Posta e risposta. Lo sputacchiatore Travaglio e l'Ordine che non c'è

Friday, 15 August 2008
Pubblicato nella categoria LETTERE

Caro Mastellarini,

Il fatto che si debba discutere a ferragosto tra addetti ai lavori, per comprensibile indignazione, dello sberleffo lanciato contro un gentiluomo da un quarantenne spennato dalla cultura vaga, che l’Ordine dei Giornalisti dovrebbe richiamare ad un contegno più rispettoso dei colleghi (se l’ometto vuole eguale rispetto, altrimenti sappiamo anche noi, e meglio, usare locuzioni di disprezzo nei suoi confronti) e al rispetto della deontologia professionale, dimostra che lo schifo generato dal maldicente è insopportabile.

Ormai, per farsi notare, come il plebeo che corre dietro la carrozza del nobile per insultarlo, il giovanotto spernacchia uno dei protagonisti del migliore giornalismo italiano, sperando in una risposta che ecciti la replica del maldicente.

Ma a L’Espresso sono ridotti proprio male, se consentono al giovanotto di ridurre un angolo del settimanale a una sputacchiera.

Fabrizio

Caro Fabrizio,

ho scritto che L’espresso è completamente estraneo agli attacchi gratuiti del “Signornò” Marco Travaglio. Lo ribadisco, non per difendere le posizioni del giornale (non ne ho nessun titolo), ma  solo per non svilirne il contenuto (in questo numero segnalo una bella intervista doppia a De Niro e Al Pacino a cura di Lorenzo Soria) e il lavoro alacre della redazione e dei collaboratori.

Che la rubrica di Travaglio sia diventata una “sputacchiera” è sotto gli occhi di tutti. Forse è troppo impegnato a scrivere libri, ma gli consiglierei di leggere Voltaire: “Detesto quello che dici ma mi batterò per permetterti di dirlo”. Ecco, ammettiamo pure che Travaglio detesti Ostellino, perché continua a sbeffeggiarlo e a svilire le sue opinioni? Con quale autorevolezza (in campo giornalistico) Travaglio si permette di prendere in giro il più quotato collega, già direttore del primo quotidiano nazionale (Il Corriere, che solo a nominarlo mi vengono i brividi)?

Domande alle quali, caro Fabrizio, dovrebbe rispondere proprio l’Ordine dei Giornalisti da lei correttamente chiamato in causa. Ma l’Ordine tace, come al solito. Quando, mesi fa, venni offeso dal collega Travaglio (in maniera del tutto gratuita) e quando la polemica sfociò in due editoriali in prima su “Il Giornale” e “Italia Oggi”, mi limitai a una lettera pubblicata su “Italia Oggi” nella quale dicevo che, sostanzialmente, non era successo nulla.

Nessuno (Ordine, sindacato, etc) aveva “osato” puntare il dito contro Travaglio e la “mia” misera storia è finita nel dimenticatoio (per fortuna, la mia lettera è riportata a futura memoria sulla rassegna stampa della Camera, basta ricercarla nell’archivio sul sito web www.camera.it).

Lei, caro Fabrizio, sostiene che l’unico fine di Travaglio è quello di provocare una risposta di Ostellino “che ecciti una replica del maldicente”. Ha proprio ragione ma, mi creda, Ostellino è troppo intelligente per mettersi anche lui a sputacchiare.

Un caro saluto ferragostano

Gabriele Mastellarini
Leggi anche www.dituttounblog.com/editoriali/travaglio-ostellino

 

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  1. Mastellaroni dice:

    Saturday, 16 August 2008 alle 05:19

    Anche se Travaglio usa modalita’ poco gradevoli, se va a colpire chi dice spesso scempiaggini non vedo cosa ci sia di male. Caro Mastellarini, non continui ad arrampicarsi sugli specchi con le sue tesi, il suo caso non fa testo, se Travaglio scrive male di qualche collega in genere lo fa motivatamente. Chissa’ perche’ non l’ho mai sentito parlare male di Sartori o di Rizzo e Stella.
    Altra tesi che lei sposa e’ quella che dice che Ostellino ha un gran curriculum e quindi autorevole. Sara’, ma dal momento che racconta certe cose nei suoi editoriali dal mio punto di vista l’autorevolezza si va a far benedire immediatamente. Infine lei cita Voltaire, ma Travaglio non ha mai impedito a nessuno di parlare, al massimo critica dopo che e’ stato fatto, ma in effetti fa male a scrivere contro certi giornalisti anche perche’ si screditano da soli.

