ESCLUSIVO. Il tesoro del Partito Pensionati

Saturday, 5 July 2008
Pubblicato nella categoria ARTICOLI

Dal bilancio del partito Pensionati, emergono dati sorprendenti. Neanche un euro di debiti (i Ds sono a quota 161 milioni!) e quasi 400.000 EURO CASH TRA DEPOSITI BANCARI, POSTALI E DENARO IN CASSA.

Il partito dell’europarlamentare on. Carlo Fatuzzo è una vera “macchina”: nel 2007 ha incassato contributi per 90.000 euro da persone giuridiche, rimborsi elettorali per 807.000 (altrettanti erano arrivati nel 2006) e quote associative per 11.500 euro (nel 2006 i pensionati versavano 24.740 al partito).

La gestione 2007 si è chiusa con un disavanzo di 7.500 euro ma le casse sono belle piene e, come scrive Fatuzzo nella relazione allegata al bilancio, “l’avanzo patrimonaile finale ha una consistenza di 437.916 euro”.

Alla faccia delle pensioni sociali!

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Nessun commento presente per “ESCLUSIVO. Il tesoro del Partito Pensionati”

  1. Gabriele dice:

    Saturday, 5 July 2008 alle 23:47

    Caro Mastellarini
    analizzando il bilancio sembrerebbe emergere invece che negli ultimi due anni il Partito dei Pensionati ha speso più di quanto incassato; infatti nel 2007 ha evidenziato perdite per circa Euro 7.500 e nel 2006 perdite per Euro 90.000. E come vedrà i soldi in banca sono diminuiti nell’ultimo esercizio.
    Piuttosto le suggerirei di andare a vedere il bilancio 2005, e verificare quando hanno incassato i soldi; non vorrei che tali liquidità siano finanziamenti effettuati dai soci negli anni precedenti. E mi sembra strano perdipiù che nel 2006 siano in perdita. Tuttavia visti i risultati degli altri partiti della scena nazionale che non navigano certo nell’oro… purtroppo la politica costa.
    Cordialità

    Gabriele

  2. Trillo dice:

    Wednesday, 9 July 2008 alle 13:54

    A proposito di soldi, un off topic:

    Bill Gates, l’uomo più ricco d’America, lascia a nemmeno 53 anni la Microsoft e si dedicherà alla beneficenza.

    Silvio Berlusconi, l’uomo più ricco d’Italia, a quasi 72 anni continua ad occupare lo scenario politico, multimediale ed economico. Oltre a fare il ganzo con quelle che potrebbero essere le sue figlie.

    Grande paese l’America!

  3. alessandro dice:

    Wednesday, 9 July 2008 alle 13:55

    A me sembra che l’America sia qui in Italia…

  4. Fabrizio dice:

    Wednesday, 9 July 2008 alle 13:55

    A me sembra che voi non sappiate nulla di Bill Gates e nemmeno di Silvio Berlusconi. Entrambi non lavorano nel senso “classista” e “classico” del termine, fanno lavorare gli altri (i quali sono contenti di farlo, grazie ai fringe benefits). Per il resto, la beneficenza di Gates è spiattellata dai P.R., quella di Berlusconi è più riservata (chiedere a Milano e dintorni). Sull’età: anni fa ci hanno riempito la testa del diritto degli anziani alla attività e al piacere, adesso ci lamentiamo se un signore settantenne “occupa lo scenario politico, multimediale ed economico. Oltre a fare il ganzo con quelle che potrebbero essere le sue figlie”. Pensate che se Fassino, Veltroni, D’Alema, Franceschini (Dio lo assista, con quella faccia triste), potessero emularlo, non lo farebbero? Bonnes chances…

  5. alessandro dice:

    Wednesday, 9 July 2008 alle 13:56

    Oddio non è che Veltroni, D’Alema e Fassino se la passino da poveri disgraziati, e tutto sommato se fossero stati in America a parteggiare per le scalate bancarie e varie coop rosse, credo che qualche guaio in più lo avrebbero passato… O sbaglio? Grande paese l’Italia

  6. Trillo dice:

    Wednesday, 9 July 2008 alle 13:56

    Grandi paesi tutti e due, ma noi siamo messi male in quanto a moralità in generale.

