SI TORNA SUL RING. Barnard (ex Report) e Travaglio (qui si dichiara "filoisraeliano che adora gli ebrei") si legnano a suon di mail. B: "Maleducato"; T: "Cafone"; B: "Sei fatto così, come tutti i grandi censori"; T: "Sei finito nella mia posta indesiderata"
Monday, 27 October 2008UPDATE 27 ott. h. 20. NEI COMMENTI HA RISPOSTO PAOLO BARNARD (TRAVAGLIO NO)
Quello che segue è un interessante confronto privato intercorso tra Paolo Barnard e Marco Travaglio (nelle foto). Interessante perchè Barnard, pubblicandone il contenuto, ci ha dato la possibilità di conoscere “più da vicino” uno dei personaggi pubblici saliti “spontaneamente” alla ribalta come “tribuno del popolo”. Ci accorgiamo così che tutti i leader dell’antipolitica a cui viene concesso ampio spazio mediatico, sono tutti al guinzaglio dei soliti padroni. (Marco Pizzuti)
Introduzione di Barnard
Il mio rapporto col collega Marco Travaglio inizia quando gli spedii il mio libro “Perché ci Odiano” (Rizzoli BUR 2006) sul grande terrorismo di USA, GB, Israele e Russia. Lo feci perché eravamo autori nella stessa collana, la Futuro Passato della BUR, e convinto di fargli cosa gradita, visto che il mio libro era soggetto a una censura feroce da parte di tutti i media. A pensarci oggi mi vien da ridere: Marco è un appassionato pro-sionista, un fan di Israele che non perdona gli arabi, e chi ha letto il mio libro sta ridendo con me. Seguì poi un secondo contatto con lui, che trovate qui sotto, uno scambio di mail molto sanguigno da entrambe le parti, ma che finì con l’ira di Travaglio al punto da sbattere il sottoscritto nella sua cartella spam.
Le email
Qualche giorno fa a Parma, durante una serata sul mio libro, una signora nel pubblico mi ha chiesto cosa pensassi della sopravvivenza di Report in RAI negli anni del Berlusca. Me lo chiedono da anni, me lo chiedevano sempre quando stavo a Report. Le ho risposto “Lo chieda a Travaglio, ne sa più di me” e le ho dato la tua mail.
La tizia mi ha girato oggi la tua risposta (di Travaglio), ndr, e cioè che la Gaba è lì per puri meriti professionali perché ogni tanto qualcuno ci scappa. (…) In “Inciucio” tu scrivi: “Report… già nel mirino delle polemiche e delle denunce per le puntate sul terrorismo filo USA in Sud America…”. Quali denunce e polemiche? Quell’inchiesta come sai è mia e ti assicuro che passò nel silenzio più blindato, non si mosse una foglia. Chi ti ha informato su questo punto? Grazie,
Paolo Barnard
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Travaglio 12 Dec 2006, dopo pochi minuti:
mah, francamente non capisco queste domande. le polemiche erano su tutti i giornali.
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Barnard:
Convenient…
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Travaglio:
vabbè, chiudiamola qui, perchè la conversazione si fa kafkiana
mt
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Barnard:
Non c’è nulla di kafkiano, tu non rispondi, tu come tutti, per supponenza, disonestà intellettuale, ma soprattutto maleducazione.
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Travaglio:
bene, sta a vedere che il maleducato sono io. continui a insinuare cose strane sulla gabanelli senza venire al punto, oppure pretendi che io mi schieri contro una collega brava e coiraggiosa per misteriosi motivi. non mi piace questo tuo modo di faree ti prego, d’ora in poi, di lasciarmi in pace. ho di meglio da fare.
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Barnard:
Ho scritto, in semplice italiano, che sulla ‘libertà’ di Report, su cui tu ti spendi pubblicamente, sarebbe prudente un no comment, e ho motivato la cosa con la semplice logica del tuo stesso lavoro. Non ho fatto alcuna insinuazione, né pretendo da te schieramenti, ho solo avanzato una logica speculativa, su cui avrei voluto discutere con te alla pari. Ho usato parole cortesi cui tu hai risposto con monosillabi maleducati e sarcastici nella scarsissima attenzione che dedichi a un collega che ti pone una questione. Sei troppo famoso e già si sente. Diventate così tutti. Spiace a questo punto offrirti un paragone, ma Noam Chomsky o John Pilger, al cui confronto io e te siamo intellettuali di cartapesta, rispondono da anni a ogni mia questione con cortesia a considerazione, anche quando siamo in grave disaccordo. Ti lascio in pace star.
Barnard
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Travaglio:
la star, caro il mio bel cafone, non c’entra nulla. rispondo sempre a tutte le mail. ma mi stufo di rispondere a chi vuole sentirsi rispondere quel che vuole lui. IO LA GABANELLI LA STIMO COME GIORNALISTA LIBERA E CAPACE: CHIARO? PUNTO E BASTA. passo e chiudo.
