Altre domande su Silvio B.

Tuesday, 1 July 2008
Pubblicato nella categoria ARTICOLI

Riceviamo e pubblichiamo

Visto che Mastellarini ci offre la possibilità faccio anche io alcune domande al Presidente:

Perchè si è iscritto alla P2?

Perchè ha testimoniato il falso nel processo alla P2?

Un uomo con il suo alto senso dello Stato e delle istituzioni perchè ha preferito un condanna, poi amnistiata?

Come si è sentito quando Bossi, non Di Pietro o Travaglio, ma Bossi, ha detto che Lei aveva fatto i soldi con il traffico di droga e voleva ricostruire il partito fascista con le sue televisioni?

Lo ha querelato? e che fine hanno fatto le querele?

Perche ha detto” io non farò mai più parte di un governo insieme a Bossi” e poi è la seconda volta che fa un governo con lui?

Lei è solito dire una cosa e poi fare esattamente l’opposto?

Perchè ha offerto un posto di ministro nel suo primo governo al re della trebbiatura Tonino Di Pietro?

Cosa ha provato quando Previti è stato definitivamente condannato per corruzione di giudici?

Puoi lasciare un commento, oppure pubblicare un link sul tuo sito.

Nessun commento presente per “Altre domande su Silvio B.”

  1. Gabriele Mastellarini dice:

    Tuesday, 1 July 2008 alle 15:23

    Rispondo punto per punto
    Perchè si è iscritto alla P2?
    Silvio Berlusconi venne presentato dal giornalista Roberto Gervaso e probabilmente aveva giudicato conveniente l’adesione alla Loggia che, come ho scritto in Assalto alla stampa, gli procurò alcuni favori dalle banche e alcuni lavori edili (almeno così pare)
    “Perchè ha testimoniato il falso nel processo alla P2?”
    Non ci fu nessun falso nei processi alla P2 che si risolsero in un nulla di fatto. La deposizione alla quale fa riferimento la domanda riguarda un processo per diffamazione ai danni di un giornalista (poi assolto) che scrisse una biografia non autorizzata.
    “Un uomo con il suo alto senso dello Stato e delle istituzioni perchè ha preferito un condanna, poi amnistiata?”
    L’amnistia estingue il reato. Quindi non c’è più pena, cioè condanna
    “Come si è sentito quando Bossi, non Di Pietro o Travaglio, ma Bossi, ha detto che Lei aveva fatto i soldi con il traffico di droga e voleva ricostruire il partito fascista con le sue televisioni?”
    Bossi le spara grosse quasi tutti i giorni. E’ il suo modo di far politica per attirare l’attenzione. Un modo copiato ora da Tonino Di Pietro.
    “Lo ha querelato? e che fine hanno fatto le querele?”
    Anche se l’avesse querelato non avrebbe ottenuto nulla, in quanto le espressioni di Bossi rientrano nella dialettica parlamentare e sono “immuni”
    “Perche ha detto” io non farò mai più parte di un governo insieme a Bossi” e poi è la seconda volta che fa un governo con lui?
    E’ solito dire una cosa e poi fare esattamente l’opposto?”
    Berlusca dice e disdice a ogni piè sospinto. In effetti non fa una bella figura. Ma anche Moro e altri statisti facevano lo stesso, magari in maniera più elegante.
    “Perchè ha offerto un posto di ministro nel suo primo governo al re della trebbiatura Tonino Di Pietro?”
    Quello fu un errore, secondo me. Berlusca voleva sfruttare la scia giustizialista di Mani Pulite e consentire allo stesso tempo una scialuppa di salvataggio al magistrato in libera uscita e sotto inchiesta
    “Cosa ha provato quando Previti è stato definitivamente condannato per corruzione di giudici?”
    Secondo non gliene frega nulla. Tanto lui continua a incaricare lo studio Previti e a farlo guadagnare (vedi le varie cause intentate a Travaglio), mentre Previti mi sembra risulti nullatenente, quindi non pagherà nessuno e la Mondadori è passata di mano, con una sentenza fatta a tavolino come molte altre sentenze in Italia, spesso non note al grande pubblico.
    Gabriele Mastellarini

  2. paride moscati dice:

    Tuesday, 1 July 2008 alle 15:31

    Ma si può scrivere un libro di domande a Berlusconi.

