Olimpiadi. Poche medaglie, compensi senza tasse per atleti-finti-militari e agenti veri, ma tartassati

Wednesday, 20 August 2008
Pubblicato nella categoria E'SPORT!, EDITORIALI

di Gabriele Mastellarini

Dopo l’ottima partenza, che ha fatto ben sperare, questa Olimpiade di Pechino si sta rivelando un flop, in termini di medaglie, di servizio offerto ai telespettatori e, soprattutto, di soddisfazioni per noi italiani.

Fatta eccezione per Valentina Vezzali, direi che i tempi delle “vere” Olimpiadi tinte d’azzurro sono passati. Addio ai fratelli Abbagnale e al mitico Peppinello Di Capua (addio anche alle telecronache di Galeazzi, sostituito da un pessimo e soporifero Lollobrigida).

Non ci sono piu’ maratoneti e fondisti di una volta. Direi anzi che l’atletica italiana non e’ pervenuta (mentre si salva il commentatore Rai, Bragagna): fino a qualche anno fa si trepidava per Gelindo Bordin, Fiona May, Alessandro Lambruschini, indietro nel tempo fino all’immenso Pietro Mennea. Oggi puntavamo su Howe, una delusione, l’ennesima che mi ricorda tanto Gibilisco.

La scherma resta un punto fermo, anche se comincia a vacillare e per il futuro si rischia di perdere medaglie anche su questo fronte. La magnifica Vezzali potrebbe uscire di scena dopo lo splendido record di ori. Giovanna Trillini ha gia’ annunciato il ritiro, mentre tra gli uomini per Londra 2012 bisognera’ sperare in Aldo Montano, sperando che la smetta di fare il “montato”. Non voglio parlare dell’Olimpica di calcio, perche’ ci sarebbe da prenderli letteralmente a calci nel sedere.

Lascio per un attimo l’aspetto tecnico per parlare di quello economico e riporto tre commenti dei lettori. Scrive Luigi: “Una domanda per Mastellarini ripresa dal forumista della RAI: anche negli altri Paesi europei lo stato paga gli atleti facendoli figurare come militari, poliziotti o finanzieri?
Sulla stessa scia, Mario: “Gli atleti che fanno parte delle vari FF.OO. sono ESENTI da qualsiasi tipo di servizio. Il 95% di loro non ha nemmeno la divisa di ordinanza o se ce l’ha non l’ha mai messa. Percepiscono comunque uno stipendio da graduati perchè uno sportivo non può essere un “soldato semplice” se non agli inizi. Se prendi delle medaglie scattano aumenti e promozioni e poi mi vengano a dire che i soldi pagati dallo stato (alias da noi) devono essere esentasse… ma per favore!!!
Infine Manuel: “Questi sportivi sono quasi sempre stipendiati dallo Stato per coltivare la loro passione, essendo in forza alla Polizia ed alla Guardia di Finanza. Pertanto mi sembra che la collettività contribuisca già abbastanza al loro sostentamento. Adesso pretendono che una somma come 140.000 euro (equivalente a circa 3.000 euro al mese per quattro anni) non entri a far parte del loro reddito. Ridicolo. Un insulto per chi si spacca la schiena lavorando VERAMENTE tutti i giorni”.

In effetti, i tre lettori hanno ragione da vendere e non capisco le polemiche e la proposta di legge del Popolo delle Liberta’ per detassare i vari compensi che, come da tabella, sono i piu’ alti del mondo, al lordo delle tasse, ma sempre i piu’ ricchi. Non dimentichiamo che ci sono atleti medagliati in una manciata di secondi. Penso a uno dei componenti della squadra di sciabola, meno di un minuto di combattimento, medaglia e compenso pari agli altri.

Si dira’ che le medaglie devono “remunerare” anche i vari allenamenti durati quattro anni. Allo stesso tempo la garn parte degli Atleti sono militari (quelli che non lo sono, fanno i professionisti e guadagnano cifre da capogiro) che hanno come unico compito (leggi lavoro) quello di allenarsi, percependo congruo stipendio mensile, mentre altri colleghi si sbattono sulle strade, nelle caserme o negli uffici al servizio della collettivita’, rischiando anche la pellaccia per mille euro al mese, regolarmente tassati. Ma, di loro, si parla solo ai funerali di Stato.

Viva l’Italia.

Gli altri articoli dello “Speciale Olimpiadi” su questo blogiornale

http://dituttounblog.com/articoli/olimpiadi-compensi-ai-medagliati-litalia-paga-piu-di-tutti

http://dituttounblog.com/articoli/olimpiadi-i-telespettatori-se-la-prendono-con-la-rai

http://dituttounblog.com/esport/proposta-di-legge-per-detassaregliolimpionici

http://dituttounblog.com/articoli/inchiesta-coni (L’inchiesta di Gabriele Mastellarini pubblicata su “Il Mondo”)

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  1. Daniele dice:

    Wednesday, 20 August 2008 alle 18:29

    Suoi compensi dei medagliati olimpici mi sembra che le osservazioni di questo post siano speciose e poco obiettive.
    E’ evidente a tutti che ci sono molti lavori importanti e virtuosi che vengono remunerati infinitamente meno di quelli inutili, per non dire “futili”. E’ giusto che uno sportivo guadagni di più di un missionario che passa le sue giornate tra i malati, che un presentatore televisivo o un cantante prenda milioni di euro ed un medico, che salva ogni giorno vite, molto meno? Questo lo si sa, lo sanno tutti.
    E allora che facciamo, protestiamo contro i guadagni di Britney Spears o di Simona Ventura, di Del Piero e Buffon?
    E’ chiaro che un atleta militare riceve lo stipendio per fare sport (che tra l’altro porta pubblicità anche al corpo militare) ma che debba cercare di guadagnare il massimo da un’attività che, bene che gli vada, durerà una decina d’anni, mi sembra comprensibile.
    Che dire poi del confronto con i compensi del calcio? Un calciatore di serie A italiana guadagna centinaia di migliaia di euro all’anno, non ogni 4 anni. E non è neppure tra i primi del mondo nel suo sport. Altro che 3000 euro al mese.
    Ma lo sapete quanto è difficile in Italia fare uno sport minore? Che sarebbe impossibile praticare canottaggio o scherma se non ci fossero i gruppi sportivi militari? E poi ci lamentiamo del medagliere. La sua esiguità è solo il frutto della nostra mentalita calciocentrica.

  2. luigi dice:

    Wednesday, 20 August 2008 alle 19:05

    Grazie a Mastellarini per la citazione. A proposito di Galeazzi, credo sia ai ferri corti con il direttore di Rai Sport Massimo De Luca. Voi ne sapete qualcosa in più? Per quanto concerne il medagliere, stiamo pagando dazio alla super Cina.

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