Parole come macigni

Thursday, 12 June 2008
Pubblicato nella categoria ARTICOLI

Mi scrive Filippo Facci del Giornale, diventato ormai – e per questo lo ringrazio – assiduo lettore del blog.

Un blog che in passato lo ha anche criticato (si vedano i post precedenti), ma non per questo Facci mi ha insultato o cos’altro. E quindi, solo per questo, gli devo rispetto. Prescindendo dalle sue posizioni esplicitate su giornali e tv, che non condivido. Ma ognuno è libero di dire ciò che vuole, a patto che non sia un FALSARIO.

Ma si è veramente liberi? Credo che su questo blog la mia libertà sia all’ennesima potenza. Essendo io stesso l’editore e il direttore al tempo medesimo posso scegliere cosa scrivere e quando pubblicarlo.

Di certo non posso diffamare e o calunniare e neanche dire bugie. Non posso dire a un imprenditore che la mattina deve sputarsi in faccia quando si specchia (è una frase talmente livorosa che non direi neanche al mio nemico più acerrimo) nè posso paragonare chicchessia alla muffa o al lombrico. Queste sono regole auree.

Finora ho scritto solo verità, espresso giudizi più o meno condivisibili e qualche migliaio di lettori in un mese ha cliccato. Ha commentato. Qualcuno (come Facci, ma anche Libero o il blog di Guzzanti o dagospia) ha ripreso e se ne parla. So che in molte redazioni (anche di altri giornali) già se ne parla.  E se qualcuno ne parla, il giornalista ha colto nel segno. E’ questa la lezione che i miei maestri di provincia mi hanno insegnato, perché io Montanelli non l’ho conosciuto, sia ben chiaro. Ma a quei maestri di provincia devo molto, mi hanno trasmesso il “senso della notizia” diffidandomi dal pubblicare rimasticature varie, come le chiama Caridi. Mi hanno spiegato che un giornalista deve avere rispetto dell’interlocutore, perché il giornalista è in una posizione di vantaggio e non può abusarne.

Vengo ora agli interventi di Francesco Caridi e Filippo Facci. Non perché siano più importanti degli altri ma perché Caridi e Facci sono giornalisti di fama nazionale, il primo era al Borghese, all’Italia settimanale ed è citato di recente in un libro sul caso Moro. Il secondo lo si legge dalle cronache del Giornale di Paolo Berlusconi (non certo un editore “puro”).

“Giornalisti di destra”, si dirà. Io penso che un giornalista sia tale sempre e comunque. E il suo valore è commisurato alla sua libertà. Dirò ad esempio che Caridi è più “libero” di Facci, perchè – vista la sua attuale posizione – può anche permettersi di criticare Berlusconi, ma certo potrebbe accadere che Facci su un suo blog personale attacchi lo stesso editore di riferimento. Qualcuno si stupirebbe e non oso immaginare la reazione di Mario Giordano: forse lo butterà fuori oppure gli spiegherà che le sue opinioni espresse altrove non rispecchiano certamente Il Giornale e quindi Facci potrà continuare a fare il suo lavoro e a portare a casa la pagnotta.

Vegno alla domanda di Facci e la riporto di seguito: “Credo sia davvero il caso che Gabrile Mastellarini dia spiegazioni più chiare. Su queste cose non si scherza. Se ha anche una remotissima idea di come possano essere andate le cose, penso che si dovrebbe sapere. C’è gente che su censure anche inesistenti ha costruito carriera, ora qui c’è uno che sparisce dall’Espresso senza spiegazioni convincenti. Eh no”. Filippo Facci

Caro Facci, sono sincero. Sto cercando anch’io di capire. Fino a venerdì scorso non mi erano arrivati strani “segnali”. Poi da venerdì a ieri sono successe due cose che tirano in ballo – INVOLONTARIAMENTE – il glorioso settimanale fondato da Eugenio Scalfari. Il primo è la querelle su dagospia.com con la dottoressa Augusta Iannini, moglie del più noto Bruno Vespa, sulla quale avevo scritto un pezzullo per il Riservato dell’espresso.

Siccome non sono riuscito ancora a spiegare, lo faccio ora.

1) Gli utenti di questo blog, molti amici e altrettanti colleghi (compreso Roberto D’Agostino, con il quale ci siamo visti di recente a Sabaudia) ricevono una MIA NEWSLETTER PERSONALE nella quale esterno il mio pensiero e annuncio quello che poi apparirà sul blog. Questa newsletter viene recapitata entro le 10 – 10.30 di mattina e in quel funesto venerdì parlava della mia polemica con la Iannini. Se avessi saputo che quel testo sarebbe stato pubblicato, avrei certamente abbassato i toni per il rispetto che si deve comunque a una signora-magistrato e moglie di un ex direttore del Tg1. Parlare io di loro e come se Facci parlasse di Albertini, quindi il rispetto è d’uopo.

