"NO TRAVAGLIO DAY" caccia al logo. Mandateci il vostro

Sunday, 13 July 2008
Pubblicato nella categoria TRAVAGLIO'S

All’indirizzo di posta elettronica mastellarini@email.it mi sono arrivati alcuni loghi per il “NO TRAV DAY”. Ne attendo altri e sceglieremo insieme il migliore.

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  1. Adriana dice:

    Monday, 14 July 2008 alle 09:20

    Stai un po’ esagerando con questa ossessione di Travaglio!Credo che tu possa fare di meglio e occuparti di cose piu’ importanti!Davvero credi di screditarlo con gli insulti di Facci o il parere di Ferrara?Per favore!!!!

    Mi scusi, ma Travaglio può screditare chi vuole e gli altri non possono farlo con lui?

  2. Adriana dice:

    Monday, 14 July 2008 alle 12:19

    Travaglio racconta delle cose documentate,non scredita per il piacere di farlo.Un conto e’ scendere in piazza per protestare contro delle leggi ad personam o per affrontare i discutibili “meriti” di certi politici…,Un altro e’ accanirsi in una protesta sterile contro un collega.Voglio dire,se Travaglio sbaglia,dicendo cose non vere,allora diciamolo e proviamolo!Finora(vedi caso Schifani)ho solo sentito frasi del tipo:”che vergogna!”,nessuno(o forse mi sfugge?)ha detto che cio’ che e’ stato raccontato da Fazio non e’ vero.Anche per il “no-cav day”,”vergogna,vergogna…”,ma qualcuno ha negato?La vergogna e’di chi le fa certe cose,non di chi le racconta e lei da giornalista dovrebbe essere d’accordo con me!

  3. DeanKeaton dice:

    Monday, 14 July 2008 alle 13:20

    Adriana.
    Dov’era lei quando giornalisti e blogger di tutte le posizioni politiche, impegnando molte ore del proprio tempo, smentivano passi di libri o addirittura interi articoli del nostro giornalista attendibile?
    Forse in vacanza al residence Golden Hill di Trabìa?

  4. tequilero dice:

    Monday, 14 July 2008 alle 14:09

    Adriana, mi permetta, Lei non è informata.
    Inizi a comprarsi “Il Giornale” e “Panorama”.
    Poi piano piano passi a “Libero” e a “Il Foglio”.
    Una volta assimilato cosa è il vero giornalismo e l’informazione non manipolata, passi a Studio Aperto e al TG5.
    A quel punto è pronta per il gran passo dell’informazione corretta, imparziale e attendibile e potrà godersi in santa pace il TG4.
    Per le Sue vacanze le consiglio il comune di Villabate.
    Saluti.

  5. DeanKeaton dice:

    Monday, 14 July 2008 alle 15:44

    Tequilero.
    Devo dire che mi sta definitivamente seccando.
    Ripetere continuamente le battute sulle testate Mediaset e sui giornali vicini al centrodestra non fa onore al tono con cui lei si era inizialmente proposto qui e probabilmente pure all’intelligenza di cui lei è certamente dotato.

    Ora non ho tempo ma per stasera o, al più tardi, domani le preparerò un bell’elenco di giornalisti e blogger che hanno scritto critiche al modus operandi travagliesco e hanno smentito parecchie sue affermazioni.
    Mi creda. Avrà delle sorprese. Scoprirà un universo variegato ben lontano da quello che lei furbescamente tenta di dipingere.

    Si calmi e stia bene

  6. tequilero dice:

    Monday, 14 July 2008 alle 16:30

    DeanKeaton, si calmi anche Lei.
    Oppure le battute, tipo Bavaglino, le può fare solo Lei?
    Oppure dire che in Italia ci sono anche altri, oltre al pessimo Travaglio, a fare disinformazione, non è di suo interesse?
    Metta pure tutti gli elenchi che vuole.
    Metta pure tutti i link che vuole.
    Ma non li metta solo per il povero sottoscritto.
    Aiuti anche il resto dell’umanità a liberarsi da questa piaga che è il Sig. Travaglio.
    Ci può mettere anche qualche cosa su Peter Gomez, Lirio Abbate e Saviano?
    Se poi Le avanza del tempo ci racconti anche qualcosa di Ferrara o di Facci o di Belpietro o di Giordano.
    Abbiamo bisogno di chi, con i suoi superpoteri, aiuta noi poveri mortali a liberarsi dall’ignoranza e dalle falsità.
    Si rilassi che fa caldo e mi stia bene anche Lei.

