OSCURATA LA PAGINA DI FILIPPO FACCI SU WIKIPEDIA (mentre Travaglio continua a contraffare Montanelli…)

Wednesday, 26 November 2008
Pubblicato nella categoria ARTICOLI

Da http://it.wikipedia.org/wiki/Filippo_Facci

Attenzione: questa pagina è stata oscurata e bloccata a scopo cautelativo a seguito di minaccia di azioni legali contro i redattori della voce e/o Wikimedia. Verrà eventualmente ripristinata alla fine della vicenda che la riguarda.

Da http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/ Zorro-Travaglio continua a mistificare la storia di Montanelli e la P2. Forse e’ meglio lasciarlo fare…Contento lui…Per Natale gli regalero’ il libro-intervista di Tiziana Abate. Faccio ancora una considerazione: sto leggendo i commenti al pezzo del contraffatore e noto che l’eta’ media dei suoi lettori non arriva a vent’anni…tutta gente che i giornali e i giornalisti non sa ne neanche dove stiano di casa. Ora capisco perche’ si lasciano propinare proprio tutto di tutto dal loro beniamino. Che pena!(gmast)

Puoi lasciare un commento, oppure pubblicare un link sul tuo sito.

Nessun commento presente per “OSCURATA LA PAGINA DI FILIPPO FACCI SU WIKIPEDIA (mentre Travaglio continua a contraffare Montanelli…)”

  1. Tyler dice:

    Wednesday, 26 November 2008 alle 23:00

    beh incolla l’articolo no? E cmq su una cosa ha ragione. Accostare Montanelli alla P2 con un articolo sul giornale che ha fondato è vomitevole:

    A Stoccolma Roberto Saviano parla al mondo intero con Salman Rushdie, pochi giorni dopo che il governo svedese ha onorato il Nobel Dario Fo con uno speciale annullo postale. In Italia, per le cosiddette autorità, Fo è un mezzo terrorista. E il comune di Milano nega l’Ambrogino a Saviano e Biagi. Inutile riportare le ragioni addotte dai carneadi che occupano i banchi del Pdl. Ragioni inesistenti, come i loro sostenitori. All’origine di quel vergognoso No c’è sicuramente l’allergia dei berluscones agli uomini liberi, che continuano a dar fastidio anche da morti. Ma c’è anche il sacro terrore dei mediocri per il talento, la sindrome di Salieri dei nani della politica per i giganti che han saputo conquistarsi l’amore del pubblico. Ieri il solito poveraccio, già noto per aver insultato Biagi da vivo e da morto, è riuscito a sputare pure sulla tomba di Montanelli. L’ha fatto sul Giornale da lui fondato nel 1974, nel tentativo disperato di assolvere il padrone per la sua iscrizione alla P2, sostenendo che Montanelli “scrisse con il piduista Roberto Gervaso una Storia d’Italia in 6 volumi”. Non è vero niente: Montanelli scrisse i libri con Gervaso dal 1965 al ‘70, mentre Gervaso si iscrisse alla P2 nella seconda metà degli anni 70. E quando saltò fuori il suo nome nelle liste di Gelli, si ruppero i rapporti fra i due. Poi, quando Gelli insinuò cose false sui loro rapporti, Montanelli lo querelò e lo fece condannare per diffamazione. Lo sputo sulla tomba di Montanelli merita solo disprezzo. Ma, come diceva il vecchio Indro citando Chateaubriand, “il disprezzo va usato con parsimonia, in un mondo così pieno di bisognosi”.

  2. Zazo dice:

    Wednesday, 26 November 2008 alle 23:10

    La pagina di Facci credo che sia stata oscurata o bloccata su sua richiesta visto che gli sgherri di Grillo e Travaglio la modificavano aggiungendo cose a lui non gradite ed oltretutto non vere (almeno credo).

    Per quanto riguarda Travaglio-Montanelli… lasci fare, si, che è meglio.