    Su Di Pietro si compila a malapena una brochure.

  3. rob dice:

    Tuesday, 1 July 2008 alle 16:12

    in realtà é noto, anche se opportunamente occultato dalla pubblicistica, che il “presentatore” (rectius, l’arruolatore) fu maurizio costanzo, che, con il dott. trifone trecca, assolveva al ruolo di promotore per conto cdell’allora finanziatore del suo giornale, l’occhio che recava, nella testata, il triangolo massonico..

    mi spiace rob lei non ha studiato.

    26 ottobre 1981, dopo lo scoppio dello scandalo P2, Berlusconi dichiarerà al giudice istruttore del Tribunale di Milano: “Fu Gervaso a presentarmi a Gellì, dicendomi che questi aveva vivo desiderio di conoscermi, perché era stato ben impressionato dalla mia intervista apparsa nel libro di Gervaso I/ dito nell’occhio…”. E anni dopo, il 3 novembre 1993, ai giudici della Corte d’Assise di Roma: “Gervaso mi parlò di Gelli in termini molto positivi […]. Incontrai Gelli due volte, penso all’Excelsior, anche se non mi ricordo se una volta fuori dall’Excelsior, e una volta al Grand Hotel, dove io scendevo quando venivo a Roma per le mie cose […]. Io resistetti molto a dare la mia adesione. Lui mi riempì di omplimenti, dicendomi che mi considerava tra i nuovi imprenditori quello più bravo, e insistette molto sul fatto che io avevo un futuro importante davanti. Poi attraverso Gervaso mi fece sapere se avrebbe tenuto molto a una mia adesione a questa sua associazione, che per la verità allora appariva come una normalissima associazione, come se fosse un Rotary, un Lions, e non c’erano motivi, per quello che se ne sapeva, per pensare che la cosa fosse uversa. Io resistetti molto a dare la mia adesione, e poi lo feci perché Gervaso insistette particolarmente dicendomi di rendere ma cortesia personale a lui. Ci fu anche un motivo, diciamo così, pratico. Gervaso mi andava dicendo che Gelli era molto introdotto presso le autorità politiche argentine, e che in Argentina si doveva sviluppare una grande serie di lavori pubblici. Io allora ero presiiente di un Consorzio per l’edilizia industrializzata che raccoglieia tutte le principali aziende italiane del settore – non la mia azienda; era proprio una carica che avevo a titolo onorifico e, uciamo così, anche perché ero giovane. Il fatto che mi avessero chiamato a questa carica aveva solleticato il mio orgoglio, la mia ambizione personale, e intravidi in quello una possibile utilità… Però di quello non ne parlammo mai, perché voglio sottolineare che tutto il mio rapporto si risolse nel fatto della mia adesione. Ho sentito che nella relazione parlamentare, al riguardo, mi venne attribuito anche un versamento di lire centomila. Per quello che ricordo, ma sono sicuro di questo, a me non fu mai chiesto nulla e non feci nessun versamento mai […].Gelli voleva avere intorno a me le persone migliori dell’italia per un club, su cui probabilmente ci sarebbero dovute essere delle riunioni, delle conversazioni, a cui peraltro non fui mai invitato, e di cui nessuno mai mi parlò […].Il motivo principale è stato proprio questo, l’insistenza di Gervaso che è un mio carissimo amico. Lui mi disse: “Fammi fare bella figura”, lui aveva bisogno di scrivere sul “Corriere della Sera” [già “infiltrato” e controllato dalla P2, NdA], voleva scrivere sul “Corriere della Sera”… “Ma cosa ti costa, dammi questa possibilità, fammi fare bella figura”, e io aderii […]. Gervaso mi raccontava che Gelli era introdotto presso tutti i più alti gradi istituzionali del Paese e che quindi era persona assolutamente rispettabile… Oltre al fatto di Gervaso, anche il fatto dei complimenti che ricevetti. e il tipo di insistenza motivata col fatto che si vedeva in me una persona di sicuro avvenire, il meglio che l’imprenditoria italiana in quel momento esprimesse tra i giovani imprenditori. Probabilmente fu anche la mia vanità che mi portò […]. Gervaso voleva rendersi utile, apparire anche, credo, importante agli occhi di questi signori…”.