  7. Fabrizio dice:

    Monday, 14 July 2008 alle 17:12

    Ma perché non provate a leggere le pagine culturali ben fatte de La Stampa? Quotidiano dignitoso, un po’ snob (eh, la torinesità…) a periodi con molti refusi, targato di perfida sinistra spinelliana (Barbara Spinelli) e di snobistiche cronache insinuanti contro il centrodestra (Gramellini è in ferie, con i quaderni pieni di appunti, e il grado di acidità è sceso), ma riequilibrate da Augusto Minzolini che scrive anche per Panorama. Su La Stampa, potete leggere i fulminanti versi della Jena, che fanno male alla sinistra e forse anche a molti redattori di quel giornale. Per dire: la Stampa è lo specchio della sinistra italiana, è il quotidiano della ex prima impresa capitalistica italiana, è il ricovero dei giornalisti “girevoli” (una volta a Repubblica, un’altra al Corriere, e poi a La Stampa, avantindré), così si uniforma l’informazione… E andate a criticare proprio “il Giornale” diretto da Giordano, che non finge di essere indipendente…

  8. tequilero dice:

    Monday, 14 July 2008 alle 19:02

    Fabrizio,
    per quanto mi riguarda l’ultimo giornale decente che ho letto è stato Cuore diretto da Michele Serra.
    Ultimamente solo alcuni titoli di Libero si sono avvicinati a quelli del vecchio giornale satirico.
    Si ricorda di perle come “hanno la faccia come il culo” di fronte all’ennesimo rimpasto di governo del Pentapartito?
    Oppure di “Scatta l’ora Legale, panico tra i socialisti”?
    E sa un’altra cosa.
    Hanno la faccia come il culo sarebbe stato un titolo perfetto anche dopo la caduta del primo governo Prodi e la sua sostituzione con il noto Skipper D’Alema.
    Un saluto.

  9. DeanKeaton dice:

    Tuesday, 15 July 2008 alle 02:05

    Tequilero.
    Deduco che potrei riportarle ogni tipo di documento ed in ogni caso lei ne riderebbe e pertanto mi asterrò dal farlo ritirando la mia offerta.

    Un’ultima cosa le chiedo.
    Non crede che sia ipocrita, a fronte dell’evidente assenza di argomenti, sbattere in faccia agli interlocutori i nomi di Abbate e Saviano, così come tanti hanno fatto per anni con quelli di Falcone e Borsellino, nemmeno fosse un’assicurazione sulla sostanza delle proprie parole?

    Saluti

  10. tequilero dice:

    Tuesday, 15 July 2008 alle 09:17

    Caro DeanKeaton,
    non era mia intenzione impedirle di postare qualche cosa.
    Anzi, la invito a farlo perché troverò sicuramente interessante il materiale che proporrà.
    Per finire vedo che ha attentamente tolto Peter Gomez dalla lsita, evidentemente rientra nella cecrchia dei giornalisti poco attendibili.
    Eppure, se non sbaglio, il libro i complici porta anche la sua firma.
    Nessuna ipocrisia.
    Si parla di informazione, di professione del giornalista.
    Parliamone, magari allargando il discorso oltre al Sig. Travaglio.
    Saluti.

