Cartatravaglio/6 "Un giornalista sconosciuto tra i licenziati illustri"

Thursday, 26 June 2008
Pubblicato nella categoria CARTATRAVAGLIO

“A causa di una serie di articoli polemici sulla gestione dell’Ente Risi e della Federconsorzi, fui licenziato dalla Banca del Lavoro, alla quale il potentissimo presidente della Federconsorzi, Paolo Bonomi, aveva posto un aut aut di quelli che non si possono eludere: o il mio licenziamento o gli ingenti depositi della Federconsorzi sarebbero stati ritirati. Quel licenziamento fece un certo scalpore, “Il Mondo” ne diede notizia; mi procurò altre nuove amicizie che avrebbero avuto un peso sul mio futuro. A quel punto la mia decisione di abbracciare la professione giornalistica divenne definitiva. Quel licenziamento fu la spinta determinante”.  (Eugenio Scalfari, L’uomo che non credeva in Dio, Einaudi 2008, p. 99)

“Adesso tiro fuori le unghie, cosa vuoi che gli faccia? Facciamo così, faccio questo tentativo…anzi non è un tentativo, vado lì eh…mi impongo dai…su questa cosa qui mi prendo…prendo promesse perché adesso ho anche l’autorità per farlo, insomma, e poi se il signor Montanelli fa le (incompr…), lo mandiamo a ‘fanculo”.
(Conversazione telefonica del 27 agosto 1983 tra Bettino Craxi, Presidente del Consiglio, e Silvio Berlusconi, editore de Il Giornale, in Marco Travaglio, Montanelli e il Cavaliere, Garzanti, 2004, p. 28).

“Qualcuno avrebbe fatto sapere a Mastellarini che i suoi “pezzi” non sono più graditi a “L’Espresso”. Per quale motivo? C’è chi pensa alla magistrato Iannini, che è donna potente ed influente come il marito Bruno Vespa (…). Ma, siccome la magistrato Iannini è stata già altre volte presa di mira da “L’Espresso” (e suo marito pure), non penso che ora la direzione della rivista abbia inteso farle il regalo di “punire” Mastellarini. C’è chi d’altro canto pensa a Travaglio, che ha una rubrica fissa su “L’Espresso”, dove ricicla e rimastica quello che ha già scritto altrove. Travaglio si mostra perfido, insulta con giri di parole, è un “fascista” piemontese che nasconde la sua predilezione politica giovanile, è un cattolico che fa peccato contro il prossimo ogni qual volta apre la bocca. Per questo, non si può escludere che abbia influito sulla scelta de “L’Espresso” di fare a meno dei “pezzi” di Mastellarini: “O io, o lui”. Classico”.
(Francesco Caridi, giornalista professionista, scrittore e comunicatore pubblico, in “La Riviera”, settimanale d’informazione, del 13 giugno 2008, www.larivieraonline.com/news.asp?id=2154)

“Caro direttore, apprendo da Libero che, tra i vari crimini da me commessi, ci sarebbe anche la fine della collaborazione di Gabriele Mastellarini con l’Espresso. (…) Vorrei solo precisare che non mi sono mai occupato della sua collaborazione con l’Espresso, non avendo alcun titolo per farlo e avendo fortunatamente di meglio da fare. (…) Mi domando come si permetta questo noto maestro di giornalismo di pubblicare sms privati e di insinuare, citando un terzo («non si può escludere…»), che io abbia posto all’Espresso l’aut aut «o io, o lui»”. (Marco Travaglio, lettera a Vittorio Feltri, in “Libero“, del 15 giugno 2008)

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  1. paride moscati dice:

    Thursday, 26 June 2008 alle 15:43

    TI dimentichi di scrivere, Mastellarini, che Francesco D. Caridi è in piena quota al PDL per sua stessa ammissione.