2) Dopo ben otto ore la newsletter viene pubblicata su dagospia.com, come lettera di Gabriele Mastellarini e allora la frittata è fatta. Ma in fondo non rinnego quanto scritto (a parte i modi inizialmente brutali nei confronti della sig.ra Iannini) perché di mezzo c’era la mia immagine professionale e non mi va di passare per FALSARIO che SCRIVE CAZZATE.

3) Sul punto si accende una querelle, sul filo del sarcasmo e dell’educazione, con la dott.ssa Iannini che replica e controreplica. Alla fine, credo di aver ragione io.

Ma se della Iannini devo apprezzare il sarcasmo e il rispetto dell’interlocutore (ma noi abruzzesi siamo così, “forti e gentili”), lo stesso non si può dire per il secondo episodio accaduto nel weekend, vale a dire la polemica con un noto giornalista-satirico che d’ora in poi chiameremo Mr. X.

Polemica innescata proprio da Lei, caro Facci, riprendendo dei miei post ampiamente noti e pubblicati. Ma fino a quando erano alla portata di pochi “intimi” nessuno ha detto nulla, mentre quando sono stati resi noti si è scatenato un putiferio e mi sono trovato solo contro tutti. L’unico modo per difendermi, anche agli occhi dei lettori, era quello di dar seguito pubblicamente a un fatto di cronaca (cioè l’articolo del Giornale).  Un espediente certamente “scortese” (ma ormai in Italia si pubblica di tutto, intercettazioni, sms, etc.) ma che è servito a far capire come stessero realmente le cose: e cioè che io ho scritto il vero e qualcun’altro non sa neanche a chi scrive le prefazioni. Ovviamente non ho reso noti ulteriori “apprezzamenti” nei miei confronti che sono pronto a far leggere SOLO ai responsabili de L’espresso, qualora ne siano interessati.

Chiuso l’incidente “diplomatico” con la mia lettera al “Giornale” da voi pubblicata e terminato il botta-risposta con la Iannini era finalmente finito il mio lungo weekend di paura. E ho ripreso a fare il mio onestissimo e modestissimo lavoro. Ho scritto un pezzo per “Il Mondo” in uscita venerdì, un altro è stato pubblicato sul “Sole 24Ore”, ho inviato i miei pezzulli per alcuni periodici del “Sole”. Come ogni mercoledì ho fatto pervenire anche alcune propostine per dei probabili pezzi sul “Riservato” de L’espresso.

Ma dopo poche ore – e vengo al post di prima – non ho ricevuto risposta. Qualche amico che lavora a Repubblica è riuscito a chiamarmi (trincerandosi nel bagno) e a dirmi che avevo fatto un casino, non so se riferendosi al caso Iannini o al caso Mr. X.

Di fatto a quelle proposte non è arrivata risposta, ma solo un sentore (fondato) che la mia collaborazione era stata sospesa sine die. Ho provato a chiedere un colloquio chiarificatore con i vertici del giornale, non per presunzione ma per spiegare la mia posizione umana e professionale. In fondo ho difeso la verità, sono stato insultato e non ho fatto nulla di male. Magari mi sarei scusato per la questione-Iannini, spiegando ciò che ho scritto nelle righe precedenti, che la prima lettera-risposta era, per certi versi, “involontaria”.

Ma ad oggi quel colloquio non mi è stato concesso e le spiegazioni, caro Facci, le dò a Lei e agli altri lettori del blog, sperando che qualcuno dell’espresso passi distrattamente da queste parti.

Un mio amico “analista”, saputa la vicenda, ha commentato: “Stando così le cose, ti hanno dato il benservito”…

Ho difeso la libertà e la verità, caro Facci, e ora eccomi.

Gabriele Mastellarini

ps. Nel post qui sotto ho rimesso l’editto bulgaro. Almeno mi consola.

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Nessun commento presente per “Parole come macigni”

  1. admin dice:

    Thursday, 12 June 2008 alle 11:02

    Caro Facci,
    la storia è fin troppo chiara, mi creda.
    gm

  2. Pasquale dice:

    Thursday, 12 June 2008 alle 13:13

    Su Facci, le devo ricordare l’intervista che ha rilasciato a Sabelli Fioretti qualche tempo fa in cui, a precisa domanda, risponde:

    “Sono berlusconiano. Anche se al Giornale mi considerano la sinistra. Ma che vuol dire? La sinistra del Giornale è ancora destra”.

    Il link è questo:

    http://www.melba.it/csf/articolo.asp?articolo=123

  3. Filippo Facci dice:

    Thursday, 12 June 2008 alle 14:16

    Dov’è il problema? Sono contentissimo che Berlusconi sia presidente del Consiglio. E di quell’intervista non rinnego una riga.

  4. Pasquale dice:

    Thursday, 12 June 2008 alle 15:01

    Infatti non c’è alcun problema, ci mancherebbe! Volevo solo dirle che, per me, lei è “allineato”.

  5. DeanKeaton dice:

    Thursday, 12 June 2008 alle 15:13

    Gentile Mastellarini,
    pur essendo distante anni luce dalle sue opinioni politiche le faccio un sincero in bocca al lupo per la sua carriera lavorativa.