  11. Mauri DP dice:

    Tuesday, 15 July 2008 alle 09:50

    Ma il Sig. Tequilero è forse lo stesso che in un suo commento del 13 luglio al post “Non toccate il soldato Travaglio”, definisce Grillo “un privato cittadino”?
    Certo che lo è, ma sa quando, caro Tequilero? Quando, sceso dal palco di una piazza PUBBLICA o di uno spazio PUBBLICO (quale può essere un palasport o un’arena), al termine dello show davanti al suo PUBBLICO (pagante…), torna fra le quattro mura della sua casa per riabbracciare la sua famiglia. E’, forse, un “privato cittadino” chi raccoglie firme per un referendum popolare (ovvero PUBBLICO)? Se volessi aprire un blog “privato”, lo blinderei, consentendone l’accesso solo ai miei amici o a chi accetti di riempire una scheda di identificazione. Ma, nel momento in cui non opero tale restrizione e consento a TUTTI di scrivere un commento, quello -di fatto- diviene uno spazio PUBBLICO e l’unica norma valida per chiunque desideri lasciare uno commento è quella del rispetto della netiquette. Il Sig. Grillo, come lei sostiene, è liberissimo di avere una relazione extra-coniugale nella sua vita privata, ma se davanti al suo PUBBLICO viene poi ad inneggiare alla sacralità del matrimonio, quale giudizio di CREDIBILITA’ posso attriburgli?
    Per concludere: quali sono i confini fra cittadino “privato” e “pubblico”?…

  12. tequilero dice:

    Tuesday, 15 July 2008 alle 12:16

    Interessante discussione.
    Lei continua a chiedere che Grillo si comporti in un certo modo, anche sul suo blog.
    Per quanto mi riguarda, Lei sul suo blog può fare quello che vuole.
    Ci sono blog che richiedono solo il rispetto della netiquette e ci sono blog che hanno una determinata linea e a quella, se vogliamo parteciparvi, dobbiamo attenerci.
    Ognuno può decidere di espellere e di bannare chi vuole, se decide che determinati interventi non piacciono.
    Non sono io a dover giudicare il metro utilizzato nella gestione di un blog privato, inteso nel senso che non vengono utilizzati soldi dei contribuenti per la sua gestione.
    Cito “Il Sig. Grillo, come lei sostiene, è liberissimo di avere una relazione extra-coniugale nella sua vita privata, ma se davanti al suo PUBBLICO viene poi ad inneggiare alla sacralità del matrimonio, quale giudizio di CREDIBILITA’ posso attriburgli?”
    La stessa credibilità che gli Italiani hanno attribuito a Fini, Berlusconi, Rutelli e Casini.
    Sono gli Italiani che poi decidono, mettendo una croce su un partito o andando a vedere uno spettacolo.
    Si possono raccogliere firme per i referundum, restando privati cittadini, è previsto dalla legge.
    Da quello che mi risulta Grillo non gestisce alcuna risorsa pubblica, non svolge alcun incarico retribuito con i soldi dei contribuenti, per cui dovrebbe renderne conto.
    Per finire uno spazio è pubblico perchè io, Lei e chiunque voglia, può utilizzarlo per organizzare manifestazioni ed esprimere il proprio pensiero, nel rispetto delle norme.
    Ognuno si assume le responsabilità di quello che dice in quello spazio pubblico e nel suo blog.
    Compresi Grillo e Sabina Guzzanti.
    Saluti.

  13. Mauri DP dice:

    Tuesday, 15 July 2008 alle 12:59

    Eh no, caro Tequilero! Non è vero che Grillo non gestisce “soldi dei contribuenti”!

    http://it.youtube.com/watch?v=6Ak0lcLuoVo&feature=related

    Saluti.

    Mauri DP

  14. Mauri DP dice:

    Tuesday, 15 July 2008 alle 13:04

    Sempre all’amico Tequilero, propongo anche la visione di questo breve filmato. Sono gli stessi sostenitori del comico genovese a chieder conto: CHE FINE HANNO FATTO I SOLDI RACCOLTI PER IL V-DAY???
    http://it.youtube.com/watch?v=x_f7cGRjPj8

    Saluti.