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Barnard:
E’ una piccolezza, ma la tua abilità nel sovvertire il vero, nel mutare la vittima in carnefice, è pari, qualitativamente e non quantitativamente, a quella di tutti gli orridi personaggi che trafiggi nei tuoi libri. Sei fatto così, così sono stati tutti i grandi censori.
Infine: comprendo perché hai così accuratamente evitato di rispondere alla mia mail sulla feroce censura di chi espone i crimini di Israele. Anche in quel caso la vittima è dipinta come il carnefice, roba che fa per te evidentemente.
Un abbraccio, e senza ironia.
B
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Travaglio:
ecco, dimenticavo di dirtelo: io sono anche appassionatamente filoisraeliano. ora vorrei lavorare in pace
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Barnard:
Sei filoisraeliano. Era sarcasmo o per davvero? B.
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Travaglio:
lo sono per davvero. da sempre. e ne sono fiero.
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Barnard:
Marco, ridiamoci su. Io che ti scrivo e che ti mando il mio libro perché è censuratissimo. Tu che tutto gentile mi dici “prego, fai pure, grazie!”. Poi mi immagino la tua faccia quando lo hai ricevuto…
Che divertente sta roba. In ogni caso se sei filoisraeliano o sei ignorante di storia mediorientale o sei emotivamente ricattato oppure sei un uomo senza pietà. Notte,
B.
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Travaglio:
io sono filoisraeliano per convinzione, perchè adoro israele e gli ebrei, perchè ci sono stato e ho visto di che cosa sono capaci gli arabi, perchè conosco la storia, perchè ho imparato la pietà studiando i campi di concentramento, perchè rifuggo dai ricatti emotivi e amo le democrazie per quanto imperfette ma sempre migliori delle tirannie corrotte arabo-musulmane. ma sono curioso di sentire tutte le campane e dunque leggo anche chi non la pensa come me. non vedo che ci sia di strano.
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Barnard:
No Marco, la tua pietà imparata studiando i campi di concentramento è cartavelina. Chi veramente conosce la pietà per un martirio, non la nega di fronte all’altro martirio.
Tu non sai nulla di Palestina e non hai visto nulla laggiù. Appari, e probabilmente sei, un cronista ben tenuto che non sa quello che dice. Sei troppo giovane, troppo famoso e troppo incosciente per poterti permettere di calpestare l’orrore patito da chi non ha mai conosciuto neppure un quarto d’ora della tua pasciuta vita. Siete tutti così, tu, Lerner, Teodori, Mieli, quelli che pontificano sulla barbarie dei negri mentre finiscono il carpaccetto all’aceto balsamico a Milano. Il mio libro ha una dedica a quelli come te. Te la riproduco qui sotto, ne hai bisogno.
“… e in quanto a voi, sentite bene quel ch’io vi prometto. Verrà un giorno…”
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Travaglio:
Bene, signor Sotuttoio, adesso la mia pazienza ha un limite e non intendo farmi insultare oltre. ti sarei grato se la smettessi di importunarmi.in ogni caso, non risponderò più.
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Barnard:
Quelli della Pietas selettiva, dalla Moratti a te.. passando per tutti quei personaggi che, se mai messi in discussione 5 secondi, reagiscono come te: “lei mi insulta!”, da Dell’Utri a Cuffaro. Sei bravo a sputtanarli nei tuoi libri, li conosci bene, perché tu sei loro e loro sono te, arroganti, mistificatori di dialoghi, sovvertitori di ruoli, sprezzanti e ciechi di successo. “Verrà un giorno” Marco… e capirai cos’è la pietas senza condizioni. Arriva per tutti.
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Travaglio:
si, verrà un giorno in cui ti vergognerai di questi insulti. nell’attesa, ti comunico che sei entrato ufficialmente nella mia posta indesiderata. bye bye
Fonte: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=5166



Francesco B dice:
Monday, 3 November 2008 alle 17:05
Ecco appunto se servzio pubblico = non libertà di stampa perchè alcuni fanno eccezione (o almeno in teoria)?
E così ritorniamo all’inizio perchè Travaglio, Gabanelli e altri lavorano in rai?
Tyler dice:
Monday, 3 November 2008 alle 17:48
ma Barnard è stato fatto fuori in uno specifico caso. Ripeto, bisogna pure vedere in che condizioni contrattuali siano le diverse persone. Se Travaglio coinvolgerà la RAI in qualche casino per me lo fanno fuori. Ma probabilmente lo pagano bene prima per lavarsene le mani dopo.
Gabanelli idem, finchè la RAI non è coinvolta secondo me resta. Non ho detto io che è in contratto di collaborazione, mica è dipendente.
Sunny dice:
Tuesday, 4 November 2008 alle 14:43
Barnard se n’è andato con le sue gambe. E’ stato fatto fuori da tutto, non solo dalla RAI, dopo la pubblica denuncia.
Condizioni contrattuali? Ma scherziamo? Ci sono connivenze e convenienze mettiamola così.
