Alcune domande su Silvio Berlusconi
Tuesday, 1 July 2008Lettera al blog firmata
1. Ma chi è veramente Silvio Berlusconi?
2. Come è giunto a monopolizzare il settore della TV privata? (capitali, aiuti politici, ecc.)
3. Come ha potuto arrivare a stringere importanti legami con personaggi come Craxi, Licio Gelli, Marcello Dell’Utri e Vitorio Magano e a creare nel giro di pochi mesi, dal nulla, un partito come il Forza Italia?
4. Quali garanzie ha potuto offire a Bossi e a Fini per ottenere da questi (tutt’altro che ingenui), nel corso di 15 anni alleanze blindate anche in presenza di forti dissapori sempre risolti come per magia?
5. Come ha potuto cavalcare l’onda della politica, con la propaganda populista al di là di ogni tradizione italiana?
6. Come fa una larga fetta della politica e dell’elettorato italiano accettare la sua totale mancanza di valori (per esempio il rispetto delle
istituzioni che dovrebbe rappresentare) e al tempo stesso fondare un partito che si chiama Forza Italia?

Paride Moscati dice:
Tuesday, 1 July 2008 alle 11:43
però manca il punto 7.
7. E’ solamente un eversore che ha usato e sta utilizzando la politica per mantenere il suo impero economico e sfuggire alla legge, o cela dietro di sé altre verità?
Daniele dice:
Tuesday, 1 July 2008 alle 13:14
“1. Ma chi è veramente Silvio Berlusconi?”
Non capisco la domanda né che tipo di risposta ci si aspetti. É lo stesso tipo di domanda che altri si fanno su Di Pietro, si vuole insinuare qualcosa, ma non si dice niente.
“2. Come è giunto a monopolizzare il settore della TV privata? (capitali, aiuti politici, ecc.)”
Attraverso la politica. Negli anni ’80 se volevi combinare qualcosa in Italia dovevi rivolgerti ai politici; lui si é rivolto a Craxi al momento giusto e ne ha tratto grande vantaggio.
“3. Come ha potuto arrivare a stringere importanti legami con personaggi come Craxi, Licio Gelli, Marcello Dell’Utri e Vitorio Magano e a creare nel giro di pochi mesi, dal nulla, un partito come il Forza Italia?”
Craxi l’ho giá detto prima; Gelli, piuttosto che trovarlo credo che fosse lui a trovare o a farsi trovare; con Dell’Utri si sono conosciuti ai tempi dell’universitá credo e da allora sono rimasti sempre in contatto; a Mangano ci é arrivato tramite Dell’Utri, ma effettivamente qualcosa in piú magari uno dei due la dovrebbe spiegare perché Mangano ha proprio vissuto a casa sua e gli portava pure i bambini a scuola, non era un dipendente tra i tanti che neanche conosceva e con la mafia era invischiato ben bene; con i mezzi economici a sua disposizione non credo fosse impossibile creare “dal nulla” un partito, il momento poi era favorevole inquanto nel panorama politico italiano c’era un vuoto enorme creato da tangentopoli.
“4. Quali garanzie ha potuto offire a Bossi e a Fini per ottenere da questi (tutt’altro che ingenui), nel corso di 15 anni alleanze blindate anche in presenza di forti dissapori sempre risolti come per magia?”
Non ci vedo niente di strano. La politica, soprattutto quella italiana, si muove a seconda della convenienza e Berlusconi, avendo 3 televisioni e qualche giornale, oltre che ingenti risorse finanziarie, puó offrire ampie garanzie ai suoi alleati.
“5. Come ha potuto cavalcare l’onda della politica, con la propaganda populista al di là di ogni tradizione italiana?”
Non so, é stato abile e molti italiani gli hanno creduto… io no.
“6. Come fa una larga fetta della politica e dell’elettorato italiano accettare la sua totale mancanza di valori (per esempio il rispetto delle
istituzioni che dovrebbe rappresentare) e al tempo stesso fondare un partito che si chiama Forza Italia?”
Bho, misteri della politica italiana!
Una domanda io adesso: voleva dimostrare qualcosa con queste domande o si attende veramente una qualche risposta?
Trillo dice:
Tuesday, 1 July 2008 alle 13:26
E dopo l’articolo riportato anche in questo blog, con il titolo: “Financial Times: Berlusconi fa bene a frenare i giudici” ne arriva ora uno dai toni direi un po’ diversi, traggo da “Il Corriere” online:
«Guardare il suo nuovo governo in azione è un po’ come sedersi a rivedere un brutto film»
al link http://www.corriere.it/politica/08_giugno_26/berlusconi_financial_times_8a3f7296-4351-11dd-bb33-00144f02aabc.shtml
Al Financial Times la prima volta attaccano i giudici in quanto troppo aggressivi, giustificando l’introduzione di norme sull’immunità come in altri paesi (ma toppando di brutto in quanto in realtà quelle norme non ci sono) e poi ti escono con un pezzo di tutt’altra visione della realtà.
Linea editoriale incerta? Massima libertà ai redattori? Cerchiobottismo? Uno dei due articoli è sfuggito?
Mastellarini per favore aiutaci tu a capire.
Mica che anche da quelle parti abbiano dei Mr. T e dei Mr. F? Qui da noi almeno scrivono per testate diverse.