  2. DeanKeaton dice:

    Saturday, 16 August 2008 alle 13:21

    Mastellaroni.
    Scusi. Ci specifica le scempiaggini scritte da Ostellino o dobbiamo crederci a scatola chiusa perchè lo dice Travaglio?

  3. luigi dice:

    Saturday, 16 August 2008 alle 15:51

    Per Mastellarini:
    1)Ostellino è divenuto direttore del Corriere della Sera perché gradito a Craxi, che nel 1991 fece cacciare l’allora direttore reggente(al posto di Ugo Stille ammalato)Giulio Anselmi;
    2)Lei stesso ha definito un libro interessante “Montanelli e il Cavaliere”, eppure già in quel libro Travaglio criticava pesantemente Ostellino che in un editoriale aveva definito Montanelli vicino a Ciriaco De Mita e ostile a Craxi. Come mai queste critiche non la disturbavano fino a qualche anno fa?

  4. Mastellaroni dice:

    Saturday, 16 August 2008 alle 17:55

    @DeanKeaton

    Non ricordo a memoria tutti gli articoli di Travaglio, quindi non posso specificare le scempiaggini. Per quanto riguarda l’ultimo articolo del giornalista non entro nel merito perche’ dovrei studiare le tesi di cui sono portatori la Rossanda & C. Quindi puo’ darsi che in questa situazione MT dovesse essere piu’ cauto prima di pronunciarsi in un certo modo nei confronti di Ostellino. Tuttavia
    in altri articoli ho sempre condiviso le critiche di MT.

  5. Tommaso Farina dice:

    Saturday, 16 August 2008 alle 20:01

    Attento Luigi che Ostellino è diventato direttore prima di Stille. Dopo Stille c’è stato Mieli.

    Comunque, onestamente, penso che Ostellino se ne freghi di tutte le paturnie di Travaglio, come sarebbe opportuno che facessero tutte le vittime dei suoi attacchi.

  6. Gabriele Mastellarini dice:

    Saturday, 16 August 2008 alle 20:27

    Rispondo a Luigi

    Montanelli e Il Cavaliere e’ un ottimo libro, anche come spaccato di storia del giornalismo italiano.
    Non contesto mai le critiche, ma gli sputi, quelli no, per cortesia.
    E qui c’e’ uno sputacchiatore professionista da fermare.
    saluti
    gabriele

  7. Mastellaroni dice:

    Sunday, 17 August 2008 alle 00:05

    Bella questa. Mastellarini, sarei curioso di sapere quali siano le distinzioni tra la critica e lo sputo 🙂

    La saluto

  8. luigi dice:

    Sunday, 17 August 2008 alle 12:44

    Per Tommaso Farina: io non ho scritto che Ostellino è divenuto direttore del Corsera dopo di Stille. Ho voluto semplicemente ricordare che Ostellino è andato a dirigere il quotidiano di Via Solferino su pressione di Craxi e che successivamente questi si adoperò per far cacciare Giulio Anselmi(condirettore insieme a Ugo Stille).
    P.S. Nel periodo di direzione di Ostllino il Corriere subirà lo storico sorpasso di Repubblica, ma Mastellarini è troppo preso dalla polemica anti-Travaglio per ricordarlo. Come mai il genio del giornalismo italiano si è fatto superare nella tiratura da un quotidiano che esisteva da nemmenno un decennio?

  9. Fabrizio dice:

    Monday, 18 August 2008 alle 01:41

    Se per questo, Montanelli era seguitissimo personalmente, ma “Il Giornale” perdeva copie. Che discorsi fai, Luigi? Ostellino è Ostellino, generazioni di giornalisti lo conoscono e sanno il suo valore. Quanto al signor T., continui a sputare al cielo…

  10. paolo martocchia dice:

    Saturday, 23 August 2008 alle 14:02

    Perchè, esiste l’Ordine?

    Il disOrdine dei giornalisti
    gm

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