Marco-puro-e-Ciuro. Qualcuno ci scrive

Monday, 13 October 2008
Pubblicato nella categoria ARTICOLI

Riceviamo da Filippo Facci

Ma un giornalista fa comizi pubblici a manifestazioni politiche?
Un giornalista fa satira?
Un giornalista si difende in tribunale opponendo il diritto di satira?
Un giornalista parla alle feste di partito come quella di Di Pietro?
Un giornalista va in vacanza coi magistrati di cui scrive?
Un giornalista è uno che riporta sempre e solo, sempre e solo, sempre e solo l’opinione dell’accusa?
Un giornalista passa il tempo a spiegare che solo lui saprebbe fare domande scomode e che tutti gli altri (tutti, tutti, tutti tranne quelli che lavorano con lui) sono dei servi?
Continuate voi.

Riceviamo da Fabrizio Spinella

Sono Ciuro.
Vi giuro
che ero all’oscuro.
Eravamo divisi da un muro.

Sono Travaglio.
E’ tutto uno sbaglio.
Ho emesso un raglio
invece di fare un taglio.

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  1. il Pelle dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 12:14

    Ormai la situazione è chiara: il problema non è Marco Travaglio che (al pari di Filippo Facci) è un figo, un giornalista dalla penna arguta, dalla prosa velenosa e ottimamente documentato (come Facci), il problema sono i Travaglioboysandgirls, un branco di flagellanti sfigati che hanno la contessina Borromeo come capoultras e che non perdono occasione per riversare la loro bile da frustrati su chi non siede in gradinata con loro. ‘fanculo, come dice quello. Purtroppo le brigate Travaglio non solo ingrassano a dismisura i conti del loro idolo (lui fa benissimo a sfruttare ‘sti deficienti), ma purtroppo impediscono di parlare con serietà degli argomenti che il loro idolo porta alla ribalta, sapiente miscellanea di verità e propaganda. Proprio per questo bisognerebbe dibattere di loro e non del loro autore.

  2. Charly dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 12:39

    Mi pare che da parte vostra, e non solo, sulla vicenda Ciuro vi sia il solito sistema faziosetto di dare le notizie a metà, ovviamente la metà più comoda. Infatti nessuno dice che in vacanza con Travaglio e Ciuro c’era anche Ingroia, magistrato paragonabile a Falcone e Borsellino che, evidentemente, era all’oscuro delle attività segrete del finanziere.
    Quanto a Facci, beh, è il re dell’imprecisione, il signore del falso, l’imperatore del leccaculismo.

  3. Filippo Facci dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 12:57

    Apperò.

  4. Tania dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 13:04

    @Il Pelle.
    E tu li conosci tutti uno per uno immagino….

  5. Gabriele Mastellarini dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 13:09

    @ Charly

    Non per difendere Filippo Facci. Ma Travaglio deve (dovrebbe) dare molte spiegazioni sul libro Intoccabili e su come ha parlato dei compagnucci di vacanza.
    Ovviamente evita di parlarne.

    ciao
    gm

  6. tequilero dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 14:03

    No Tania, li riconosce a Pelle

  7. diego rivera dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 14:05

    Sempre la solita storia, gli stessi argomenti, le stesse bugie o mezze verità.
    Poi come si fa a fare sia l’elogio di Facci che di Travaglio è incomprensibile, sono l’uno l’opposto dell’altro, e dicono cose talmente diverse che non possono essere entrambi considerati ben documentati.
    Quello che non si capisce invece è cosa c’entri Mastellarini con Facci e viceversa, dimenticavo, l’antitravaglismo paga, eccome se paga.
    La polemica e la rissa danno popolarità, la gente s’interessa e si divide in tifoserie, sembra di vedere l’isola dei famosi o il grande fratello. Perchè non indire anche un “blogvoto” su chi ha ragione al costo di 2 euro ad sms?
    Potrebbe essere una bella iniziativa, e così si eviterebbe di dover promuovere i libri di Travaglio anche in questo blog tramite gli annunci google…..

  8. Sergio Fornasini dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 14:30

    Buona idea Diego, qua con gli ads sui libri di MT non si fa una lira, pardon un dollaro 😀

  9. Carlo Gambino dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 14:30

    “Ma un giornalista fa comizi pubblici a manifestazioni politiche?”

    Normalmente no. Ma ci sono tanti giornalisti che esprimono chiaramente le loro preferenze in altri modi, pensa ai vari direttori dei quotidiani, dei magazine e dei tg: come la pensa Mario Giordano lo sanno tutti, come la pensa Daniela Hamaui lo sanno tutti, come la pensa Emilio Fede lo sanno tutti (come la pensa Feltri, beh, questo è un altro discorso. Intanto lui pensa, ed è già qualcosa :)). Travaglio sarà anche il giornalista più famoso d’Italia, ma a capo di una qualsivoglia testata giornalistica non lo vedremo mai.
    Se, caro Filippo, la tua tesi è “Hey! Travaglio fa politica! I giornalisti non dovrebbero fare politica!” allora benvenuto nel 2008.

