Presentazione del "bavaglio" di Travaglio: uno show (a tratti comico) di pessimo gusto
Saturday, 26 July 2008Tania, Pier Francesco Poli e Clau89 raccontano la presentazione del libro “Il Bavaglio”, svoltasi il 21 luglio a Milano presso la Camera del Lavoro. Come ospite il magistrato Bruno Tinti, autore del libro “Toghe rotte”, spesso “promozionato” da Travaglio in altre presentazioni. I neretti sono miei. (Nella foto Marco Travaglio firma una copia al termine della presentazione).
C’erano quattro persone sul palco, tutte sostanzialmente valide (ripeto Tinti è stato magnifico). Io sono arrivata un po’ prima perchè non sapevo bene dov’era e avevo messo in conto il fattore disorientamento, e tutti quelli che entravano mi chiedevano “E’ qui l’incontro con Travaglio?” Solo un nome sulle bocche dei più, per la serie gli altri chi sono..
Poi ho assistito alla corsa ai posti davanti.. mentre dietro c’era spazio per tutti, hanno un microfono, li senti lo stesso senza fare l’effetto fila alla posta che mi ha sempre un po’ infastidito. Sono una personcina che ama le comodità io.
Infine dulcis in fondo.. lo sgomento quando sul palco sono comparsi questi tre semi sconosciuti ed hanno cominciato a parlare senza che si vedesse la minima ombra di Travaglio. Panico. Mormorii.
I tre sconosciuti hanno capito la fonte dello sgomento generale e si sono affrettati a spiegare che era solo in ritardo per il traffico. Mi ha fatto tenerezza Gomez che si è premurato di dire esattamente dove si trovasse l’auto in quel preciso momento per rincuorare la folla smarrita.
Poi è arrivato e tutti hanno tirato un sospiro di sollievo.
Questa è un esempio di quello che può dar fastidio e ammetto che a volte può far scappare la pazienza a chiunque.
Però vorrei cercare di trovare un elemento di positività in questo fenomeno che sta assumento caratteristiche di massa.
Grillo ha avuto il merito e la colpa di chiamare a sè ed al altri anche questo genere di persone defilippine e di allargare la base dei consensi.
Le motivazioni del consenso possono essere le più svariate, dipende dal background culturale di chi accoglie il messaggio. Possono essere buone o meno buone, genuine o meno, interessate ai contenuti o alla mera apparenza non discuto, però rimangono consensi.
E in una democrazia purtroppo o per fortuna il voto di un analfabeta ha lo stesso valore di quello di un premio nobel. Per questo Berlusconi vince da anni perchè, come lui ha detto, si rivolge a quegli elettori che secondo lui sono paragonabili ad uno scolaretto di 11 anni nemmeno troppo sveglio.
Tania
Ieri sera decido di andare in corso di porta Vittoria alla presentazione del libro “Bavaglio” di Marco Travaglio, Peter Gomez e Marco Lillo. La sala è gremita e calda per l’assenza di aria condizionata, un vociare insistito di persone di ogni età e estrazione sociale inganna l’attesa, finchè da una porta compare l’imponente sagoma di Peter Gomez seguito da Corrias e dal magistrato Bruno Tinti che entra con l’incedere elegante, ha lo sguardo determinato malinconico e presente e sulla candida camicia un papillon di seta verde. Parte l’applauso. Corrias prende la parola e annuncia che Travaglio è in piazza Conciliazione e arriverà a breve.
Gli ospiti iniziano a parlare, Tinti fa un discorso eccezionale che lascia attoniti per la profondità degli argomenti storici e giuridici toccati. Non ha nel suo modo di fare l’astio e l’invettiva tipica di molti odierni commentatori delle italiche vicende. Constata Tinti, freddamente, lucidamente. Enuclea concetti, fa paragoni con i sovrani, con i tiranni di un tempo, con quella che era una volta l’investitura popolare che garantiva al sovrano una sorta di immunità dalla legge, quella stessa immunità che oggi Berlusconi dice gli discenda dalle elezioni.