    Oddio, anche l’America di Bush non è che sia totalmente un modello da emulare, basterebbe solo la guerra in Iraq ed i (falsi) motivi ufficiali che l’hanno causata. Il popolo americano però non è “l’America” e per fortuna sembra che una reazione in senso critico l’abbia sviluppata al riguardo.

    Da noi invece più che altro invidiamo chi si comporta in maniera disinvolta, sulle spalle ed alla faccia nostra. Chi intrallazza, diventa ricco e potente in barba alla legalità ed alle regole morali della società civile. “Il puzzo del compromesso morale” è divenuta la regola. Nello sconfortante quadro generale sono compresi Fassino e d’Alema, che per quanto mi riguarda in un paese davvero civile sarebbero stati costretti ad abbandonare la vita politica, mentre Berlusconi non ci sarebbe mai potuto nemmeno entrare.

    Su Veltroni e Franceschini staremo a vedere. Entrambi non sono certo verginelli della politica, personalmente avrei però preferito che avessero più tempo per preparare il PD alle elezioni. Il tutto si sarebbe potuto consolidare meglio, ci sarebbe stato un congresso, e magari tanti impresentabili sarebbero stati esclusi dalle liste elettorali, con un bel segnale di cambiamento.

    Invece ora abbiamo un’anatra azzoppata, trombata di brutto alle elezioni (e non è che nel contesto attuale potesse andare meglio). All’interno del PD fronde consistenti e potenzialmente esplosive.

    Sull’altro versante, un attempato signore, in perenne lotta con problemi personali (compresa la caduta dei capelli e delle occhiaie, oltre a guai giudiziari) presenta alle camere il proprio governo. Alcuni componenti discutibili, ma i fatti saranno i giudici del loro operato. Una volta tanto, nel richiedere la fiducia fa un discorso condivisibile da larga parte del paese. E di lì ad un mese rieccoci con il tentativo di introdurre norme che danneggiano la collettività. Meno che Mr. B stesso, ovviamente.

    Cosa dovremmo pensare? La solita storiella del “lasciateli lavorare”, “Prodi ha messo l’Italia in ginocchio” può andare bene se raccontata ai nipotini prima di metterli a letto, invece del solito Cappuccetto Rosso che magari può essere traumatizzante per le loro giovani menti, data la presenza del Lupo.

    La differenza fondamentale tra noi ed i paesi civili, America compresa, è che delle porcate che fanno i politici se ne parla, anche di quelle piccole. I giornali poi non si schierano pro o contro la suddetta porcata, la analizzano, scavano per scoprire se è solo la punta di un iceberg. E comunque vada, fanno il loro mestiere e vanno fino in fondo a raccontarla ai loro lettori. Insomma fanno i giornalisti, non ammiccano al potente, non lo invidiano per la sua immunità alla legge.

    Però Gabriele, siamo andati un tantino off topic con la mia provocazione. Si Fabrizio, era palesemente una provocazione, non voleva essere una analisi di Bil Gates o Mr. B. È invece una constatazione rilevare che grazie anche a zio Bill stiamo qua alla tastiera ad esprimere il nostro pensiero. Mentre se continua così con Mr. B tra non molto non lo potremo più fare, come molti giornalisti nel nostro paese stanno già facendo da anni.

    Insomma c’è chi si fa da parte e non si butta in politica, e chi non riusciamo più a levarcelo dalle palle.

    Buon pomeriggio

  7. tequilero dice:

    Wednesday, 9 July 2008 alle 13:57

    Ottima analisi Trillo… mi levo il sombrero.
    Un saluto

  8. Sergio F. dice:

    Wednesday, 9 July 2008 alle 13:58

    Recuperati i commenti a questo articolo andati perduti nella giornata del 4 luglio scorso, tutti reinseriti in data 9 luglio

    sf

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