Elio Veltri è fuori da L'Unità. Scrisse "L'Odore dei soldi" con Marco Travaglio
Monday, 10 November 2008Lettera di Elio Veltri al direttore de L’Unità, Concita De Gregorio
Gentile Direttrice,
Penso che sia venuto il momento di far sapere ai lettori perché non scrivo più sull’Unità. Il modo migliore di farlo mi sembra il riassumere lo scambio di messaggi (soprattutto da parte mia) dal momento in cui lei ha assunto ufficialmente la direzione del giornale.
Qualche giorno prima della sua nomina, era un sabato, ho ricevuto una telefonata di Padellaro il quale nell’informarmi che dal Lunedì successivo avrebbe lasciato la direzione dell’Unità, mi ringraziava per essere stato uno dei co-fondatori e collaboratore per sei anni della nuova Unità, negli anni di Colombo e Padellaro stesso, per la quale ho anche scritto il libro “La legge dell’impunità” e che ho autorizzato a ripubblicare “L’odore dei soldi”, ripubblicazione che mi è valsa l’ennesima citazione civile di Fininvest.
Appena avuta notizia della sua nomina le ho scritto una mail, chiedendole un incontro per verificare se “esistevano le condizioni” di una rinnovata collaborazione sulla base dei contenuti che la nuova direzione avrebbe privilegiato, essendo per me fondamentali problemi come illegalità e criminalità nelle istituzioni, nella società, nell’economia e nella finanza. Le sole che impediscono al Paese di rimanere con dignità in Europa, di competere, di costruire un futuro.
Non avendo ricevuto alcun segno di risposta ho telefonato più volte, senza riuscire a parlarle. La sua successiva telefonata di scuse per il silenzio, dovuto agli impegni che quotidianamente, dal giorno della sua nomina, aveva dovuto affrontare e la disponibilità ad incontrarmi dal giorno dopo, mi aveva fatto ben sperare. Purtroppo qualcosa ha inceppato nuovamente il meccanismo perché, nonostante qualche mia telefonata alla sua bravissima segretaria, non è successo niente.
Ora, voglio essere chiaro: il direttore di un giornale può scegliere i collaboratori che ritiene e nessuno più di me ne è consapevole. Se mi avesse detto che non intendeva avermi tra gli opinionisti dell’Unità, e mi avesse spiegato il perché, avrei compreso e accettato senza muovere un muscolo.
L’avrei pregata soltanto di informare i lettori. Cosa che non avevo voluto fare io per correttezza, ma che ora, visto il suo rifiuto a pubblicare questa mia, ritengo necessario fare dalle colonne del giornale on line che dirigo dal 2001.
Cordiali saluti,
Elio Veltri

Domenica dice:
Tuesday, 11 November 2008 alle 00:53
Fuori uno, fuori due, fuori tre, fuori quattro… Concita fa pulizia etnica.
Sergio Fornasini dice:
Tuesday, 11 November 2008 alle 01:00
Eh povera Concita, così piena di impegni che non poteva proprio fissare un appuntamento con Elio Veltri, uno qualunque. Non so perché, a me ricorda una storia dove c’è di mezzo un giovane giornalista free lance abbruzzese
Meno male che non faccio il giornalista
Francesco B dice:
Tuesday, 11 November 2008 alle 09:16
ci fa proprio una figura di merda enorme questa De Gregorio
Federico dice:
Tuesday, 11 November 2008 alle 09:18
Povero Elio Veltri: prima la disavventura dei finanziamenti elettorali dell’Italia dei Valori,lui, che era il portavoce di Di Pietro, ora l’allontanamento dall’Unità, lui, che era l’autore dell’Odore dei soldi, con Travaglio.
Mi ricorda un altro giornalista, che è stato ostracizzato allo stesso modo dai suoi antichi sodali ingrati: Maurizio Blondet
Orlando dice:
Tuesday, 11 November 2008 alle 15:04
Veltri non ha capito che la mail è finita nello SPAM! Per questo non l’aveva vista!
Comunque si sa: tutta colpa di Travaglio! eheheh…
bardo33 dice:
Friday, 14 November 2008 alle 08:24
chi di penna ferisce di penna perisce. ri-provi da dipietro.stecchi qualche euro con travaglio, corra da santoro, si inginocchi davanti a scalfari, faccia un sit-in sotto casa di grillo.