    “Un giornalista fa satira?”

    E attenzione, Filippo. Alcuni autori satirici fanno giornalismo, ossia informazione. Non vedo nessuno scandalo in ciò.

    “Un giornalista si difende in tribunale opponendo il diritto di satira?”

    Per un articolo come quello di cui parli, sì. Magari non serve (e infatti non è servito), ma ogni avvocato degno di questo nome suggerirebbe di farlo. Quell’articolo ERA satirico, Filippo. Come altrimenti puoi definire i vari travaglismi come “Al Tappone”, “James Bondi” e Angiolino Jolie, oramai tormentoni negli articoli travaglieschi?

    “Un giornalista parla alle feste di partito come quella di Di Pietro?”

    Sì. Mai visto giornalisti alla Festa dell’Unità? o, ai bei tempi, quella dell’Avanti?

    “Un giornalista va in vacanza coi magistrati di cui scrive?”

    Un giornalista va in vacanza con chi gli pare, direi.

    “Un giornalista è uno che riporta sempre e solo, sempre e solo, sempre e solo l’opinione dell’accusa?”

    Se l’opinione della difesa è portata avanti da Ghedini, Vaccarella e Pecorella, allora bisogna avere molto pelo sullo stomaco per riportarla. Per riportarla senza venire presi da accessi di riso e da cachinni e sghignazzi sgangherati, s’intende.
    Parliamoci chiaro, Filippo: se non fosse là dov’è, Berlusconi sarebbe indifendibile. E forse già a San Vittore. Da un pezzo.

    “Un giornalista passa il tempo a spiegare che solo lui saprebbe fare domande scomode e che tutti gli altri (tutti, tutti, tutti tranne quelli che lavorano con lui) sono dei servi?”

    Mah, Filippo, sai com’è, quando si definisce “servo” un giornalista ci si riferisce a tutti quei tuoi colleghi che, in un modo o nell’altro, parteggiano per il cavaliere, che ne avallano le “teorie” politiche, che fanno tutto e di tutto per mettere in cattiva luce i suoi avversari. E quanto prima ammetteremo tutti, tutti quanti, che avallare le idee politiche di un personaggio come Berlusconi credendo a tali idee non è cosa fattibile se non dopo lavaggio del cervello o trasfusione di contanti (della serie: “se mi pagano, dico anche che Gesù Cristo sulla croce è morto dal freddo”), meglio sarà.

    Però devo farti un applauso, Filippo: finalmente qualcuno ha criticato, seppur implicitamente e di sfuggita, coloro che lavorano con Travaglio. Sai com’è, ultimamente anche Corrias e Gomez si stanno scatenando, sul blog “Voglio Scendere”, talora arrivando a punte di acidula cattiveria antiberlusconiana degna del di loro più giovane collega torinese, ma Dio mi fulmini se qui sul blogiornale di Gabriele o altri blog ho letto UNA, dico UNA sola parola sui colleghi di Travaglio.
    Mi spiego: Travaglio è Travaglio, ma i suoi libri non li scrive mai da solo: perché non vedo mai una bella campagna denigratoria contro i suoi colleghi come Lillo, Gomez, Barbacetto, Corrias, Abbate etc (tutti antiberlusconiani piutosto feroci)? Non dicono nulla di diverso da ciò che dice Travaglio.

    Concludendo: quando finalmente a Travaglio, in tv, lasceranno fare domande scomode ai politici, finalmente sapremo quale sia secondo lui il modo in cui un intervistatore deve fare il suo lavoro. Temo però che questo non accadrà mai. Allo stesso modo, quando in tv vedremo un giornalista intervistare un politico facendogli le famose domande scomode, grideremo tutti al miracolo. Ma anche questa evenienza non mi pare gran che futuribile.

    Saluti, Carlo

  10. Gruppo Delfini Curiosi dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 14:32

    Facci ha già dimostrato di possedere “Onestà Intellettuale”: si può essere d’accordo o meno, con lui, ma il mestiere lo sa fare.

  11. diego rivera dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 14:46

    Grazie Sergio, e che mi dici invece degli annunci google in cui vengono pubblicizzati?
    So che il sistema funziona in automatico, per cui nessuna polemica. Però ci sono anche blog con sistemi di pubblicità diversa, evidentemente il paradosso non da fastidio.

    L’unico a non guadagnarci in questa storia sembra Facci. (Sto scherzando ovviamente….)