  3. Python dice:

    Thursday, 27 November 2008 alle 01:45

    MT:
    «Poco tempo dopo esce la lista della P2 e si dice che sia Gelli il famoso “grande vecchio”. Montanelli non crede nemmeno a questo. E si capisce! Dal suo punto di vista, come avrebbe potuto, quello che lui aveva incontrato, e poi definito un grande fregnacciaro, essere anche “il grande vecchio”?»

    Devo dedurne che per MT Licio Gelli era davvero il “grande vecchio” e che Montanelli era un po’ rimbambito a non accorgersene? (“E si capisce!” — come dice MT: aveva 90 anni e passa.)

  4. Charly dice:

    Thursday, 27 November 2008 alle 09:09

    Chi mistifica chi, Mastellarini? Mistificator-Facci ha dato una notizia a metà, e sai che novità, il Travaglio l’ha fatto notare.
    Cosa c’era scritto di tanto tremendo su wiki a proposito del Pulitzer di Mediaset? Ho capito: Filippo Facci, giornalista.

  5. Candidus dice:

    Thursday, 27 November 2008 alle 09:21

    Ripropongo:

    Ma guarda, Mastellarini, Travaglio ha suonato di nuovo Lei e Facci.
    Guarda caso ha scritto le stesse cose che ho postato nei post precedenti che trattano Gelli/P2.

    da

    “VoglioScendere
    La sindrome del nano

    Zorro
    l’Unità, 27 novembre 2008

    A Stoccolma Roberto Saviano parla al mondo intero con Salman Rushdie, pochi giorni dopo che il governo svedese ha onorato il Nobel Dario Fo con uno speciale annullo postale. In Italia, per le cosiddette autorità, Fo è un mezzo terrorista. E il comune di Milano nega l’Ambrogino a Saviano e Biagi. Inutile riportare le ragioni addotte dai carneadi che occupano i banchi del Pdl. Ragioni inesistenti, come i loro sostenitori. All’origine di quel vergognoso No c’è sicuramente l’allergia dei berluscones agli uomini liberi, che continuano a dar fastidio anche da morti. Ma c’è anche il sacro terrore dei mediocri per il talento, la sindrome di Salieri dei nani della politica per i giganti che han saputo conquistarsi l’amore del pubblico. Ieri il solito poveraccio, già noto per aver insultato Biagi da vivo e da morto, è riuscito a sputare pure sulla tomba di Montanelli. L’ha fatto sul Giornale da lui fondato nel 1974, nel tentativo disperato di assolvere il padrone per la sua iscrizione alla P2, sostenendo che Montanelli “scrisse con il piduista Roberto Gervaso una Storia d’Italia in 6 volumi”. Non è vero niente: Montanelli scrisse i libri con Gervaso dal 1965 al ‘70, mentre Gervaso si iscrisse alla P2 nella seconda metà degli anni 70. E quando saltò fuori il suo nome nelle liste di Gelli, si ruppero i rapporti fra i due. Poi, quando Gelli insinuò cose false sui loro rapporti, Montanelli lo querelò e lo fece condannare per diffamazione. Lo sputo sulla tomba di Montanelli merita solo disprezzo. Ma, come diceva il vecchio Indro citando Chateaubriand, “il disprezzo va usato con parsimonia, in un mondo così pieno di bisognosi”.
    (Vignetta di Roberto Corradi)

    Video – Montanelli parla di Gelli
    http://www.youtube.com/watch?v=EGD9VcmDnno

    A Montanelli interessa qualche investitore per il suo giornale. Con il collega Renzo Trionfera, massone, va a Roma all’hotel Excelsior a incontrare un tizio che, non si sa mai, forse potrebbe aiutarli, ma ben presto capisce che lo strano Gelli ha un’idea di giornali e giornalisti (“ci vuole un padrone della stampa”) degna del “più grosso farabolano con cui abbiamo avuto a che fare”, di “un matto”, di “un piazzista”, di “un fregnacciaro qualsiasi”. Poco tempo dopo esce la lista della P2 e si dice che sia Gelli il famoso “grande vecchio”. Montanelli non crede nemmeno a questo. E si capisce! Dal suo punto di vista, come avrebbe potuto, quello che lui aveva incontrato, e poi definito un grande fregnacciaro, essere anche “il grande vecchio”?”