    Mauri DP

  15. tequilero dice:

    Tuesday, 15 July 2008 alle 13:28

    Caro Mauri DP.
    Come cavolo devo spiegarglielo!
    Con i miei soldi ci faccio quello che cacchio mi pare!
    Compreso comprare un bliglietto per andare al cinema, andare ad un concerto o fare un’offerta per una manifestazione.
    Per questo motivo Steven Spielberg gestisce i soldi dei contribuenti?
    Per questo motivo i Verdena, gestiscono i soldi dei contribuenti?
    Non mi risulta che le tasse (soldi dei contribuenti) siano servite all’organizzazione del V-Day.
    Se voglio compro il biglietto o il dvd, se non voglio, Grillo da me non avrà un Euro.
    Chiunque abbia dato dei soldi per quella manifestazione è giusto che ne chieda conto.
    Se non avrà risposte convincenti, metta video su youtube, non vada più alle manifestazioni di Grillo oppure faccia una bella denuncia per truffa.
    Saluti.

  16. DeanKeaton dice:

    Tuesday, 15 July 2008 alle 14:07

    Tequilero.
    Vede. Potremmo certamente allargare il discorso sul giornalismo italiano ben oltre Travaglio. Il punto è che ogni volta che ci provo mi imbatto in situazioni poco chiare che lo riguardano.

    Lei conoscerà sicuramente l’inchiesta “Why Not” e avrà notato con quanto livore il nostro giornalista attendibile si è scagliato contro l’ex Guardasigilli Clemente Mastella e con quanta passione ha invece difeso il Pm di Catanzaro Luigi De Magistris.
    Il risultato finale è sotto gli occhi di tutti.
    La posizione di Mastella è stata archiviata ed è notizia di ieri che la Cassazione ha confermato i provvedimenti di censura e trasferimento disposti dal Csm nei confronti del Pm di Catanzaro Luigi De Magistris.

    Ora. A parte il fatto che Travaglio sicuramente non è un campione di garantismo (altrimenti come camperebbe?), sappiamo che lui ha letto la famosa agenda di Saladino, tanto è vero che la cita in un suo articolo pubblicato su “L’Espresso” in data 9 maggio 2008 e intitolato “Nel segno del Saladino”:

    “Eppure, agli atti di Why Not, ci sono le agende sequestrate a Saladino con i suoi vorticosi appuntamenti romani. Alla data del 25 ottobre 2006, ne risulta uno alle 11.30 con tali “Luerti, Ferlini, Boscoletto” in “via Arenula”, dove ha sede il ministero della Giustizia. Ferlini è il numero due della Cdo. Alle 12, poi, il terzetto e Saladino si spostarono al “Ministero” per incontrare “Mastella”, all’epoca ministro della Giustizia. Nulla di grave, per carità”.

    Dunque. Il buon Travaglio legge le agende. Ma le legge (o le cita?) evidentemente a metà.
    Nulla di grave, dice, è successo in questo incontro. Ma lo spiattella comunque puntando il ditino moralmente accusatorio.
    Nulla di grave, dico io, è accaduto negli incontri avvenuti tra Saladino e l’On. Di Pietro, anch’essi citati nelle agende, ma in questo caso il ditino travagliesco resta ben chiuso ed anzi il nostro giornalista attendibile si guarda bene dal darne notizia.
    Ci devono pensare sempre quei cattivoni di “Tempi”, inserto de “Il Giornale”.
    Ecco uno stralcio dell’articolo di Emanuele Boffi intitolato “Why not Tonino?” pubblicato su “Tempi” in data 19 maggio 2008.