Ma le cose stanno diversamente. L’elezione di un presidente del consiglio non è un’investitura popolare, non legittima chi è stato eletto a sottrarsi alla legge perchè chi è eletto non rappresenta solo la maggioranza del paese. Estasiato dal discorso di questo straordinario giurista ascolto compiaciuto ache Corrias e Gomez fino a quando la parola passa a Marco Travaglio. Venti minuti di uno show straordinario. La descrizione lucida della situazione attuale con un sarcasmo e un’ironia perfetti che non lasciano scampo a nessuno dal ministro Alfano a Giorgio Napolitano, da Schifani a Gasparri. Viene lasciato spazio alle domande degli ospiti, una fila si appresta a porre i quesiti. Prende la parola un anziano signore vestito come uno shamano indiano il quale sostiene nell’ordine che:
-Il parlamentare che ha detto a Di Pietro che i mugugni in parlamento dipendono da quello che si dice sia stata Rosi Bindi.
-Coloro che stanno facendo la conferenza fanno parte della casta loro stessi perchè tutto ciò gli fa vendere libri.
Domanda successiva. Un ragazzo esordisce nella maniera seguente: “Il presidente del senato è siciliano, quindi mafioso…”
L’aula emette mugugni all’indirizzo di questo soggetto. Nel mio infinito e forse insano ottimismo penso che probabilmente lui e quello di prima hanno lo stesso pusher, anzi, che forse è proprio il primo ad essere il pusher del secondo. Il terzo intervento è un panegirico interminabile di un militante del Pd il quale dopo avere fatto un po’ di spot per il suo partito spiega con delle perifrasi in stile Fabri Fibra che “cioè, c’è malcontento”.
A questi interventi se ne aggiungono due che pongono domande a Bruno Tinti sui tempi in cui la Corte Costituzionale potrebbe dichiarare incostituzionale il Lodo Alfano ricevendone una risposta tanto bella da un punto di vista tecnico quanto tragica per le sorti del nostro paese (potrebbe non essere dichiarata incostituzionale perchè la questione di costituzionalità è sollevata da un giudice a quo in un processo, ma gli unici processi che va a toccare questa legge sono quelli riguardanti Berlusconi che nel frattempo verranno sospesi). Al termine della serata Corrias invita ad iscriversi ai partiti, cosa di cui normalmente io stesso sono profondamente convinto, anzichè fermarsi a criticare. Lì per lì tuttavia rabbrividisco, pensando che coloro i quali sono intervenuti possano entrare in un partito ma successivamente penso ad un dito medio alzato da un ministro contro l’inno di Mameli e la ragione prende il sopravvento constatando che gente simile è già seduta in parlamento. Abbozzo un sorriso, d’altronde l’ottimismo è il profumo della vita, e mi unisco alle mani che battono all’indirizzo di coloro che hanno tenuto la conferenza. Domani è un altro giorno.
Pier Francesco Poli
Una serata veramente coinvolgente. La sala gremita di persone di ogni età, si spaziava dai giovani – tra cui la sottoscritta – e le persone mature. Questo nonostante la copertura dell’evento fosse quasi zero, dal momento che nessun giornale aveva annunciato l’evento. Tutti i relatori di una dialettica impeccabile. Hanno affrontato i temi del momento con una chiarezza ed al contempo una semplicità di dialogo che, veramente, molto pochi sono in grado di fare. Ad aprire la serata è Pino Corrias, molto chiaro e preciso. Il dottor Bruno Tinti si sofferma su temi quali la democrazia e la costituzionalità, ed in particolare sul lodo Alfano a cui, dopo una spiegazione, fa seguire una riflessione. Peter Gomez e Marco Travaglio hanno informato i cittadini con una semplice descrizione di fatti, facendo ricorso a figure retoriche e tecniche. In particolare l’intervento di Travaglio ha fatto ridere, nel senso buono, tutta la platea, poichè gli avvenimenti avevano un concetto instrinseco di divertimento (si ride per non piangere) ed il tono salace, quasi satirico, conferitogli da Travaglio ha veramente trasformato la conferenza, per qualche minuto, in uno spettacolo canzonatorio.
Clau89


gianbi dice:
Saturday, 26 July 2008 alle 14:09
Ci risiamo, signor Mastellarini?
A fronte di qualche nota polemica (appare evidente che qualcuno era già partito prevenuto) sarebbe interessante sentire chi invece ne è uscito soddisfatto. Penso molti.
La stagione è gradevole; è possibile uscire, fare 2 passi, mangiare un gelato. Non lo ha chiesto un medico di andare a sentire Travaglio.