    Senza polemica però vorrei porle due domande secche.

    Perchè nel suo blog compaiono e scompaiono non commenti, ma addirittura interi post come quello di ieri basato su frasi riportate dal blog dell’On. Guzzanti?

    Infine, vista la sua cacciata dall’ “Espresso” non ancora effettiva ma che lei ritiene ormai più che probabile, possiamo dire che Mr. X è diventato più influente addirittura di Bruno Vespa?

    Cordiali saluti.

  6. Gabriele Mastellarini dice:

    Thursday, 12 June 2008 alle 16:12

    @ deankeaton
    I due post sono spariti solo temporaneamente per dare maggiore evidenza alle notizie più attuali

    Non so chi è più influente. Certo è che i conti non tornano.
    gm

  7. Francesco D. Caridi dice:

    Thursday, 12 June 2008 alle 19:57

    Ho l’impressione che Facci sia allineato solo con se stesso, che è la migliore condizione per un giornalista. Quanto alle epurazioni di sinistra, la storia giornalistica italiana ne è piena. Un giorno si dovrà fare un dibattito, o un saggio, sulle censure dei censori, ed allora ne sentiremo, o ne leggeremo, delle belle. Chi viene dalla tradizione del “Borghese” di Mario Tedeschi, Gianna Preda, Giano Accame (tanto per citare alcuni suoi scrittori) e dell’impareggiabile Giuseppe Prezzolini (che dell’ultimo “Borghese” di Tedeschi fu presidente onorario), rivede in alcune situazioni odierne vecchi scenari di epurazione a sinistra (casa di intolleranza, in questi casi), svelati nei tempi in cui il potere di interdizione era esercitato nella stessa maniera hard.

  8. admin dice:

    Thursday, 12 June 2008 alle 20:32

    “LE CENSURE DEI CENSORI”
    bel titolo Francesco, complimenti!
    gmast

  9. Franco dice:

    Friday, 13 June 2008 alle 15:47

    Caro Facci, dica la verità!
    A lei non interessa un fico secco della (per il momento) presunta epurazione di Mastellarini. Il suo unico scopo è montare una livorosa (ennesima) polemica contro Travaglio.
    Francamente, mi stupisce che un giornalista arguto come Mastellarini si lasci strumentalizzare in questa maniera a dir poco subdola.
    P.S. Faccio i miei migliori auguri a Gabriele Mastellarini affinchè possa chiarire al più presto questa controversia, magari anche approdando in un giornale più autorevole de L’Espresso.

  10. Franco dice:

    Friday, 13 June 2008 alle 16:35

    Caro Facci, e se dovesse appurarsi che la causa della presunta epurazione di Mastellarini sia la signora Iannini, lei cosa farà?
    Già nell'”Appunto” di oggi (13/06/08) lei non cita neanche di striscio la querelle sorta tra Mastellarini e lady Vespa, lasciando intendere ai soui (sventurati) lettori che Travaglio abbia fatto cadere la testa di un collega.Purtroppo neanche Mastellarini sa darsi una spiegazione, però lei ha già capito tutto; ma certo, è stato Travaglio!
    Mi consenta (!) due domande:
    – perchè nell'”Appunto” di oggi non ha indicato l’altra probabile causa (Iannini in Vespa) di questo spiacevole caso di censura?
    – qualora dovesse accertarsi che non è stato Travaglio a far mettere il silenziatore al povero Mastellarini, e visto che lei scrive: “Questa storia non è chiara, ma farò di tutto per farla conoscere a tutti”, darebbe inizio ad un infuocata polemica dalle colonne del suo giornale, contro la coppia Vespa-Iannini, magari con lo stesso livore che è solito usare contro Travaglio?
    P.S.Rinnovo i miei auguri a Mastellarini.

  11. carmelo dice:

    Friday, 13 June 2008 alle 22:56

    signor Facci, mi spiega come ha fatto a diplomarsi facendo 5 anni in uno? ha fatto il cepu per caso?

  12. mario m dice:

    Saturday, 14 June 2008 alle 14:53

    Facci vergognati!
    non te ne frega un cazzo di sto giornalista in realtà vuoi solo ricavare elementi per screditare Travaglio.
    sei un VERME.

  13. Davide Baroncelli dice:

    Saturday, 14 June 2008 alle 17:30

    Senza voler utilizzare i toni violenti che altri gli riservano, devo dire che santificare Facci come uno che non insulta quando lo criticano e’ perlomeno ingenuo: basta leggere i commenti ai suoi articoli sul blog “macchianera”, per capirlo. Facci e’ “furbo” e brillante finche’ gli conviene, poi quando qualcuno gli fa girare le scatole comincia a dargli del “cretino” e ad aggredire verbalmente i suoi interlocutori. Ultimamente quando scrive chiude direttamente i commenti, perche’ Facci naturalmente e’ contro i giornalisti come Travaglio che sentenziano da tribune prive di contraddittorio.

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