  4. Daniele dice:

    Tuesday, 1 July 2008 alle 17:04

    “Quello fu un errore, secondo me. Berlusca voleva sfruttare la scia giustizialista di Mani Pulite e consentire allo stesso tempo una scialuppa di salvataggio al magistrato in libera uscita e sotto inchiesta”

    Non so, sulla scialuppa di salvataggio non ci metterei la mano sul fuoco, anche perché poi Berlusconi si é prodigato non poco per trovare testimoni per nuove e mirabolanti inchieste a carico dell’ex-magistrato.

  5. rob dice:

    Tuesday, 1 July 2008 alle 17:09

    certo, é la versione berlusconiana, frutto, verosimilmente, di un accordo con lo stesso gervaso e costanzo perchè quest’ultimo (che aveva “arruolato” entrambi) fosse tenuto fuori.
    “maurizio costanzo shock” (un libello piuttosto documentato uscito più di dieci anni fa) sul punto é molto preciso e attendibile. te lo consiglio..

  6. Daniele dice:

    Tuesday, 1 July 2008 alle 21:39

    Mastellarini, perdinci! Ha cancellato la mia risposta per far posto alla sua!!! EGOIST, EGOIST, EGOIST! Va bene dai, a parte qualche particolare concordo con le sue risposte.
    scusami, rimandale in un commento a parte. Li’ c’era troppo caos!
    gm

  7. Daniele dice:

    Tuesday, 1 July 2008 alle 22:32

    Mastellarini, scherzavo, non sono mica arrabbiato. Per me può fare quello che vuole, anche censurare tutti i miei interventi, questo è il suo blog. Se poi non mi sta bene quello che fa semplicemente non ci passo più, mica mi metto a protestare che censura o altro.

  8. Fabrizio dice:

    Wednesday, 2 July 2008 alle 11:28

    Ma che bella comunità che ha radunato, caro Mastellarini… Quasi quasi si potrebbe fare, anche noi, una manifestazione. Sotto casa del signor T.

  9. tequilero dice:

    Wednesday, 2 July 2008 alle 14:03

    Caro Fabrizio,
    cosa intende con: “Ma che bella comunità che ha radunato, caro Mastellarini”?
    Che si tratta della solita comunità di sinistri rompiballe che credono alle fandonie di Travaglio?
    Che dovremmo, al contrario, credere ai presumibilmente… , si dice che…, è notorio che…., lo sanno tutti che…?
    Che si interessano solo delle pupe del boss mentre delle frequentazioni amorose di di pietro all’università non interessa nulla?
    Oppure che questa comunità Le piace perchè si fanno discussioni interessanti?
    Un saluto.

  10. Fabrizio dice:

    Wednesday, 2 July 2008 alle 23:40

    Tequilero, non faccia il… Moscati (mi passi la battuta d’avanspettacolo). Ma finora non mi ha letto? Oppure, per capire l’ironia, bisogna rileggere Zavattini? (Il quale fa rima con Mastellarini, e perciò questo mi piace nella sua guerriglia delle parole, anche se non ha i capelli alla Marco Robespierre, per fortuna.)

  11. tequilero dice:

    Thursday, 3 July 2008 alle 12:10

    Ok Fabrizio, ottima battuta alcolica.

Inserisci un commento

(attendi che sia approvato dal moderatore per vederlo online)