questo ce lo spiega bene Marianna stessa nell’ interview al Corriere, per poi aggiungere che era comunque un precario.
Mah che dire, certamente possibile, salvo che l’essere precario in RAI non gli ha proibito di mandare la figlia ad un Liceo romano francese, una roba da ricchi snob insomma…
Marianna spiega erroneamente che si tratta di “…scuola pubblica francese…” soprassedendo al fatto che per la stagione 2008/2009 la retta del liceo sia di circa 4.000 Euro<http://www.apechateau.eu/etablissementbud/index.html>.
Beh meno male che Bertinotti ha la sua cosa rossa, altrimenti gli sarebbe venuto l’infarto, anche se ormai è prassi comune da una certa parte politica lanciare strali contro la scuola privata sulla pubblica piazza e poi andarci a scrivere i figli alla chetichella.
Ma torniamo a Marianna e la sua intervista, perchè c’è ancora molta carne da buttare sul fuoco. Scopro infatti che mentre scrive la tesi universitaria va ad una conferenza dove incontra Enrico Letta e la sua Arel. Infatti nel web circolano voci che fosse stata assunta da questi qui…invece no, ce lo dice lei, ha solo accettato un ulteriore invito e ha portato un curiculum (attenzione che a questo punto non si era ancora laureata). Un mese dopo la chiamano, et voilà, il gioco è fatto.
Beh, mi sembra un ottimo spot per i giovani, me lo vedo già…”Sei prossimo alla laurea? fai come MM, stampa un curriculum!”
DICO MA SIAMO TUTTI IMPAZZITI?
Te lo dice candidamente: ha stampato un curriculum e poi l’hanno chiamata! e quello scemo del Corriere mica le ribatte, “scusi, ma lei è cosciente del fatto che milioni di giovani laureati stampano e inviano miliardi di curriculum senza ricevere risposta alcuna? in cosa sono diversi da lei?”
Ti rispondo io: il cognome. Eh si perchè io che non ho parenti illustri ho penato per trovare il mio primo lavoro (a tempo determinato) e penato ancora dopo anche se già avevo un pochettina di esperienza.
Marianna no, lei stampa e va. Sarà che il papà nel frattempo era diventato consigliere comunale a Roma nella lista di Veltroni? Sarà che gli zii sono avvocati di grido a Roma (difendono anche Sandra Lonardo in Mastella)?
Mah, vabbeh crediamo pure alla storia del CV, perchè tanto quello che viene dopo è ancora meglio perchè Marianna brucia le tappe e diventa consulente della Presidenza del Consiglio<http://www.governo.it/Presidenza/DSET/struttura.html> (sempre dietro Gianni Letta). Ora sappiamo bene cosa voglia dire essere consulente esterno di una pubblica amministrazione: raccomandazione politica. Specie se ci arrivi a 25 anni la cosa tende a puzzare parecchio.
Non paga, le danno pure un programma televisivo che si chiama eCubo<http://www.ecubo.rai.it/staff.asp> e va in onda quando la gente normale già dorme da parecchie ora. Ma non è questo
il punto. Ma come cavolo fa una di 27 anni ad averci un programma tutto suo? Sarà che fa di cognome
Madia?
Minoli, stammi a sentire! Anche io ho due o tre idee di programmi, posso venire in RAI?
Ridicoli, semplicemente ridicoli. Poi la gente finta-perbenista si scanna sulle telefonate Berlusconi-Saccà. Ma andate tutti a quel paese.
Comunque tornando all’ intervista<http://www.corriere.it/politica/08_marzo_01/madia_roncone_c3a5a88c-e769-11dc-9342-0003ba99c667.shtml> che fa da filo conduttore a questo post scopro che Marianna ha in comune lo stesso fisioterapista di Francesco Cossiga (scommetto
che lavora in un ospedale pubblico e non in uno studio privato…ok forse no) e che era la donna di Giulio Napolitano, noto per essere un professore all’ Università di Roma Tre nonche figlio del Presidente della Repubblica. Niente male.
Purtroppo però, come ammette anche lei, “sono stata a cena, sul Colle, una sola volta.”…


marco dice:
Monday, 14 July 2008 alle 15:15
….se è così brava in certe cose, la prossima volta ce la ritroveremo ministro!
Francesco D. Caridi dice:
Tuesday, 15 July 2008 alle 01:17
Gentile Mastellarini, ben tornato dalle vacanze. Mi consenta di aggiungere al suo blog questa piccola nota.
Gli antenati sono gli antenati, non è merito né colpa di chi se li ritrova in casa.
La giovane Madia lanciata da Veltroni ha nelle memorie di famiglia il vanto del suo bisnonno, l’avvocato e giornalista Titta Madia, deputato fascista nato a Petilia Policastro (Catanzaro), e di suo zio Titta Madia senior, uno dei grandi giuristi della destra nazionale che ancora i missini ricordano bene. Spero che la memoria non mi abbia fatto fare qualche piccola imprecisione genealogica, ma la illustre progenie è quella.
D’altro canto, donna Alessandra Borghese Nobile Romana, Patrizia Veneta e Nobile di Corneto (questo il giusto appellativo, perché in senso araldico la giovane non ha il titolo di principessa, usato per esemplificazione dai giornali), ha partecipato ingloriosamente alle nuove Crociate di centro del cattolico Casini (privato dei sacramenti, al pari di Berlusconi e Fini). Donna Alessandra, 44 anni, già divorziata da Konstantinos Niarchos, ha tra i prozii quel principe Junio Valerio Scipione Borghese, già comandante della Decima Mas nella Repubblica Sociale, fondatore dell’organizzazione di estrema destra Fronte Nazionale, accusato di aver cercato di fare il colpo di Stato anticomunista nel 1970. Il tentato golpe fu chiamato «dell’Immacolata», senza alcuna premonizione della conversione al misticismo cattolico della futura candidata, che, secondo quanto promise in campagna elettorale, si sarebbe impegnata soprattutto contro la maleducazione. Programma troppo ambizioso, avrebbe riposto De Gaulle.
Francesco D. Caridi
grazie Caridi, presto ci occuperemo anche del golpe Borghese
gm