    Saluti

  6. Federico dice:

    Thursday, 27 November 2008 alle 09:31

    @Tyler
    “…pochi giorni dopo che il governo svedese ha onorato il Nobel Dario Fo con uno speciale annullo postale. In Italia, per le cosiddette autorità, Fo è un mezzo terrorista.”
    Capirai.
    Dobbiamo fare l’elenco di tutti i mentecatti che hanno ricevuto il nobel della letteratura(tra alcuni,pochi,validi scrittori, s’intende)?
    Molti hanno preso il nobel perchè erano dei pasdaran della sinistra più schierata, e questo è ormai acclarato.
    Altri non l’hanno preso perchè erano cattolici e gli Accademici di Svezia vedono la Chiesa di Roma come il nemico da estirpare.
    Complimenti

  7. Eddy dice:

    Thursday, 27 November 2008 alle 09:50

    Non riesco a capire Mastellarini…ogni volta che attacca Travaglio fa sempre una brutta figura.
    Ma chi glielo fa fare?

  8. DeanKeaton dice:

    Thursday, 27 November 2008 alle 10:44

    Mi permetto di regalare a Candidus et similia questo appunto di Stelio Solinas sul Giornale di oggi.

    http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=K0CNG

    Saluti

  9. asdrubale dice:

    Thursday, 27 November 2008 alle 10:52

    Tipico dei grillini, i signori della rete, operare “scherzi” telematici, spiare gli utenti non allineati etc.
    Poi, quando i carabinieri suonano alla porta delle loro case, strillano alla dittatura e alla repressione.

  10. Wil Nonleggerlo dice:

    Thursday, 27 November 2008 alle 12:21

    Comunicato Stampa di Wikipedia:

    27/11/08 – 12.15

    “”Wikipedia Italia non ripristinerà il Profilo di tale FILIPPO FACCI in seguito alla lettura di alcuni suoi scritti.

    In particolare a causa dell’appoggio totale che il Facci assicura all’amico Capezzone, in seguito alla figura indegna che quest’ultimo ha riportato sugli schermi di La7, 8 e mezzo.

    Non possiamo sorvolare sul “Pi Coglione” del Portavoce della Fu Forza Italia. Nessun utente di Wikipedia avrebbe mai appoggiato il Capezzone, uomo dal Carpiato Facile, ma Facci si. Forse nemmeno lui ci credeva, ma l’importante era screditare il Marco Travaglio. W.””

    Wil (joke)

  11. Filippo Facci dice:

    Thursday, 27 November 2008 alle 13:37

    E’ come dice Zazo.

  12. Wil Nonleggerlo dice:

    Thursday, 27 November 2008 alle 15:17

    A Zazo qualcuno scrisse: “Non mi rompere il Cazo” …

    FILIPPO FACCI

    Cosa ne pensi (lo chiedo a tutti già che ci siamo) dell’articolo di STENIO SOLINAS dal titolo “Il Web: un carcere dove tutti insultano tutti” comparso su Il Giornale di oggi?

    Io ne parlo qui (troverete anche il link al meraviglioso scritto):

    http://nonleggerlo.blogspot.com/2008/11/il-nostro-carcere.html

    I Casino Royale dicevano: “Sono sul fondo e scavo ancora … sono giù”

    Wil

  13. Charly dice:

    Thursday, 27 November 2008 alle 15:32

    Leggetevi l’articolo di oggi di Phil. Cita Biagi non capendolo. Impagabile.

  14. asdrubale dice:

    Thursday, 27 November 2008 alle 16:14

    Wil, per esserti soprannominato “nonleggerlo” mi pare che tu faccia di tutto per farti leggere, comunque Solinas non ha fatto che evidenziare la realtà della rete.
    Aggiungerei che l’anonimato, anche se presunto, incoraggia molti a fare il loro peggio.