    Insolenza per insolenza, supposizione per supposizione, mi parrebbe corretto da parte Sua rilevare negli stessi modi in cui si addita come responsabile della sua cacciata da l’Espresso Marco Travaglio, quanto il ragionamento supposto dal Caridi possa essere “sofisticato” – e reso perciò partigiano – dal fatto che Marco Travaglio scriva con una certa costanza articoli graffianti in cui mette alla berlina i misfatti di appartenenti al PDL e si accanisca con una certa ragion di causa sul Presidente del PDL Silvio Berlusconi.

    Che ne pensa?
    Faccia una ricerca di Caridi-giornalista, provi con Caridi+Montanelli. A presto

  2. paride moscati dice:

    Thursday, 26 June 2008 alle 15:43

    mi perdoni il “TU” dell’incipt.

  3. paride moscati dice:

    Thursday, 26 June 2008 alle 16:10

    Mi perdoni Mastellarini ho chiesto un suo parere, non che mi indirizzasse verso una ricerca che centra poco con ciò che ho voluto sottolineare di Francesco Caridi.

    Visto che lo cita, Le faccio presente che il fin troppo osannato Montanelli a casa mia è “famoso” per aver dato dello “sciacallo” seppur con subdole forme indirette, a Tina Merlin, l’indomani della sciagura annunciata proprio per bocca, anzi penna, della giornalista de l’Unità, del Vajont, tragadia che come Lei ben saprà, spazzò via in pochi secondi 2.000 anime a Longarone e dintorni.

    E’ noto l’astio di Montanelli verso tutto ciò che è comunista, e proprio questo astio, come vede, non ha riservato all’ottimo giornalista cadute di tono davvero imbarazzanti per usare un eufemismo.

    TIna Merlin da anni accusava i vertici Ministeriali e della impresa appaltatrice alla costruzione della diga per l’invaso di non considerare i fondati dubbi di pericolosità e compatibilità progettuale.

    Per aver ribadito, l’indomani della sciagura, il fatto di aver denunciato senza essere stata mai ascoltata, la giornalista – secondo il maestro Indro – avrebbe avuto tutte le caratteristiche di quel canide che si nutre di carogne ed animali malati.

  4. paride moscati dice:

    Thursday, 26 June 2008 alle 16:29

    traggo la conclusione che Lei Mastellarini è reticente a riguardo della poca considerabilità e della blanda attendibilità circa le opinioni e i sospetti pèrovenienti da Francesco D. Caridi.

    E questa reticenza si commenta da sola.
    Francesco Caridi è attendibilissimo e non sono reticente, le ho spiegato come fare le ricerche
    gm

  5. paride moscati dice:

    Thursday, 26 June 2008 alle 16:32

    cvd

  6. DeanKeaton dice:

    Thursday, 26 June 2008 alle 16:52

    Perchè non ci spiega lei, caro Paride, perchè Caridi sarebbe inattendibile?

    Per lo stesso motivo per il quale il Montanelli di destra era inattendibile mentre quello antiberlusconiano era un grande giornalista?
    E il Sartori di destra era attendibile o lo è solo adesso?
    Era attendibile lo Scalfari fascista o lo è diventato solo in seguito? E lo è ancora adesso che ricorda telefonate coi morti ma è pur sempre antipremier?
    Sarebbe attendibile, ora, nel 2008, Bjorn Borg come probabile vincitore di Wimbledon?

    Ci spieghi, su.

  7. paride moscati dice:

    Thursday, 26 June 2008 alle 17:32

    egregio deankeaton,

    A parte il fatto che Lei non è avezzo al sarcasmo, e cade in facili patetismi – che penso sia e rimanga un problema Suo -, mi spiego meglio perchè vedo che Lei ha gravi problemi di comprensione della lingua italiana.

    Caridi insinua sulla base di alcune congetture non suffragate da alcun fatto che Travaglio (cavalluccio marino se preferisce) è il responsabile della cacciata di Mastellarini da l’Espresso.