Staiamo su due piani diversi Tyler. Comunque quella che descrivi tu non è una normalità e non dovrebbe mai esserlo.
Tyler dice:
Tuesday, 4 November 2008 alle 15:55
Sunny io sto cercando di aprire al dialogo ma te no.
Che le condizioni di lavoro di un giornalista siano sbagliate sono perfettamente d’accordo. Non è giusto? oook
Ma condannare chi è imprenditore di se stesso (unica soluzione oggi) e che per parlare si becca una querela al giorno è sbagliato pure quello.
Vuoi i giornalisti tutti dipendenti? i lavoratori tutti dipendenti? e se scoppia un casino paga il padrone. Oppure ho capito male? Si potrebbe pure fare, ma oggi no. I politici di oggi si difendono con querele pure inesistenti che cmq fanno perdere tempo e soldi con avvocati. E’ la nuova guerra all’informazione. Ma non stiamo sbagliando bersaglio?
L’unica cosa su cui dovrebbe incazzarsi Barnard è su quel cazzo di montatore, possibile che non può fare causa per il servizio non oscurato? Uhm. Io ti do il pezzo, dove sta scritto che sono responsabile pure delle modalità di trasmissione?
Questa non sarà una normalità, ma nemmeno la carta bianca se pagano altri eh. In qualsiasi lavoro. Perchè se un mio lavoratore inserito con contratto da dipendente mi fa un casino, quello non paga un cazzo, pago io 😉
Sunny dice:
Tuesday, 4 November 2008 alle 17:03
Allora Tyler aprire al dialogo va benissimo, ma a me sembra di non trovare riscontri.
Comunque vanno messe in chiaro un paio di cose. Quando un freelance vende un pezzo vende tutti i diritti di pubblicazione, cioè chi lo compra può decidere di pubblicarlo e riproporlo quando vuole. La manleva è una causa contrattuale in base alla quale ci si impegna a sollevare l’editore da qualunque responsabilità legale in solido. Quindi in caso di soccombenza, si chiede al giornalista di farsi carico delle spese e delle colpe dell’editore e del caporedattore, oltre naturalmente alle sue.
Editore e caporedattore hanno il DOVERE di verificare quindi sono corresponsabili legalmente (sia codice penale che civile).
Togliere la manleva da un contratto non significa scaricare le incombenze tutte sull’editore, significa semplicemente che ognuno paga la sua parte.
Che c’entrano il lavoro dipendente e le altre cose?
DeanKeaton dice:
Tuesday, 4 November 2008 alle 17:13
Sia sincero Tyler.
Anche perchè probabilmente questa è l’ultima volta che le rivolgo la parola.
Lei è fatto proprio così o ha intenti di sabotaggio nei confronti di questo blog? La manda qualcuno?
Vede. Io non ho ovviamente quello spirito da crocerossina insito perfino in quella comunistona di Sunny che continua ad argomentare nonostante lei faccia palesemente finta di non capire.
Tyler. Io la trovo profondamente volgare e inconcludente. Buono per il blog di Sabina Guzzanti. A meno che, ripeto, lei non abbia secondi fini.
Non si sa mai che il buon Mastellarini stia infastidendo qualcuno.
Non sarebbe la prima volta.
Saluti
Tyler dice:
Tuesday, 4 November 2008 alle 18:01
Sunny, se il problema della causa è il “montaggio” e non le accuse alle case farmaceutiche, trovo strana la responsabilità del giornalista rispetto alla RAI. Ma se ci fosse contrattualmente questa corresponsabilità allora Barnard avrebbe dovuto vigilare. Punto.
Cmq, chiudo qui per ora che sennò Dean se altera 😛
@Dean
sì, confesso, sono una spia di…bo faccia “lei”.
intanto non sono io che affibbio partiti a persone (vedi:comunistona), e visto che “lei” (contento?) non riescie ad inquadrarmi politicamente allora mi dà della spia XD
Non mi sembra che stia sabotando nulla, anzi “le” faccio notare che spesso, senza mettersi a contare, i commenti di più utenti su questo Blog si contrappongono alle “sue” di idee. Se questo Blog decide di intraprendere una sola linea politica allora modererà quello che crede.
Io purtroppo sono solo uno stupido ed ignorante, e quindi mi pongo tante domande. Lei invece mi sembra un libro aperto 😉
se le fa piacere: sono stupido XD
Paolo Martocchia dice:
Wednesday, 5 November 2008 alle 20:39
Tommaso, grazie
Irene dice:
Sunday, 25 January 2009 alle 13:56
secondo me sono già migliori amici!!
io penso che non si capiscono e sono troppo orgogliosi, ma se solo ci riuscissero potrebbero essere buoi amici. barnard è così, schietto ed intansigente, con tutti, anche con se stesso.
ragazzi, non fate eroi, prendete il meglio da barnard e il meglio da travaglio.
NESSUNO VI RIVERSERà MAI LA VERITà NEL CERVELLO è UNA COSA CHE VI DOVETE CERCATE DA SOLI (Chomsky)