  15. Tommaso Farina dice:

    Thursday, 27 November 2008 alle 16:25

    Solinas ha in gran parte ragione. Il fatto è che gli anonimi raglianti internettari pensano di insultare chiunque gli aggradi, solo perché coperti dall’anonimato (nemmeno sempre).
    La loro salvezza è che le rettifiche e le cancellazioni su internet sono molto, ma molto più facili che sui giornali, quindi molte potenziali cause giudiziarie o (peggio) querele penali per diffamazione possono avere epiloghi molto più sereni e positivi.

  16. Wil Nonleggerlo dice:

    Thursday, 27 November 2008 alle 17:59

    AMICI

    Il grande errore di Solinas è la generalizzazione.

    Internet è uno strumento nuovo, che consente a chi ne abbia voglia di mettersi in gioco e condividere il proprio lavoro.

    Nascondersi dietro agli insulti è banalizzare la forza della rete.

    Quante iniziative nascono ogni giorno, quante possibilità di confronto si creano spontaneamente. Questo blog ne è l’esempio.

    Internet è libera, e come le cose libere può contenere di tutto. Dall’intellettuale al cialtrone. E questo vi pare un problema?

    Suvvia dai. Sta a noi utilizzare questo strumento nel migliore dei modi. In quell’articolo vi ho letto tutta l’obsolescenza di un giornalismo ormai appiattito, immobile.

    Difficilmente ci si crea una cultura in Internet, ma è il confronto la risorsa fondamentale della rete.

    Wil

  17. Beppe dice:

    Thursday, 27 November 2008 alle 18:09

    Infangare i morti, gran giornalismo quello de “Il giornale”, mi complimento con Facci che del resto sta cercando di infangare chiunque abbia espresso delle critiche verso Berlusconi, ops… e per chi lavora Filippo Facci?…
    Casualità per Mediaset!
    Per me non siete credibili…
    Ma del resto può essere credibile un blog che dedica 1/4 dei post su Grillo-Santoro-Travaglio..
    Ma Su Alitalia avete mai scritto niente???
    E Sui processi del Cavaliere? E sulle leggi vergogna??per dire…

  18. DeanKeaton dice:

    Thursday, 27 November 2008 alle 18:40

    Wil.
    Non facciamo confusione.
    Questo blog nasce sul lavoro di un giornalista che ha una carriera notevole, specialmente se raffrontata alla sua giovane età.
    Ed è esploso con una notizia di tutto rilievo, le cui conseguenze Mastellarini le ha pagate sulla propria pelle.
    Non confondiamolo con le vomitate di qualche giovinetto che le parole conclusive del pezzo di Solinas dovrebbe impararle a memoria e, magari, piazzarle in testa al proprio blog:
    “Perché non conta dire quello che si pensa, se non si pensa più a quello che si dice”.

    Saluti

  19. Wil Nonleggerlo dice:

    Thursday, 27 November 2008 alle 18:56

    “Il Web: un carcere dove tutti insultano tutti”.

    Deankeaton: perfetto, rientra anche lei nella categoria del Solinas.

    Solo che lei è molto peggio, perchè lui sparla senza cognizione di causa (gravissimo, ammette infatti di non frequenare il web, e lo si evince anche dall’articolo), mentre lei è un classico “Finto Moralizzatore”.

    Si trova d’accordo con il Giornalista, ma vomita lei, caro DeanKeaton, proprio sul piatto in cui mangia.

    Quindi chi è peggio tra lei e Solinas? Chi spara sentenze senza conoscere la realtà, o chi le conferma passando poi molte ore al giorno immerso nel soggetto dell’articolo, ovvero la Rete?

    Cordialmente. Wil.

