ESCLUSIVO. Bossi dovra' risarcire il giudice che lo condannò per vilipendio
Monday, 14 July 2008Il 20 febbraio scorso la Corte d’Appello di Brescia ha condannato Umberto Bossi a risarcire il giudice del Tribunale di Como, la dottoressa Paola Braggion, che il 23 maggio 2001 l’aveva condannato penalmente per vilipendio alla bandiera italiana.
Il Senatùr rispose alla sentenza del giudice dalle colonne de “La Padania” il 24 e il 25 maggio: “E’ un attacco al Governo ed è incivile che un magistrato perda tempo, pagato dai contribuenti, per fare un processo basato sui reati di opinione ed il Codice Rocco. La giustizia è un obiettivo disastro, eppure una certa magistratura non perde l’abitudine di occuparsi di politica in momenti “particolari”. Intanto l’84 per cento dei reati rimane impunito. Non è possibile che due magistrati in cerca di pubblicità (il Pm Claudio Galoppi e il giudice Paola Braggion) possano ricorrere alle norme fasciste del Codice Rocco per colpire deliberatamente la libertà di espressione. Intervenga il CSM e si decida di sanzionare quei magistrati che continuano a usare le norme fasciste sui reati di opinione, norme già cancellate nella coscienza democratica del popolo.
E’ passato quasi un secolo dal Codice Rocco…eppure c’è ancora chi usa questi relitti giuridici per scegliere e colpire gli avversari politici della sinistra. Uno scandalo intollerabile”.
Per queste parole Umberto Bossi è stato citato in giudizio dal giudice Braggion. Assolto in primo grado (24 maggio 2004) dal Tribunale civile di Brescia, Bossi è stato condannato in Appello a Brescia il 20 febbraio scorso, ma il Senatùr non vuol riconoscere l’indennizzo e ha fatto ricorso in Cassazione, chiedendo anche al Parlamento di riconoscere l’insidacabilità di quelle dichiarazioni.
L’11 giugno scorso, la Giunta per le Autorizzazioni a procedere, a maggioranza, ha deliberato di proporre all’Assemblea di dichiarare “che i fatti oggetto della condanna civile concernono opinioni espresse da un membro del Parlamento nell’esercizio delle sue funzioni”. (gmast)


AntonellaP dice:
Tuesday, 15 July 2008 alle 16:12
Forse Bossi non si è accorto di essere alleato con i “nipoti” di quelli che fecero il Codice Rocco. E lui chi è per dire quello che i magistrati devono fare o non fare? nNon credo che il vilipendio della bandiera sia una cosa da poco, specie per uno che poi diventa ministro e si pappa i soldi dello Stato di cui ha vilipeso la bandiera. Ma la coerenza non è di questo mondo.