"Affari Italiani" intervista Travaglio ("Facci è un poveretto che non ha mai fatto un servizio") e pubblica il retroscena su Pippo Ciuro (il "talpino") scritto stamane da Gabriele Mastellarini
Saturday, 4 October 2008“Sbaglio anche io, ma non si possono dire falsità sul mio conto”. Marco Travaglio ad Affari Italiani. Indiscreto: ecco perché si scalda tanto, by Gabriele Mastellarini. Sabato 04.10.2008 12:00
Travaglio, la polemica è il sale del giornalismo, ma forse qui si esagera. Non crede?
“Non c’è alcuna polemica da parte mia. Se qualcuno, come ha fatto Giuseppe D’Avanzo, dice che mi faccio pagare le vacanze della mafia io rispondo, dimostrando che non è vero. In casi simili divento una belva e non mi interessa nulla di fare pace o di prendere un caffè con D’Avanzo. Su certe cose non si scherza: o sono vere o non sono vere. Mentre quando mi si fa una critica io lascio scrivere, senza replicare”
![]() Marco Travaglio |
E la querelle con Filippo Facci?
“E’ un poveretto, va sempre a rimorchio degli altri, non ha mai fatto un servizio. Si è accodato alla polemica lanciata da D’Avanzo, ma gli è andata male visto che ho
IL RETROSCENAEcco perché Travaglio si scalda tantodi Gabriele Mastellarini(già pubblicato Qui) |
dimostrato, ricevute alla mano, che i conti delle mie vacanze siciliane li ho pagati io e non certo la mafia”
Nei giorni scorsi nella sua rubrica sull’Unità è andato a dare man forte a Beatrice Borromeo nella polemica che la opponeva a Bruno Vespa…
“Beatrice Borromeo ha detto che “Porta a porta” è un programma fatto su misura per i politici e non per informare il pubblico. E Vespa le ha risposto che l’ex premier spagnolo Aznar voleva esportare il format di “Porta a porta” in Spagna. Ho trovato divertente che nella risposta di Vespa ci fosse di fatto la conferma di quello che aveva detto la Borromeo. E ancor più divertente vedere Vespa messo sotto da una ragazza di vent’anni. Basta poco per polverizzare certi mostri sacri, basta avere l’onesta e il candore di dire: “Il Re è nudo””.
Gad Lerner ha detto di riconoscere il suo talento, ma di avere l’impressione che lei non sappia graduare l’intensità dei suoi attacchi giornalistici, cogliendo i chiaroscuri della realtà…
“E’ il genere di critica che accetto tranquillamente e su cui rifletto, tanto più se viene da un
collega intelligente e più anziano di me. Molte volte in passato posso aver ecceduto, non ho problemi ad ammetterlo, ma non accetto che si dicano cose false sul mio conto”
Si sente un po’ Don Chisciotte a volte?
“No, semplicemente intendo il mestiere giornalistico in un modo non impiegatizio. E questo porta a
fare domande scomode ogni tanto e a far arrabbiare qualcuno. All’estero è normale, in Italia è considerato stravagante”.
Luca Vaglio
LEGGI ANCHE SU QUESTO BLOGIORNALE La vera storia di Pippo Ciuro e quello che Marco Travaglio non dice, di Gabriele Mastellarini e Una serata davanti alla TV con “Doppio Gioco” (non era però una fiction, era tutto reale purtroppo) di Sergio Fornasini.
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