    Fin qui spero che riesca a seguirmi.

    Quindi, in seguito, ho chiesto al Mastellari se in considerazione del fatto (il fatto è una dichiarazione spontanea di Francesco D. Caridi facilmente reperibile in internet) che il Caridi abbia un partito di riferimento politico per il quale, durante le elezioni, ha abbandonato la professione di giornalista per esercitare una “stretta vigilanza” in sede di scrutinio dei voti per “scongiurare brogli ed annulamenti sospetti messi in atto dalle sinistre”, e che questo partito di riferimento corrisponda più propriamente al Partito del Popolo delle Libertà

    (stìa attento ora che arriva il passaggio cruciale)

    E’ legittimo dubitare della valenza delle insinuazioni del Caridi circa l’intervento di Marco Travaglio nello stroncare la carriera giornalistica all’Espresso di Mastellarini, in vista di una certamente dimostrabile antipatia dei simpatizzanti di Silvio Berlusconi verso Marco Travaglio, giornalista che come tutti ormai sanno, ha concentrato la sua carriera proprio sulla critica (per mia opinione giusta e suffragata da fatti) del Berlusconi politico?

    Ah ma Lei è quello che la retorica l’ammette solo quando porta l’acqua al suo mulino o mi confondo con qualche altro maestro del pensiero divenuto utente di questo blog?

    Cmq, in linea di massima, si astenga dal far sforzi eccessivi. Le ernie cerebrali son sempre in agguato.

  8. Francesco D. Caridi dice:

    Thursday, 26 June 2008 alle 23:48

    “Caridi è un vulcano di idee”. Ezio Bossi, docente alla Bocconi e amministratore delegato della DDB Advertising (in occasione di un convegno su Turismo, marketing e comunicazione, organizzato dal giornalista in Calabria)

  9. DeanKeaton dice:

    Friday, 27 June 2008 alle 02:30

    Oh! Paride.
    Ignorerò volutamente la sua maleducazione.

    Passiamo a Caridi.
    Lei lo ritiene inattendibile perchè, alla vigilia delle elezioni politiche di quest’anno, ha rilasciato questa dichiarazione

    “Ho deciso di accogliere volentieri l’appello del presidente Silvio Berlusconi a salvaguardare il voto da possibili brogli o da annullamenti pilotati, ed ho quindi dato la mia disponibilità a fare il rappresentante di lista per il Popolo della Libertà”. E’ la dichiarazione del giornalista Francesco D. Caridi, membro della delegazione regionale della Associazione di Comunicazione Pubblica ed Istituzionale. “Penso che la più alta dedizione ad una causa ritenuta giusta, consista nel servirla e nel difenderla, in qualsiasi modo. Abbandonerò per qualche giorno i miei libri e i miei agi e diventerò nei seggi umile guardiano del voto”.

    http://www.dnanews.it/schede.asp?ID=28831

    Ricapitoliamo. Berlusconi non piace a Travaglio, Travaglio non piace a Berlusconi, Berlusconi non piace a Paride, Travaglio piace a Paride, Berlusconi piace a Caridi, Travaglio non piace a Caridi, Mastellarini piace a Caridi, Caridi piace a Mastellarini.
    Quindi nella vicenda tra Mastellarini e “L’Espresso” Caridi è inattendibile perchè ha fatto il rappresentante di lista per il PDL e Travaglio è, invece, degno di credito perchè, come dice lei, “ha concentrato la sua carriera proprio sulla critica (per mia opinione giusta e suffragata da fatti) del Berlusconi politico. Neanche fosse Mugabe o Ahmadinejad.

    Chiaro no? Sono andato bene?

    La prossima volta che vorrò definire Travaglio inattendibile basterà quindi che io dichiari la mia antipatia politica nei confronti dell’On. Di Pietro per il quale il giornalista torinese ha fatto l’endorsement durante l’ultima campagna elettorale.
    Di Pietro non mi piace e quindi Travaglio è inattendibile. E tanto basta.