  20. DeanKeaton dice:

    Thursday, 27 November 2008 alle 19:19

    Vede Wil.
    Non so chi sia peggio tra me e Solinas.
    Certo è che anche la rete, in quanto fatta da e per gli esseri umani, richiederebbe di seguire quei principi comportamentali che regolano la vita reale.
    Tutto qui. Non servono paroloni come netiquette, troll, flame e chissà cos’altro.
    Quando leggo quelle che ho definito vomitate, mi chiedo sempre come reagirebbe il baldo scrivente se avesse l’opportunità di trovarsi faccia a faccia con l’oggetto delle sue invettive.
    Da solo. Senza le telecamere di Ricca o gli amichetti con le bandierine.
    In un confronto leale, insomma.
    Stenterebbero a trattenere le lacrime, altro che regimi, nani, piduisti, ladri e mafiosi.
    E tutto il loro coraggio dovrebbero metterselo proprio in quel posto dove lei consigliava a Tremonti di mettersi la social card.

    Saluti

  21. Tommaso Farina dice:

    Thursday, 27 November 2008 alle 20:25

    Beppe, delle tue amate, fantomatiche “leggi vergogna” ci sono 20mila blog che ne parlano un giorno sì e l’altro pure.

  22. Wil Nonleggerlo dice:

    Thursday, 27 November 2008 alle 21:02

    Deankeaton

    Ma perchè lei fugge dai concetti?

    Perchè dopo la lettura di un articolo come quello di Solinas, patetico (glielo direi in faccia senza un problema), in cui dà a tutti noi, COMPRESO LEI, Mastellarini e Fornasini dell’

    INCIVILE

    IMBARBARITO

    CHE NON PENSA CIO’ CHE DICE

    e definisce il web un

    CARCERE DOVE TUTTI INSULTANO TUTTI,

    lei si sofferma su di me, dicendo che devo imparare a memoria la frase finale dell’articolo e che questo blog è il frutto del lavoro di un grande giornalista.

    Ma cosa centra? Ma cosa sta dicendo?

    La smetta! Ogni volta che si parla di Berlusconi (ormai raramente) e della sua condotta incresciosa lei devia il discorso su Di Pietro, ma cosa centra! E così via per Travaglio e tutti gli altri.

    Glielo dissi già una volta.

    Se uno porta un argomento, la via giusta è confutare o approvare l’argomento stesso, non cambiare il soggetto della questione o accanirsi sull’ambasciatore.

    Altrimenti lei avvalla le tesi del giornalista, ed accresce quella schiera di barbari della rete che di certo non è un’invenzione.

    Wil

  23. Wil Nonleggerlo dice:

    Thursday, 27 November 2008 alle 21:36

    TOMMASO FARINA

    oddio, aggiungerei anche un “per fortuna” vicino a “20 mila blog parlano delle leggi vergogna” … almeno qui!

    Wil

  24. DeanKeaton dice:

    Friday, 28 November 2008 alle 02:29

    In breve, Wil, e cerchi di seguirmi.
    Solinas non si rivolge a Mastellarini o a Fornasini in quanto loro non si permettono insulti gratuiti, ma sviluppano un sano e civile dibattito.
    Questo vale anche per me e molti altri commentatori di questo blog, alcuni dotati di notevole cultura e padronanza linguistica.

    Vuole un esempio? L’ormai mitica social card. Al buon Sergio non piace e probabilmente nemmeno a Gabriele. Io stesso ho dei seri dubbi in proposito. Ha letto forse qualcuno tra noi che consigliava al ministro Tremonti di mettersela in quel posto, neanche fossimo nelle peggiori osterie? La risposta è no, lo ha fatto lei.
    Ed è per questo che si è sentito coinvolto nella mia defnizione generica di “vomitate di qualche giovinetto”.
    Resta valido il consiglio, specialmente per lei che è friulano. Attenda qualche mese, salga in auto ed attraversi il passo Mauria per recarsi a Lorenzago dove la prossima estate potrà incontrare il ministro in vacanza. E’ una persona molto disponibile e potrà esprimergli di persona, se crede, il suo “civilissimo” punto di vista.

    Saluti

  25. Wil Nonleggerlo dice:

    Friday, 28 November 2008 alle 11:19

    DEANKEATON

    Non scrivo con ironia: si è spiegato benissimo e non ho nulla da aggiungere, probabilmente a volte esagero con i toni. E’ quando il cuore vince sul cervello.