Anche la conclusione che Lei ha inserito nel titolo (la solita forzatura senza nessuna base logica) è poco significativa, e non rende onore al giornalista tanto bravo e capace che Lei dice di essere. Del resto, Lei ha in mano 3 resoconti a fronte di un numero n di partecipanti che ignoro, sicuramente alto, vista la presenza di bravi magistrati e giornalisti. La sua volontà di dire che 1 + 1 fa 3 potrà colpire e fare leva su chi già ha pregiudizi e preconcetti sul bravo giornalista. Chi invece possiede un minimo di intelligenza per capire e discernere le considerazioni straordinariamente di parte che Lei trae, è in grado di giungere a conclusioni opposte.
Non serve dire che ho assistito 7 volte alle presentazioni di Travaglio di diversi libri, trovandolo sempre preparato, capace di tenere viva l’attenzione della platea, umoristico al momento giusto e duro quando serve.
Mi auguro, sig. Mastellarini, di avere la fortuna di veredLa presentare un libro prima o poi. Io ci sarò, per vedere se Lei, oltre a criticare, è altrettanto bravo a tenere in pugno la platea come è in grado Travaglio di fare.
Mastellaroni dice:
Saturday, 26 July 2008 alle 14:39
Caro Mastellarini,
hai scritto a risposta di un mio commento che ti devi difendere dal potente Travaglio “avendo solamente una pistola ad acqua”. Non mi pare che Marco stia continuando ad attaccarti, a parte quel paio di volte in cui e’ successo l’incidente e in cui ti sei difeso in modo eccellente. Non vedo quindi da chi tu debba proteggerti in questo momento. Il titolo dell’articolo non ti sembra un po’ fazioso?? Non mi pare che i resoconti dell’evento travaglino siano cosi’ negativi. Gli spettatori saranno quello che vuoi, a me pare che in ogni caso e’ sempre meglio seguire Travaglio che certi demagoghi populisti eversivi come l’attuale premier.
Chi dice che queste persone rischiano di diventare altrettanto casta, penso che abbia ragione, ma cercare di demolirli quando in italia non c’e’ quasi nessuno che va “controcorrente” mi pare un po’ masochista. Certo di giornalisti bravi anche piu’ di Travaglio ce ne sono molti e piu’ di quanti si pensi. Ma sarebbe bene ce ne fossero di piu’. In italia i non allineati sono veramete pochi, cercando di colpirli a volte credo che si faccia piu’ danno che altro.
Certo se fanno degli errori estremamente gravi ben venga la critica, ma mi sembri un po’ troppo puntiglioso. Paragone ad es., giustamente, ha capito che il NO TRAVAGLIO DAY sarebbe un eccesso e ha declinato. Chiaro che di detrattori di MT ne trovi quanti ne vuoi, c’e’ chi lo odia a morte e chi vuole mostrare di essere migliore di lui, come a volte fai tu.
Qui in italia non abbiamo schiere di giornalisti, come in altri paesi, pronti a tenere a freno il potere se devia da cio’ che dovrebbe essere il proprio compito.
Ti saluto
Bel commento anonimo Mastellaroni (ma si manifesti, altrimenti pensano che facciotutto io). Ho messo in neretto alcuni passaggi, sono certo che comprenderà. gm
Mastellaroni dice:
Saturday, 26 July 2008 alle 14:46
metta l’ultimo commento, perche’ ho fatto degli errori nello scrivere o fatto qualche piccola correzione
scusi anonimo mastellaroni, ho cancellato il suo ultimo commento prima di leggere questo, mi sembrava una doppia errata immissione
sf
Mastellaroni dice:
Saturday, 26 July 2008 alle 14:47
Se vuole mi manifesto, ma non strumentalizzi quello che dico io, per i suoi fini personali…
strumentalizzare un anonimo si può, strumentalizzare una persona che si manifesta no
saluti
g
Tania dice:
Saturday, 26 July 2008 alle 14:54
Signor Mastellarini, presumo che questo sia un esempio del cosiddetto copia incolla di cui tanto incolpa quello che è diventato il bersaglio preferito di tutto il suo blog.
Mi permetto di risponderle in quanto autrice di uno dei commenti da lei riportati (la prossima volta potrebbe anche venirmi in mente di chiederle la SIAE).
A prescidere che quello è solo l’ultimo commento di una discussione in cui si stava parlando d’altro, continuo ad affermare che quello che ho visto su quel palco quella sera era 4 (quattro, non tre si e una no) persone estremamente valide.
Mi sono piaciuti tutti. Ho accennato a Tinti perchè è stata la rivelazione della serata mentre gli altri tre in fondo li conoscevo già.
Ma ci tengo a specificare che a me Travaglio è piaciuto tantissimo, altrimenti avrei optato per il famoso gelato di Gianbi.