  12. diego rivera dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 15:01

    Cari delfini, Facci il mestiere lo sa fare, ma sull’onestà intellettuale….. stendiamo un velo pietoso.
    Ho letto il suo articolo “Che cosa so del processo Mills”, ma visto il contenuto avrebbe dovuto intitolarlo “Qual’è la tesi della difesa nel processo Mills”. Ghedini non avrebbe potuto fare un resoconto migliore….

  13. Filippo Facci dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 16:45

    Dovrei accettare critiche da uno che scrive qual è con l’apostrofo?

  14. diego rivera dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 17:34

    Facci lei non ci fa una bella figura a dire questa CASTRONERIA. La disputa se si debba scrivere qual’è o qual è non è risolta né dalle grammatiche, né tanto meno dalla letteratura.
    Oggi l’uso più comune è quello che dice lei, ma dimostra saccenza (nel senso più letterale del termine) nell’impartire lezioni in proposito.
    Sono il primo ad ammettere che qualche volta scrivendo e facendo altre cose ho delle “distrazioni grammaticali”, lei però stavolta ha preso un granchio. Il tipico atteggiamento di chi è senza argomenti e preferisce portare l’attenzione altrove.

  15. tequilero dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 17:35

    Vedo che al Giornale è prassi mettere in evidenza gli errori degli altri.
    Come accaduto recentemente in quello straordinario articolo di risposta a Paolo Guzzanti.
    Dove si poteva leggere anche questa splendida chicca “Ma nessuno può pretendere di farsi pagare da un editore per esprimere idee in contrasto con la linea editoriale e ritenute offensive dalla maggior parte dei lettori”.
    Una frase da tenere a mente e da ricordare a tutti i ragazzi che intendono intraprendere la carriera di giornalista.
    A proposito di errori.
    Oggi leggo quest’articolo sul giornale: «Cara, smetti coi film porno». E scoppia la lite.
    Questo il testo:
    “Piccoli interventi, veloci da realizzare e supereconomici per rendere la vita migliore ai ciclisti milanesi. Una sorta di pista ciclabile virtuale, così come l’hanno disegnata 200 volontari di Ciclobby. Come si fa? Basterebbe estendere l’accesso alle corsie preferenziali anche alle biciclette, rendere ciclabili i marciapiedi particolarmente ampi e creare il doppio senso alle bici in quelle vie, abbastanza larghe, a senso unico.
    Ma i ciclisti milanesi chiedono anche parcheggi e rastrelliere davanti agli uffici comunali, agli uffici postali, alle sedi delle Asl e ai musei”
    Complimenti.
    http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=297729

  16. Fabrizio Spinella dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 17:51

    Certo che no: all’apostrofo, andrebbe appeso. Ma per una volta, perdoniamolo. Se ci riprova, il “proto” intervenga prima di Facci.

  17. Filippo Facci dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 18:15

    (quella del Pelle, sulla contessina Borromeo capoultras, me la rivendo)

  18. diego rivera dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 18:34

    Spinella anche lei ci si mette….. è un errore che normalmente non faccio, ma quanto ho scritto sopra dovrebbe bastare a capire la scemenza di far notare una cosa del genere.
    Ho fatto una ricerca, volete che vi scriva l’elenco degli esperti di grammatica che supporta la versione “Qual’è”
    Se poi volessi essere cattivo, potrei andare a prendere degli articoli di Facci in cui commette strafalcioni molto peggiori, quello che lei sembra non sapere caro Spinella, è che c’è gente che ci spera in questi errori di grammatica, per poter screditare i contenuti.
    Trucchetti di retorica…

  19. Charly dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 18:47

    Occhio a come scrivete, che Filippo vi legge.
    L’ho letto su un ansa.

  20. diego rivera dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 19:02

    Purtroppo non si limita a leggere, anche se mi viene il dubbio che a scrivere una sciocchezza del genere non sia stato lui.

  21. Carlo Gambino dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 19:04

    Filippo di sicuro non ha letto il MIO intervento.

  22. diego rivera dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 19:46

    Secondo me l’ha letto invece, ma come hai avrai capito non ha le palle per confrontarsi sul merito.
    Il suo editore non lo fa mai, preferisce usare pretesti, sviare l’attenzione, sottrarsi e dare la colpa sempre a qualcun altro. Lui da questo punto di vista è un ottimo “discepolo”.

  23. Wil Nonleggerlo dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 20:08

    Filippo Facci: se andasse indietro a rileggere i suoi commenti potrebbe notare che la grammatica usata è tipica di un bambino di 10 anni, gli errori non si contano.

    Non ho mai voluto scriverlo, ma ha iniziato lei … (chissà quanti ne avrò fatti io … )

    Perchè è questa la grande tecnica denigratoria del vostro tipo di giornalismo pseudoinvestigativo/arrembante: soffermarsi sull’errore, sulla persona, sulla malignità.

    Che non sia mai che di Travaglio si provi a confutare un concetto sul Lodo Alfano o sui “salvatori della patria” Alitalia, per fare un esempio.

