Posta e risposta. Il libro di Travaglio e gli argomenti che "tirano"

Tuesday, 22 July 2008
Pubblicato nella categoria LETTERE

Caro Mastellarini

Personalmente, pur essendo un grande estimatore di Marco Travaglio, non comprerò l’ultimo libro soltanto perchè non avrei il tempo materiale di leggerlo e perchè conosco abbastanza bene la storia. Naturalmente i libri precedenti li ho divorati tutti, e hanno contribuito a fare di me un lettore critico, attento ed informato. Non posso che ringraziare Travaglio per questo.

Ma, in una italia dove persino Moggi e Corona pubblicano libri, Le da così fastidio se un bravo giornalista come travaglio ne scrive uno?

Nessuno è obbligato ad acquistarlo. Lei lo ha sfogliato e ha sentenziato “No”. Legittima opinione.

Ma, temo che se Travaglio scrivesse il nuovo vangelo sotto la diretta dettatura di Dio, per Lei non cambierebbe molto: sarebbe sempre il solito compilatore di sentenze, un po’ giustizialista e un po’ guascone.
A proposito, è vero che parlando di Travaglio si aumentano le visite al blog. Se è è questo il Suo obiettivo, le suggerisco anche di provare con il sesso, con il milan e con la Carfagna nuda. Anche questi sono argomenti che tirano sempre, forse anche di più.

Tra l’altro sono certo che gli argomenti validi per il suo blog non mancano. Essendo Lei un giornalista di inchiesta, mi chiedo, perchè non dedica il Suo tempo alla ricerca di argomenti migliori e più interessanti invece di fare le pulci alle virgole di MT?

Gianbi

Caro Gianbi,

Lei cerca di mischiare le carte. Meglio fare ordine. Anch’io ho letto, riletto e persino citato i libri di Marco Travaglio, quelli “veri”, come “Montanelli e il Cavaliere”, “La scomparsa dei fatti” e, perché no, “Regime”. Da qualche tempo a questa parte vedo però che lui pubblica “rimasticature”, come dice il caro collega Francesco Caridi. E io – che non ho l’anello al naso – dico ciò che penso, ma fin quando ci saranno editori che lo pubblicano…beh, buon per lui, ma io non sarei “orgoglioso” di aver scritto un “Bavaglio” qualsiasi. Eppure non critico a prescindere: quando Travaglio azzecca lo dico (veda i post precedenti), quando sbaglia pure. Non faccio parte dei colleghi “travaglini” ai quali il Nostro sta sulle p… (e ce ne sono molti, mi creda) ma non lo dicono perché, in fondo, “Travaglio è Travaglio e meglio non metterselo contro”.

L’argomento “tira”, lo ammetto. E il giornalista – come ho già scritto – deve occuparsi di quello che il pubblico vuole, ma da queste parti stiamo spaziando a 360 gradi e in un solo giorno abbiamo addirittura aperto due nuove rubriche, una culturale a cura di Nicoletta Salata (e con la supervisione del caro Sergio) e l’altra enogastronomica sotto l’egida di Tommaso Farina.

Per oggi, credo possa bastare.

Molto cordialmente

Gabriele Mastellarini

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  1. Romano da Bologna dice:

    Wednesday, 23 July 2008 alle 05:42

    Meglio leggere 100 volte le “rimasticature” di Marco ché leggere i suoi spesso lunatici articoli!
    Romano da Bologna? Non sara’ mica Prodi
    gm

  2. luigi dice:

    Wednesday, 23 July 2008 alle 13:17

    Ma Tommaso Farina è il figlio di Renato?

    sì ed è un bravissimo giornalista enogastronomico
    gm

  3. gianbi dice:

    Wednesday, 23 July 2008 alle 19:24

    La ringrazio per l’onore di un intero post dedicato al mio commento.
    Noto con piacere che dagli iniziali “Travaglio è tutto chiacchere e distintivo” siamo passati a “Non è tutto da buttare via”.
    Evidentemente la vita non è tutta bianco e nero.
    Lei potrebbe non essere orgoglioso di un “bavaglio” qualunque. Magari Travaglio lo è.
    Non Le viene il dubbio che – forse – Travaglio potrebbe avere soltanto mire divulgative, per tutti coloro che non sono dei fenomeni con il computer, con i siti internet ed i blog?
    Non le viene il dubbio che per il momento storico in cui ci troviamo, bisognerebbe scrivere anche sui muri le porcate che stanno facendo al governo?
    Davvero Lei ritiene che Travaglio stia facendo tutto questo per qualche euro in più? O per avere ancora più successo di quello che già ha?
    Sarebbe davvero utile avere il parere del diretto interessato.
    Non potrebbe soltanto trattarsi di normale “Invidia” nei confronti di un giornalista più vecchio e di conseguenza più navigato?

    è solo una questione soldi

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