E mi sono piaciuti molto anche Gomez e Corrias.
Poi sulle composizioni della folla si possono fare le più disparate riflessioni (che alcune domande mi abbiano fatto ridere è vero, mentre invece io ho apprezzato l’attivista del PD che ha parlato, ma sono opinioni, se ne può parlare), ma il contorno non mi ha mai fatto mettere in discussione la qualità delle voci sul palco.
A differenza di qualcuno che era lì, io di solito vado a vedere persone che mi piacciono altrimenti soffrirei di un autolesionismo in fase terminale.
Io sono uscita come esco sempre, incazzata, a tratti depressa, ma sostanzialmente soddisfatta di quello che avevo sentito.
Buona giornata
Tania
Hai fatto bene a intervenire, percHè c’era già chi malignava pensando fossero inventati. Sulla siae, mi spiace, ma qui non c’è un euro. Solo tanta passione. (sul punto ricordo una bellissima assemblea di giornalisti e operatori in una tv per la quale lavoravo. Sbotta il boss: “Ragazzi, qui non ci son soldi, ma in tv si lavora per passione”. E un cameraman “Alla cassa del supermercato che gli dò? Un etto di passione…)
Riguardo al suo intervento, riporto questo passaggio: “I tre sconosciuti hanno capito la fonte dello sgomento generale e si sono affrettati a spiegare che era solo in ritardo per il traffico. Mi ha fatto tenerezza Gomez che si è premurato di dire esattamente dove si trovasse l’auto in quel preciso momento per rincuorare la folla smarrita. Poi è arrivato e tutti hanno tirato un sospiro di sollievo.”. Semplicemente tragicomico
saluti
gm
Fabrizio dice:
Saturday, 26 July 2008 alle 17:09
A rigà, come direbbe sempre il trapassato Funari, ma a fine luglio non avete niente di meglio da fare? Andare a sorbirsi la presentazione di un “bavaglino”… Non sarebbe meglio ascoltare Le Vibrazioni live tour?
A pensarci bene, se non fossero così tediosi, il duo Travaglio & Gomez sarebbe perfetto per l’emulazione di Ficarra & Picone (che raccontano meglio la realtà).
Per sapere le tendenze d’acquisto, oggi ho chiesto a un sedicenne in spiaggia che cosa stesse leggendo nelle ore fuori bagno. “Le idi di marzo”, mi ha risposto. Un vero “giallo”, complimenti.
resdolce dice:
Saturday, 26 July 2008 alle 17:27
Caro G.M. non so come mai, il solito inspiegabile istinto, ma non ho ancora letto questo articolo nè i commenti e l’occhio mi è caduto subito là, “solo tanta passione”. Di sicuro non c’entra con l’argomento, ma è una frase universale. Grazie per averlo ricordato.
Mastellaroni dice:
Saturday, 26 July 2008 alle 18:07
Va bene, il mio post cmq non perde il significato che volevo dargli anche se c’era qualche aggiustamento da fare. Detto questo, non capisco perche’ se mi manifestassi non potrebbe strumentalizzare il mio commento. Che dire degli altri utenti?? Non sono quasi tutti nick di fantasia?? Perche’ io dovrei e loro no??! Sottolinei anche il discorso che le riporto ora. Se Travaglio ha commesso degli errori sia nei confronti di GM che professionalmente, non credo che possa essere sminuito completamente. Per quanto mi riguarda rimane un buon giornalista, non ottimo, ma che mette un grandissimo impegno e passione civile nel suo lavoro. Se fa qualche errore (giornalistico) e’ anche determinato dal fatto che e’ pieno di impegni e ha meno tempo degli altri giornalisti per informarsi. Quante volte l’ho visto stremato dalla stanchezza quando lo vedevo alle presentazioni!
Marco ha il merito di aver risvegliato l’interesse e la consapevolezza politica in tante persone e non e’ poco. Una persona che impegna se stesso in modo totale e poi riceve delle critiche cosi’ dure chiaramente si sente molto offeso. Ha sbagliato a reagire in un certo modo, ed e’ riprorevole, ma non credo che si possa avere una cosi’ bassa considerazione di lui, solo per questo. MT ha avuto anche il coraggio di dire certe cose in televisione e non quando nessuno lo faceva ormai da anni, ce ne fossero!!
Tania dice:
Saturday, 26 July 2008 alle 20:08
Non metto in dubbio che ci sia passione..
