Travaglio in panne: sbaglia ancora e non sa quel che dice!
Sunday, 13 July 2008In una lettera aperta pubblicata sull’Unità (e ripresa nel blog “Voglio Scendere”) per discolpar sé stesso, Beppe Grillo e Sabina Guzzanti dalle accuse di aver «insultato” e addirittura “vilipeso” il capo dello Stato italiano il giornalista Marco Travaglio scrive: in Francia la tv pubblica ha trasmesso un programma satirico in cui un attore, parodiando il film “Pulp Fiction” in “Peuple fiction”, irrompe nello studio del presidente Chirac, lo processa sommariamente per le sue innumerevoli menzogne, e poi lo fredda col mitra».
Travaglio aveva già trattato di questo programma nel libro “Inciucio”: “In Francia, quando il programma “Nul par ailleurs” di Karl Zero inscenò una parodia di Pulp Fiction, «Peuple fiction» (la finzione del popolo), con il killer che rinfaccia a Chirac le bugie raccontate agli elettori e lo giustizia a colpi di mitra, la trasmissione fu sospesa per un giorno, poi tornò in onda“.
In entrambi i casi l’informazione non è corretta.
Il video di Karl Zéro non è andato in onda nel programma “Nul part ailleurs” (sui trampolino di lancio), ma in “Le Vrai Journal”. In entrambi i casi non si tratta di programmi delle reti pubbliche, ma di programmi di Canal+, tv satellitare e privata (che una volta possedeva Tele+). (aggiungiamoci anche il fatto che i killer non usano mitra ma pistole)
Ma la cosa più importante è questa: nel dicembre 1996, dopo la trasmissione dello sketch, il programma “Le Vrai Journal” fu bloccato (diciamo anche “censurato”) dal Consiglio superiore dell’audiovisivo (CSA) per “diffusioni di programmi il cui contenuto sarebbe contro le leggi e l’ordine pubblico”.
Ringrazio ancora Andrea per la segnalazione preziosa ripresa sul suo blog e ne attendo altre al solito indirizzo mastellarini@email.it
(g. mast.)

Viva travagliero. « il Pensatore dice:
Monday, 14 July 2008 alle 09:28
[…] dal blog di Andrea G. (lo trovate anche su quello di Gabriele Mastellarini) […]
Mauri DP dice:
Monday, 14 July 2008 alle 14:05
Caro Dott. Mastellarini, io non sono un giornalista. Sono un libero cittadino che accede all’informazione con gli stessi mezzi che adoperano tutti: internet, la carta stampata, la televisione. Sulle pagine del suo blog, in questi giorni, il modesto contributo che ho tentato di offrire è stato quello di invitare tutti i lettori a porsi in un atteggiamento critico (o PIU’ critico) nei confronti di questo “nuovo” giornalismo che avanza. I miei non erano attacchi verso le persone o verso i loro redditi: me ne guarderei bene! Quanto, piuttosto, verso il nostro senso critico sempre più appannato che c’impedisce di attribuire il giusto merito al lavoro di costoro, lavoro che peraltro ho sempre considerato utile, ma insufficiente. A tal fine, proprio sulle pagine di questo blog, ho posto una domanda (“Cos’hanno aggiunto costoro di veramente nuovo a ciò che già sapevamo?”) a cui, purtroppo, non ho ricevuto risposta, se non qualche attacco, fra l’altro abbastanza prevedibile. Scorrendo su internet le pagine dedicate a questi “Signori della Nuova Informazione”, dai connotati sempre più simili a quelli di una Casta, il consenso mi appare pressocchè unanime. I commenti che si leggono, plebiscitari, hanno i toni del “NESSUNO TOCCHI X!!” oppure “VAI AVANTI COSI’!! NON AVERE PAURA!!” o anche “CARO Z SIAMO CON TE, GRAZIE PER QUELLO CHE FAI!!”. Eppure non mancano i documenti, scritti o filmati, della loro supponenza, della loro superbia, dell’alterigia con cui si rivolgono a chi si permette di contestarli o a chi osa sollecitarli ad argomentare su temi altrettanto importanti e dei quali, puntualmente, dichiarano (STRANAMENTE) di non esserne a conoscenza (censura sui blog, signoraggio, massoneria, ecc…). Non mancano le gaffe e le risposte prive di contenuti con cui liquidano dei loro colleghi, altrettanto degni di considerazione e di stima. “Mosche fastidiose”, vengono definiti questi “disturbatori” nei commenti del pubblico adulante, solo perchè si permettono d’importunare il giornalista-VIP mentre è “impegnato” a firmare autografi ai suoi fans e non già perchè semmai è stato interrotto nel corso di una conferenza pubblica con domande astruse e fuori tema… Replichiamo, insomma, la nostra antica e italianissima abitudine di guardare solo entro i confini della nostra “parrocchietta”, acriticamente, sempre proni di fronte al potente o al VIP di turno, inclini alla tolleranza nei confronti dei giullari e dei satiri di piazza o di chi ha il privilegio di attaccare in prima serata, dagli studi di una tv, gli psiconani o i topi-gigio di turno che siedono in Parlamento. Sono gli stessi che poi -furbescamente?- evitano di criticare NOI che a quegli psiconani e ai quei topi-gigio abbiamo attribuito, nel segreto di una cabina elettorale, così tanto potere. Tacciono sui nostri vizi, ma esaltano le virtù democratiche dei popoli nordici e del concetto di impegno politico di costoro, senza esortarci minimamente a replicarlo. Perchè siamo NOI, popolo adulante e PAGANTE, coi nostri voti di scambio, con la nostra tendenza a far ricorso alla raccomandazione piuttosto che al merito, con la nostra cecità al cospetto delle malefatte del vicino di casa; siamo NOI, eredi dei guelfi e dei ghibellini, con la nostra presunta “coscienza civile” impegnati nella difesa della parrocchietta a tutti i costi, anche a costo di diventar ridicoli, che dovremmo essere oggetto delle loro critiche…
Già… ma con quali rischi per loro?
Buona giornata.
Mauri DP
Fortza Paris dice:
Wednesday, 16 July 2008 alle 16:58
Non riuscite a dormire sonni tranquilli, Travaglio è diventato un incubo? Prendete un sonnifero ma non sprecate inchiostro.