    Questi sì che sono argomenti!

    ps: si riconosce, Paride, in questa frase del suo giornalista attendibile preferito?

    “Se non fosse Berlusconi il capo della destra, io starei lì! In Francia voterei a occhi chiusi per uno Chirac, un Villepin. Per Sarkozy no perché è un tamarro. In Germania voterei Merkel sicuro. Mi piacevano molto Reagan e la Thatcher”.

    Magari lo preferisce qui, quando dimostra di votare in modo ponderato, in base ai programmi e al carisma degli uomini politici che intende scegliere.

    D:Cosa pensi di Bossi?
    R:Mi mette tristezza quando penso a che cos’era la Lega dei tempi d’oro. Io nel 1996 l’avevo pure votata.
    D:Hai votato Lega?
    R:Sai come fanno le ragazze che vengono mollate dal fidanzato e dicono: “La do al primo che passa”? Io avevo detto: “il primo che fa cadere Berlusconi lo voto”.

    Dopo la rubrica satirica il nostro giornalista attendibile ci propone pure il voto satirico.

    http://magazine.libero.it/televisione/generali/ne8088.phtml

    Spero di non essermi sforzato troppo.

    Mi stia bene

  10. Paride Moscati dice:

    Friday, 27 June 2008 alle 11:02

    Dean Keaton, Lei si è sforzato troppo e per nulla visto che ha mancato il punto, sin dall’inizio.

    Ciò che scrive Marco Travaglio può essere certificato (pro-Dipetro o contro-berlusconi che sia) basandosi su fatti controllabili e valutabili dal lettore stesso, mentre quelle di Caridi sono solo insolenze che, vista l’idolatria dichiarata verso una certa parte politica, si capisce da cosa maturano.
    Insolenze su cui si basa il Teorema di Mastellarini che incolpa Travaglio della sua cacciata dall’Espresso.

    Mi dispiace del tempo che ha buttato nel cassonetto nello scrivere una risposta così lunga e articolata ed al contempo inutile.

    E dire che mi pareva d’esser stato abbastanza chiaro.

  11. Paride Moscati dice:

    Friday, 27 June 2008 alle 11:09

    ah, badi bene: pure io SONO di destra.

    Ma della destra di un cialtrone che parla contro i comunisti poi va al potere e si comporta peggio di Mao. Ecco se permette io di uno così non mi fido.

    Ho votato Bossi (e, ahimè, berlusconi la prima volta) per tutti gli anni 90.

    Ho cominciato a votare Di Pietro (che incarna la mia idea di destra di rigore, rispetto della legge, lotta all’evasione, all’impunità, alla corruzione, che più in generale si propone il rispetto ed il mantenimento della legalità) dall’11 aprile 2006.

    Credo proprio di essere più a destra di Lei quando voto.

  12. domenica dice:

    Friday, 27 June 2008 alle 21:29

    Facciamo così, al rientro dalle vacanze (durante le quali terremo virtualmente compagnia a Mastellarini), inviterò a cena un caposervizio dell’Espresso e lo farò parlare a ruota libera. Poi renderò pubbliche le sue parole, un po’ come Arosio ha fatto con Eco, fatte le debite proporzioni. Poi il Moscati, che spero vada adesso in vacanza, potrà fare nuovamente il filologo, l’interprete, il giudice, avendo sempre come faro il signor T. (guardi, Moscati, che incalzano cronache ben più avvicenti, non se le perda).

  13. VS dice:

    Thursday, 30 October 2008 alle 18:47

    DeanKeaton sembra lo stesso mastellarini che si cela dietro pseudonimo quando in difficoltá…

    (e per evitare sciocche polemiche, il mio cognome é dorati, il mio nome ahimé, lo stesso del presidente del consiglio. al nickname VS ci sono affezionato)

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