    “È curioso notare che ancora nessun quotidiano abbia raccontato dei diversi incontri (a Roma e in Calabria) tra il leader dell’Italia dei valori Antonio Di Pietro e Antonio Saladino, l’imprenditore al centro dell’inchiesta Why not. Eppure il nome di Di Pietro compare sull’agenda di Saladino, le cui copie circolano nella redazione di un grande settimanale della sinistra italiana. In esse sono annotati tre incontri: un primo avvenuto durante la prima campagna elettorale (2001) del leader del neonato partito dell’Italia dei valori. Di Pietro e Saladino si incontrarono all’aeroporto di Lamezia Terme e viaggiarono insieme fino all’hotel Capo Suvero di Gizzeria (Catanzaro). Si discuteva di politica e Di Pietro propose a Saladino un accordo di tipo elettorale. La cosa, però, non andò a buon fine e non se ne fece nulla. Un secondo contatto avvenne invece in occasione della campagna per le politiche del 2006, e i due si ritrovarono a Roma. Era presente all’incontro anche un aspirante candidato nelle liste di Di Pietro e il leader dell’Italia dei valori chiese di nuovo a Saladino se fosse interessato ad accordi di tipo politico. Ma, anche questa volta, la proposta non sortì effetti. Un terzo abboccamento avrebbe dovuto svolgersi invece nel marzo dell’anno scorso, quando già era scoppiato il caso Why not. Un intermediario, che lavorava nella segreteria di Nicola Mancino, si fece avanti con Saladino per chiedere un incontro. Ma fu lo stesso imprenditore a suggerire di rimandare a tempi migliori, anche per evitare imbarazzi all’onorevole Di Pietro”.

    Devo dire che le amnesie di Travaglio mi preoccupano sempre più. Non sarà il caso che si conceda una vacanza? Per carità. Si tenga alla larga da Trabìa però.

    ps: allego i link agli integrali degli articoli da me citati

    Travaglio
    http://www.antimafiaduemila.com/content/view/4922/78/

    Boffi
    http://www.tempi.it/interni/001225-why-not-tonino

    Saluti

  17. tequilero dice:

    Tuesday, 15 July 2008 alle 17:28

    Caro DeanKeaton,
    articolo interessante come al solito.
    Mi ricordo anche dell’interessante analisi fatta su cielilimpidi circa il mancato riferimento al coinvolgimento di Prodi nell’ichiesta, operato sempre dal Sig. Travaglio.
    Comunque, mi sembra di ricordare che la posizione di Travaglio e di Di Pietro sia stata molto simile sia sull’inchesta why not che sul procedimento mosso nei confronti De Magistris.
    Forse certe dimenticanze, ma potrei anche sbagliarmi, nascono proprio dal fatto che Di Pietro non ha mai inteso appoggiare procedimenti contro il P.M. che indagava ma lo ha, invece, apertamento difeso.
    Un saluto.

  18. DeanKeaton dice:

    Tuesday, 15 July 2008 alle 20:01

    Gentile Tequilero,
    a proposito delle “dimenticanze” di Travaglio vorrei risponderle con le parole del Presidente emerito Francesco Cossiga che in un’intervista comparsa oggi sulle pagine de “Il Giornale” a cura di Anna Maria Greco dice testualmente:

    “Io sono un politico, mica devo essere obiettivo. Devo essere di parte. Ognuno ha la sua ottica per vedere le cose”.

    Se Travaglio confessasse finalmente che Facci ha ragione quando dice di lui:

    “Tuttavia non è chiaro perchè non dovremmo considerare Travaglio come un politico punto e basta: lo è. Sta con Di Pietro, ha votato Di Pietro, sostiene Di Pietro e mai una volta ha criticato Di Pietro, che pure ha fatto cose da levargli la pelle. Travaglio è un politico”.

    Ecco. A questo punto potrei ammettere le sue “dimenticanze” come atto di una semplice strategia politica.
    Ma per ora lui continua a dichiararsi giornalista, e pure libero, e quindi queste amnesie fanno a pugni con la deontologia professionale.

    Saluti

  19. Fortza Paris dice:

    Wednesday, 16 July 2008 alle 12:06

    Mastellarini confessati perché l’invidia è un peccato, se non trovi un prete vai dall’unto.