    Unico appunto: purtroppo il Solinas, generalizzando in maniera nettissima (senza tralaltro conoscere l’argomento, come lui stesso ammette) va a colpire tutti, proprio tutti.

    Saluti, Wil.

  26. Federica dice:

    Friday, 28 November 2008 alle 12:13

    Wil, io credo che i “liberi da code di paglia” e coloro che scrivono con cognizione di ciò che digitano anche su un blog non si sentano minimamente colpiti dall critica (che io in verità non ritengo sia così dura) di Stenio Solinas.

  27. Wil Nonleggerlo dice:

    Friday, 28 November 2008 alle 13:54

    Federica

    Stanotte ho dormito comunque, nonostante l’articolo. Ma da giornalisti che scrivono sui “nazionali”, io mi aspetto qualcosa di più.

    Devi immaginare l’utente tipo del lettore del Giornale: un signorotto di 45 anni libero professionista. Che vota Berlusconi e si ritiene moderato. Non naviga molto.

    Naturalmente altre migliaia di persone leggono il pezzo.

    Che ritratto ne esce della rete? “Un carcere dove tutti insultano tutti”.

    Forse la mia reazione (dal mio blog) è stata sopra le righe, ma io davanti ad errori di questo tipo sbotto. Perchè vi è malignità, generalizzazione, profusi tralaltro da una persona che dalla rete sta ben lontano.

    Wil

  28. Wil Nonleggerlo dice:

    Friday, 28 November 2008 alle 14:06

    GABRIELE

    “sto leggendo i commenti al pezzo del contraffatore e noto che l’eta’ media dei suoi lettori non arriva a vent’anni…tutta gente che i giornali e i giornalisti non sa ne neanche dove stiano di casa. Ora capisco perche’ si lasciano propinare proprio tutto di tutto dal loro beniamino. Che pena!”

    Scusami, ma questa considerazione non la condivido. Io vi scrivo si e no un commento al giorno (scrivo molto di più qui), ma credo che il target sia molto più ampio, anche a livello qualitativo.

    Perchè “pena”?

    Wil

  29. Carlo Asili dice:

    Sunday, 30 November 2008 alle 03:46

    a Federico:

    leggiti bene la motivazione del Nobel al grandissimo Fo e ricordati che quando di lui (e di tanti altri Nobel per la letteratura) si parlerà ancora in tutto il mondo, il tuo sarà solo un nome tra tanti su una lapide al cimitero…come il mio, ovviamente.

  30. Carlo Asili dice:

    Sunday, 30 November 2008 alle 14:57

    A Mastellarini:

    “…noto che l’eta’ media dei suoi lettori non arriva a vent’anni…tutta gente che i giornali e i giornalisti non sa ne neanche dove stiano di casa.” :

    questo a casa mia si chiama “processo alle intenzioni” o, se preferisce, “generalizzazione tanto comoda quanto indimostrata”…

  31. Carlo dice:

    Sunday, 28 December 2008 alle 11:53

    Facci non è altro che un ‘giornalista’ mediocre, uno dei tanti che credono di fare giornalismo solo perchè propagandano la voce dei potenti leccandogli il culo ad ogni occasione. I giornalisti veri e con le palle sono quelli come Marco Travaglio che si documenta e non lecca il culo a nessuno. I giornalisti veri e coraggiosi sono quelli di Report e quelli di Anno Zero che hanno il coraggio di cercare di intervistare mafiosi e camorristi e faccendieri. Non i maggiordomi del Berlusca alla Facci o Feltri o Fede o Vespa. Questi lecchini fanno venire il vomito.
    Sono i reggenti di un sistema schifoso che ci ha ridotto culturalmente a dei fruitori di Mediaset con la sua tv trash e svuotacervelli.
    Parlare di Facci e parlare del nulla è la stessa identica cosa.

  32. Fabrizio Spinella dice:

    Monday, 29 December 2008 alle 12:20

    Perbacco, Carlo, ma Lei ce l’ha il telecomando?

Inserisci un commento

(attendi che sia approvato dal moderatore per vederlo online)