E sono contenta di provare ai più la sua buona fede.
Sono anche contenta che la mia prosa abbia meritato una citazione, quasi quasi mi emoziono.
Quello che trovo tragicomico è che la sua passione la spinga a spulciare pagine e pagine di forum di appassionati per cercare di provare non so quale sua tesi.
Le auguro di trovare tutta la soddisfazione che merita.
Qualche malizioso potrebbe trovarci una punta di invidia ma non si crucci. E’ un peccato veniale con i tempi che corriamo.
Rinnovo l’offerta cui le ho già accennato in un altro post di questo blog.
Il bersaglio in vera simil pelle umana è quasi pronto, scelga la foto che preferisce e sarò felicissima di recapitarglielo per qualche lieta festività.
Comunque, perchè amo la precisione, vorrei ricordarle (ma credo che lo sappia visto che ha scelto con cura cosa citare e cosa no nella discussione in questione) che la situazione che l’ha fatta tristemente sorridere era soltanto un esempio per descrivere il pubblico, la massa, non l’iniziativa o la persona.
Un pubblico in cui, realisticamente, andavano fatte delle distizioni.
Sono contenta che abbia capito la mia fatica nel distinguere e l’abbia usata per generalizzare soltanto la parte che interessava a lei.
Buon fine settimana a tutti
Gabriele Mastellarini dice:
Saturday, 26 July 2008 alle 20:15
Cara Tania il bersaglio spediscilo a Filippo Facci c/o Il Giornale, a casa mia non e’ omaggio gradito.
A presto
gm
Tania dice:
Saturday, 26 July 2008 alle 21:15
Strano pensavo di farti un gradito omaggio.
Che vuoi farci, pecco di malizia a volte.
Comunque permettimi di darti un consiglio ( a sto punto ti do del tu anch’io visto che siamo quasi coetanei), non ho nulla contro il tuo lavoro, per me ognuno può esprimersi come meglio crede, dove, quando e come vuole.
Però quando la passione diventa ossessione poi risulta pesante e sminuisce tutto il resto.
Ogni quattro articoli, tre parlano di Travaglio.
Anche a me piace molto, per carità, non discuto ma sinceramente dopo un po’ ci si annoia.
Se è la pubblicità che cerchi probabilmente la strada è quella giusta.
Ma la luce riflessa è un’arma a doppio taglio.
Io starei attenta.
Ora ho finito di lavorare e me ne vado.
A lunedì e speriamo che non piova.
Tania
Ogni quattro articoli tre parlano di Travaglio. FALSO
CIAO
GM
Claudia dice:
Sunday, 27 July 2008 alle 00:09
Comunque signor Mastellarini ha dimenticato di copiare la conclusione del mio intervento sul mio blog:
ovvero
“Complimenti ai due. Complimenti a tutti loro. E un grazie per il lavoro che stanno facendo.”
neclord1000.wordpress.com dice:
Sunday, 27 July 2008 alle 11:50
Mi sorprende e mi inquieta questo “articolo”, se così si può chiamare. Lei, Sig. Mastellarini, usa un titolo dove esprime un opinione negativa sull’evento, poi realizza un collage, che ricorda molto il decoupage di 4 elementare, nel quale accorpa tre commenti di persone trovate sul web che sono in netto contrasto su quanto lei dice (peraltro solo in un titoletto). Mi perdoni, è una nuova tecnica giornalistica che non conosco? Io faccio altro nella vita, mi spieghi la prego.
Da un lato mi inquieta il fatto che lei utilizzi commenti altrui per scrivere il 99% del suo articolo (non so se ha chiesto o meno autorizzazioni sull’uso dei contenuti), che di per se è una cosa che disapprovo per principio, e dall’altro mi sorprende l’assenza di una sua opinione. Suvvia, lei ha il diritto di dire la sua, e noi il il piacere di leggere qualcosa che non sia frutto di altri. Cordiali saluti, buona domenica.
Non s’inquieti. Oggi è domenica
gm
enrico dice:
Sunday, 9 November 2008 alle 01:58
Che piacere rileggere vecchi “articoli” di questo blog. Cita commenti positivi di una presentazione di giornalisti famosi e titola che lo show era comico e di pessimo gusto… sperando magari che la gente si fermi al titolo!
Trovava comico magari il fatto che la gente fosse preoccupata che non venisse Travaglio? Magari la maggior parte di loro era lì per lui, che male c’è? Davvero è impossibile non definire invidia questa