  20. ManuelKaulitz dice:

    Wednesday, 16 July 2008 alle 13:44

    Fortunatamente questo blog o quello che e’ ha lo scarso numero di visite che merita.
    L ossessione per Travaglio di questo signore che si definisce “giornalista” supera il ridicolo.
    Lunga vita a Marco Travaglio e ai veri giornalisti come lui; e che i servi del potere come Facci, Ferrara, Fede, Vespa e Belpietro si VERGOGNINO e continuino ad avere la misera cifra di lettori ed estimatori che hanno adesso.

    fortunatamente questo blog ha un discreto numero di visite, considerando anche quando è “nato”, cioè da meno di 2 mesi. E travaglio, lo ripeto, è solo uno dei temi
    Mi stia bene e non si travaglizzi troppo
    Gabriele Mastellarini

  21. Fortza Paris dice:

    Wednesday, 16 July 2008 alle 14:57

    Mastellarini TRAVAGLIO è la sua ossessione, in questo non è solo, c’è anche quello coi colpi di sole, diplomato forse per corrispondenza.

    Non dimentichi cos’è accaduto a me per il caso Mastellarini-Travaglio…..

  22. DeanKeaton dice:

    Wednesday, 16 July 2008 alle 15:34

    Mastellarini.
    Trovo curioso che gli stessi che le rinfacciano lo scarso numero di accessi (sarà poi vero?) come indice di bassa qualità del suo blog e hanno premura di far sapere che in Piazza Navona erano almeno in due miliardi siano poi gli stessi che si scagliano contro l’informazione di massa.
    Personalità dissociata forse?

    Saluti

  23. Orlando dice:

    Wednesday, 16 July 2008 alle 16:23

    “Mi scusi, ma Travaglio può screditare chi vuole e gli altri non possono farlo con lui?”
    Certo certo, chiunque può fare un “No Trav day”. E per l’appunto è fatto da gente che smaccatamente è anti Travaglio perché lui è contro Berlusconi.
    Fosse stata fatta un articolo di critica con fonti esatte e non con pareri (quasi sempre con penuria di fonti) di gente che prende stipendi che non merita minimamente.

    E se anche si riuscisse a dire “Travaglio sbaglia qui” e “Travaglio è un mascalzone li” che cosa se ne ricava? Che la gente non ascolterà Travaglio e comincerà a dar ragione a Ferrara?
    Finora, molte cose dette da Travaglio, si son purtroppo avverate (passaggio del blocca processi con pratica bullistica, passaggio del Lodo Alfano con pratica camorristica, continuo attacco del potere giudiziario e spregio totale delle esigenze del popolo italiano). E questo, anche se Travaglio fosse il peggior mascalzone, è di gran lunga il fatto peggiore.

  24. Tommaso Farina dice:

    Wednesday, 16 July 2008 alle 16:26

    Manuel Kaulitz, questo “signore”, come lo chiami tu, “si definisce giornalista” perché incidentalmente fa il giornalista di mestiere, e altrettanto incidentalmente l’ordine dei giornalisti, dopo averlo sottoposto a un esame riconosciuto dallo Stato, l’ha riconosciuto come professionista.
    Tu Manuel invece chi sei? Cosa fai di bello? A che titolo vieni a insultare qualcuno (incidentalmente, il padrone del blog che te lo permette con magnanimità) scrivendo “giornalista” con le virgolette? Fortuna che un anonimo non è mai tale fino in fondo.

  25. Fortza Paris dice:

    Wednesday, 16 July 2008 alle 17:00

    Chi se ne frega, mica ti ha cacciato lui, chiedi aiuto a quello coi colpi di sole per sistemarti.

  26. Fabrizio dice:

    Wednesday, 16 July 2008 alle 23:40

    Fortza (Paris) può essere la “sincope” di Fortezza. Ma questa, senza Prudenza, Giustizia e Temperanza, serve a poco, anche in questo blog.

  27. Maury dice:

    Wednesday, 20 August 2008 alle 14:31

    Chi se ne frega, mica ti ha cacciato lui, chiedi aiuto a quello coi colpi di sole per sistemarti….
    Basta chiedere aiuto al cotonato allora …

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