    La tecnica del contenitore al posto del contenuto, iperinflazionata, come pure la mia frase.

    Travaglio e Facci sono gli opposti di medaglie diverse.

    Che sia chiaro, non amo i fans sfegatati di Travaglio o di Grillo, coloro per cui i loro idoli sono delle sorte di mummie intoccabili. Ma quante sono le battaglie che hanno portato all’attenzione dei molti? A forza di girarla e rigirarla su Ciuro, Filippo, Facci, Libri, Rettifiche, Resoconti, Riassunti, ho come l’impressione che alcuni facciano di tutta un’erba un Facci (segnatevela).

    E poi Facci … ancora con sta storia ridicola di DiPietro … che sarebbe uno scoop? Lo ripeto: lavorare per il Giornale (e quindi non parlare mai del Male Assoluto Berlusconiano, o non come andrebbe fatto), e denunciare peccati vari è la regina delle contraddizioni, la vetta massima dell’incoerenza giornalistica.

    Quando sono giù di morale penso a Berlusconi che si vanta di essere un editore Liberale, fu Liberalissimo con Montanelli … (quasi mi vergogno a citare il povero Indro, non mi sento degno).

    A presto amici.

    Wil Nonleggerlo.

  24. pellescura dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 21:34

    Quando un giornalista diventa inattacabile sul suo lavoro, allora si cominciano a criticare, in forma anche snob, i fans, gli ultras, i suoi lettori, a fare le battute come quella sulla Borromeo etc…
    Quindi mi pare che a questo punto le “cartucce” contro Travaglio siano finite, così Facci ricomincia a concentrarsi su quello che dovrebbe essere il suo lavoro, fare il giornalista.

  25. Fabrizio Spinella dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 21:53

    Dài, Diego Rivera, per l’apostrofo non c’è scusante. Non si arrampichi sulle elisioni e sui tronchi. Ma, a suo vantaggio, le dico che nei giornali di solito il correttore corregge i refusi, qui invece Fornasini lascia tutto come riceve. E’ un perfido, come Mastellarini, e se la gode. Faccia come me: quando mi accordo dell’errore di battitura, rimando il commento corretto all’istante. Li faccio… travagliare.

    errato, correggo più refusi di quanto lei abbia percepito, al contrario degli autori dei refusi stessi (sempre che se ne accorgano)

    sf

  26. Wil Nonleggerlo dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 22:21

    Sapete che sono andato a correggere i “Qual’è” nel mio blog?

    5 in 5 mesi, un po’ troppi.

    Preso dall’impeto nel raccontare le gesta istituzionali estreme dei vari Mastella, Berlusconi, Calderoli, Bossi, Carfagna, Bondi, D’Alema, Fassino, Dini, Napolitano, Vito, Cicchitto, Veltroni, Fini, Schifani, Follini, Capezzone, … e tanti altri …

    quell’apostrovo rendeva il tutto un po’ più fluido.

    Wil Nonleggerlo

  27. diego rivera dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 23:38

    Gentili a comprendere! Mi sono reso conto dell’errore solo dopo essere stato ripreso dal professor Facci, ma sono andato a controllare e ho trovato che la cosa non è poi tanto inusuale, visto anche il dibattito che c’è sopra. Questo solo per sottolineare la mancanza di argomenti di chi mi aveva criticato. Ora però Facci stia attento a ciò che scrive, che già l’ho beccato in castagna in alcuni articoli…..

  28. Gruppo Delfini Curiosi dice:

    Tuesday, 14 October 2008 alle 14:52

    RIVERA, non giocare sempre in attacco..ti conoscevamo come un grande regista!!
    Per noi, Facci ha onestà intellettuale.

    Facci, inoltre, non lo ricordiamo per aver giudicato qualche persona sulle proprie malformazioni fisiche; fatto veramente riprovevole.

  29. diego rivera dice:

    Tuesday, 14 October 2008 alle 20:34

    Cari Delfini,
    aggiornate le vostre affermazioni al recente articolo di oggi…… “fisico da verme solitario”
    Mi avete già paragonato a Rivera (troppo buoni)
    e vi ho già risposto che Diego Rivera era un grande pittore oltre che mio (quasi) omonimo.
    Se volete essere imparziali, dovete allora rivolgere le stesse critiche a Facci e Mastellarini, che giocano col modulo 1-1-8.
    Io in questo caso sono solo un mero contropiedista.

  30. Gruppo Delfini Curiosi dice:

    Wednesday, 15 October 2008 alle 12:15

    Gli esseri umani hanno tanti limiti; la pazienza, poi ce l’hanno veramente in pochi. Siamo sempre imparziali, i pesci da mangiare non ce li da nessuno dei tre (non fare il contropiedista), ma il modulo MASTFACCI non è paragonabile a certe persone (1-10).

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