BELLO SPUNTO, VEDO DI CAPIRCI IO PRIMA
paride moscati dice:
Tuesday, 1 July 2008 alle 15:23
daniele, “Attraverso la politica. Negli anni ‘80 se volevi combinare qualcosa in Italia dovevi rivolgerti ai politici; lui si é rivolto a Craxi al momento giusto e ne ha tratto grande vantaggio.”
Oggi no eh? Inoltre non pensi, visto che mi pari oltremodo brillante, che diventando politico direttamente, ciò che negli ’80, nei ’90, e pure nel terzo millennio “chiunque voglia combinare qualcosa”, anzichè rivolgersi ai politici, può farlo direttamente?
Premier per ben 3 volte, coi propri manager, avvocati, amici e uomini ombra (Letta per primo) tutti assieme appassionatamente in partito con alleati fedeli che, diciamocelo, oltre alle garanzie date dalla tv, dai giornali e dalle incalcolabili risorse finanziarie, un pò di pelo in cambio l’hanno chiesto, a disporre ad uso personale e privato delle istituzioni di un paese come l’Italia.
Non ho voluto che dimostrare come certe domande vadano confezionate prima di tutto su certe politici piuttosto che su altre.
Diciamo per un fatto di priorità. Perchè un 3 volte Premier, probabile pres della repubblica con un impero mediatico finanziario alle spalle, non è “Tonino il Contadino”, sinco-analfabeta che fino all’altro ieri navigava su percentili dal 2% al 4%, cavalcando l’ondata popolare di voglia di legalità che giustamente ogni giorno aumenta (e che ha coinvolto pure il sottoscritto).
paride moscati dice:
Tuesday, 1 July 2008 alle 15:28
Scusa la confusione, riscrivo più correttamente:
Inoltre non pensi, visto che mi pari oltremodo brillante, che un imprenditore che si fa politico – per “combinare qualcosa” -, anzichè rivolgersi ai politici, può pensarci Lui direttamente?
Daniele dice:
Tuesday, 1 July 2008 alle 15:42
Signor Paride, negli anni ’80?
In quegli anni, per qualunque cosa, dovevi rivolgerti ai politici, era diventato oramai un sistema automatico per cui spesso, anche se uno era effettivamente il migliore ed avrebbe vinto in ogni caso una gara d’appalto, era opportuno che desse il suo “contributo” al politico di turno.
Non dubito poi che Berlusconi giudicasse effettivamente molto piú comodo e riposante pagare e ricevere favori che entrare direttamente lui in politica e procurarseli da sé, ma lei puó pensare benissimo il contrario, sono opinioni.
Tangentopoli ed il crescente ruolo politico della Lega rappresentano poi lo spartiacque dopo il quale si sono create le condizioni per la nascita di un nuovo importante soggetto politico, prima semplicemente quello spazio non c’era.
“Non ho voluto che dimostrare come certe domande vadano confezionate prima di tutto su certe politici piuttosto che su altre.”
Mi scuserá, ma questa frase non l’ho capita.
paride moscati dice:
Tuesday, 1 July 2008 alle 15:50
“Non ho voluto che dimostrare come certe domande vadano confezionate prima di tutto su certi politici piuttosto che su altri.”
CI sono politici che hanno più scheletri negli armadi di altri. E’ la solita storia di chi guarda la pagliuzza nell’occhio del vicino ma non la trave conficcata nel suo occhio.
Le domande su Tonino di Pietra sono pretestuose e anche se hanno ragion d’esser poste, altre domande, su politici di ben altra risma vanno poste rispettando dovute e logiche precedenze.
Naturalmente il mio accostamento con la legge che sospende processi perchè ritenuti – dalla politica – meno importanti, è puramente provocatorio.
Una precisazione. Il sistema che Lei descrive è tutt’oggi in vigore, con logiche clientelari e di scambio di voto da far impallidire i “vecchi tempi” in cui la tangente regnava sovrana!
Saluti
alessandro dice:
Wednesday, 2 July 2008 alle 11:40
Riporto dal RSS ANSA,
Economia
debiti e business non profittevoli in una bad company
Alitalia: si pensa a una mini-compagnia
Il piano di Intesa prevederebbe 10mila esuberi, la fusione con Air One e solo voli nazionali con qualche eccezione
MILANO – Non saranno tagliati solo i dipendenti, ma anche i voli. Alitalia si appresta a diventare una compagnia solo nazionale con qualche spruzzo d’Europa. La bozza messa a punto da Intesa Sanpaolo per Alitalia dovrebbe essere pronta al massimo entro lunedì e prevederebbe una nuova compagnia in formato «mini» da integrare con Air One.
Senza parole…
orenbuch dice:
Saturday, 5 July 2008 alle 13:48
ma chi e veramente Berlusconi?vorrei le sapere,l’incontrare,perche che lui e molto ricco=no mi importe,le “mangano,craxi…..)ce che m’importa e che io l’adora,quando io vedere SILVIO su viso d’amore=lui mi rida la voglia di vivere,mio sogno:le baciare di cuore,uno felicita per mi de baciare ce sogno SILVIO,lui a uno sguardo unica,uno magnifico sorriso unica,l’amore per mi piu importante che “denaros,ricco…”l’amore che ho per SILVIO niente a vedere con sa vita de “mangano,craxi”,lui e unica no essisto 2 SILVIO,Piersilvio e bello,ma no come mio sogno SILVIO,grosso bacio di cuore a mio raggio de sole SILVIO,SOPHIE
Ah, ma cosa gli fa Silvio alle donne? Anche alle francesi, non gli bastano le italiane…
S.F.